Da HWUpgrade
TIM è il primo operatore in Europa ad usare il quantum computing per ottimizzare le reti mobili (4.5G e 5G). La tecnologia consente di ridurre il tempo dei processi di ottimizzazione, garantendo così una migliore esperienza agli utenti finali.
di Manolo De Agostini, 25 feb 2020
Il quantum computing è ancora in pieno sviluppo e agli albori, ma già viene applicato da alcune aziende per velocizzare lo sviluppo di nuove tecnologie o in altri ambiti.
La NASA, Google, Microsoft e molti altri
guardano al calcolo quantistico già da diversi anni, sperimentandolo e
applicandolo laddove riscontrano benefici tangibili rispetto ai sistemi
tradizionali.
I computer quantistici si basano sui qubit, unità di
informazione fondamentali che sfruttando i principi della meccanica quantistica
riescono ad elaborare problemi complessi e calcoli di grandi dimensioni con
tempi di esecuzione molto ridotti rispetto ai computer classici. Le capacità di
calcolo dei computer quantistici consentono di trattare problemi che, per la
loro complessità, risultano fuori dalla portata dei computer tradizionali.
Stupisce quindi fino a un certo punto apprendere che TIM
"è il primo operatore di telecomunicazioni in Europa ad aver impiegato su
rete live algoritmi di quantum computing nella pianificazione delle sue reti
mobili di nuova generazione". In una nota stampa, l'azienda italiana
spiega di essersi affidata per i suoi scopi a un computer quantistico della
canadese D-Wave.
La soluzione di D-Wave svolge i calcoli tramite un processo
chiamato quantum annealing (ricottura quantistica), ed è stata usata da TIM per
"ottimizzare la pianificazione delle celle radio, riconducendo il problema
nell'ambito di una modellizzazione algoritmica tipo QUBO (Quadratic
Unconstrained Binary Optimization)".
Insomma, il quantum computing ha permesso di configurare la
rete in tempo reale per garantire ai clienti un miglior servizio mobile.
"L'uso di questa tecnologia nell'ambito delle reti di telecomunicazioni è
assolutamente innovativo. Più in dettaglio l'algoritmo QUBO è stato utilizzato
per la pianificazione dei parametri di rete 4.5G e 5G, ottenendo una maggiore
rapidità di esecuzione (con un fattore 10x) rispetto ai metodi tradizionali di
ottimizzazione", afferma TIM nel proprio comunicato.
L'applicazione dell'algoritmo QUBO alla pianificazione degli
identificativi di cella - grazie ai quali uno smartphone è in grado di
distinguere ciascuna cella radio dalle altre - permette di assicurare una
maggiore qualità del servizio VoLTE (voce su LTE), migliorandone la continuità
nella fase di mobilità tra le aree di copertura di celle diverse.
Inoltre, poter svolgere la configurazione in tempo reale
della rete fa parte del paradigma del "circuito chiuso" di SON (Self
Organizing Network), già in uso da TIM e basato sulla raccolta delle misure in
campo e sulla rapida riconfigurazione degli elementi della rete.
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