di Luigi Bignami, 15 gen 2019
Qualcosa di strano, anche per gli scienziati, sta succedendo in cima al mondo.
Il Polo Nord Magnetico della Terra si sta allontanando dal Canada e si muove verso la Siberia, guidato dal movimento del ferro liquido che si trova all’interno del nucleo esterno del nostro pianeta.
Ma quel che è particolarmente strano è il fatto che il Polo Nord Magnetico si muove così velocemente da costringere gli scienziati di geomagnetismo a compiere una mossa rara.
Il prossimo 30 gennaio (sarebbe dovuto essere il 15 gennaio, ma è slittato in seguito ai problemi all’interno del governo americano) si riuniranno per aggiornare il World Magnetic Model,ossia i dati dell’attuale campo magnetico terrestre che sono molto importanti per tutta la moderna navigazione, dai sistemi a bordo delle navi fino a Google Maps sugli smartphone.
La versione più recente di questi dati è stata pubblicata nel 2015 e avrebbe dovuto avere valore fino alla 2020, ma il campo magnetico terrestre sta mutando così rapidamente che i ricercatori devono correre ai ripari prima del dovuto.
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Spiega Arnaud Chulliat, geomagnetista all’Università del Colorado Boulder e al NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration): “L’errore sta aumentando velocemente e il problema è da ricercare sia in prossimità del polo geografico sia nelle profondità del pianeta”. Il responsabile primo del campo magnetico terrestre sono i movimenti che avvengono all’interno del nucleo esterno del pianeta, che è liquido, dove i le risalite e le discese di grandi quantità di ferro liquido (come bolle di acqua calda in un pentolino sul fornello) creano correnti elettriche che a loro volta producono il campo magnetico terrestre.
Non è solo il Polo Nord Magnetico a creare problemi.
Nel 2016 il campo magnetico sotto il Sud America settentrionale e sotto l’Oceano Pacifico orientale ha avuto un picco di intensità.
Il fenomeno è stato seguito con estrema precisione attraverso satelliti come lo Swarm dell’Agenzia Spaziale Europea. L’insieme di tutto ciò ha fatto sì che confrontando i dati che venivano raccolti quelli del World Magnetic Model ci si è accorti che le discrepanze nel 2018 erano notevoli e che il modello era così impreciso che stava per superare il limite accettabile per gli errori di navigazione. “Cosa sta succedendo? Ci siamo detti di fronte a questa interessante situazione”, spiega Chulliat.
La risposta per fortuna è meno inquietante di quel che si potrebbe pensare: per prima cosa infatti, va detto che l’impulso geomagnetico del 2016 sotto il Sudamerica è arrivato nel momento peggiore, cioè subito dopo l’aggiornamento del 2015 del World Magnetic Model e questo ha destabilizzato immediatamente il modello stesso. Come secondo elemento poi, vi è il movimento del Polo Nord Magnetico che ha peggiorato la situazione.
Il Polo infatti, vaga in modo imprevedibile da molto tempo, un fatto che ha affascinato gli esploratori e gli scienziati già da quando James Clark Ross lo misurò per la prima volta nel 1831 nell’Artico canadese.
A metà degli anni ’90 la velocità di movimento è aumentata da 15 chilometri all’anno a circa 55 chilometri all’anno.
Nel 2001 il Polo Nord Magnetico entrò nell’Oceano Artico e nel 2018 ha attraversato la linea della data internazionale nell’emisfero orientale. Attualmente si sta muovendo in Siberia.
Ma qual è la causa di tutto ciò? Al momento vi sono solo ipotesi.
Gli impulsi geomagnetici come quello avvenuto sotto il Sud America nel 2016, potrebbero essere ricondotti a “onde idromagnetiche” che sono avvenute nel profondo del nucleo e il movimento veloce del Polo Nord Magnetico potrebbe essere collegato ad un getto ad alta velocità di ferro liquido proprio sotto il Canada.
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