Da EdilTecnico
Il rapporto tra la cenere degli incendi e le frane è molto stretto: ecco cosa potrebbe succedere
Di Redazione Tecnica, 17 lug 2017
L’Italia sta bruciando, gli incendi che la aggrediscono sono tanti. Gilberto Pambianchi, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfolgia, è intervenuto in diverse dirette televisive per sottolineare e ribadire un concetto da tenere presente con costanza e concretamente: “C’è il rischio che i territori ora siano più impermeabili. Sarebbero necessari, finita l’emergenza incendi, studi geomorfologici sui suoli devastati per verificarne lo stato di salute”. Perché gli incendi rendono i territori più impermeabili e che conseguenze possono esserci?
Incendi, in che modo potrebbero causare nuove frane
“La cenere degli incendi è un materiale molto fine che va a saturare i pori del suolo e lo rendono impermeabile, quindi le acque superficiali scorrono molto velocemente sui terreni e non riescono ad andare in profondità. Scorrendo molto violentemente e velocemente sulla superficie, le acque possono prendere in carico materiali e creare enormi quantità di detriti che finiscono in valli e vallecole, dando vita a colate detritiche e di fango, come è successo di recente in Portogallo”.
La conseguenza è un “grosso rischio e degrado per l’ambiente da un punto di vista geomorfologico, perché si potrebbero innestare una serie di fenomeni franosi e di ruscellamento concentrato che potrebbero portare poi al dissesto idrogeologico diffuso”. In questo modo Pambianchi ha sottolineato l’importanza della geomorfologia e di studi geomorfologici nelle aree colpite dagli incendi.
Incendi, il ruolo della geomorfologia
“Oggi sarebbero necessari studi geomorfologici su quei suoli colpiti dagli incendi per verificarne lo stato di salute. Amo dire che la geomorfologia è la geologia moderna, la geologia dinamica. Il geomorfologo si interessa dell’evoluzione della superficie terrestre sia sotto l’aspetto degli eventi naturali ma anche di quelli legati alle trasformazioni che l’uomo fa sulla superficie terrestre”.
“La Geomorfologia è la geologia che sta a più stretto contatto con la gente, con l’uomo perché interessa frane, valanghe, alluvioni, erosioni fluviali e costiere, tutto quanto è legato con l’uomo e con l’economia. Investire sulla geomorfologia significa mettere al sicuro il territorio nazionale. Ecco perché stiamo per dare vita alla Nuova Carta Geomorfologica d’Italia”.
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