Sul nostro pianeta è disseminata una rete di "orecchie" elettroniche,
possiamo pensare a microfoni molto sensibili che ascoltano i rumori che arrivano
portati dal vento. La rete è stata sviluppata per sorvegliare il rispetto degli
accordi sugli esperimenti nucleari in atmosfera, lo scoppio di bombe nucleari in
sostanza, ma dal 2000 a oggi ha registrato il "rumore" caratteristico della
caduta di ben 26 asteroidi di notevoli dimensioni, diciamo dalla grandezza di
una lavatrice a quella di un camion con rimorchio.
Se li compariamo a quel che provoca una bomba atomica si va da pochi
chilotoni, quella di Hiroshima era sui 20, ai 600, quindi 30 volte tanto, mica
roba da ridere. Tutto bene comunque, la gran parte è esplosa al contatto con
l'atmosfera e inoltre i resti sono caduti in mare.
La visualizzazione che è stata presentata nella Giornata mondiale della
Terra, non lascia dubbi: sono pericolosi e più di quel che pensiamo.
Il breve
filmato ci fa vedere appunto dove sono accaduti i 26 eventi e quanto erano
importanti. Siccome un filmato vale più di 1.000 parole , quello presentato oggi
dalla Fondazione no profit statunitense B612 va visto e meditato. È tempo
infatti, dicono alla Fondazione, di mandare in cielo un telescopio che li tenga
d'occhio, primo passo per neutralizzare eventuali pericoli. Loro pensano di
farlo per il 2018.
Una dopo l'altro assistiamo a un crescendo di eventi
che ci impensierisce, inutile negarlo, fino alla potente esplosione avuto a
Cheliabynsk, Russia, il 15 febbraio del 2013, equivalente al massimo della scala
mostrata, 600 kilotoni. Difatti fece notevoli danni agli edifici e un migliaio
di feriti di conseguenza, soprattutto per le schegge dei vetri esplosi per
l'onda onda d'urto. Anche qui comunque c'è un distinguo: gli asteroidi davvero
grandi, in grado di fare tanto male alla Terra, sono tutti sotto controllo, ma
si stima che ce ne siano almeno 10.000 come questi mostrati nella ricostruzione
degli ultimi 14 anni, in grado di distruggere un'area metropolitana nel caso,
improbabile, che arrivino sopra aree abitate.
Anche qui, prudenza a
farsi prendere dalle paure: il video ci mostra chiaramente come il nostro
Pianeta sia soprattutto ricoperto di acqua, oltre il 70 per cento. Improbabile
quindi arrivi sopra una città un pericolo del genere, ma non impossibile, questo
il punto. La fondazione quindi vuole spedire un telescopio in orbita attorno
alla Terra per conoscere meglio il pericolo, prima mossa fondamentale per
prevenirlo.
Lo spediranno fra 4 anni, con il nome beneaugurante di B612,
l'asteroide di cui era padrone e abitante il Piccolo Principe, immortale
personaggio creato da Saint Exupery nel romanzo omonimo. Dalla fantasia ora
tocca passare alla realtà.
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