Il ministro dell'Economia partecipa al World Economic Forum, in Svizzera, all'indomani della lettera ufficiale da parte della Commissione europea che chiede un aggiustamento dei conti italiani da 3,4 miliardi. C'è anche il commissario Moscovici, domani l'incontro. Lagarde: "Più distribuzione dei redditi"
di Ferdinando Giugliano e TONIA MASTROBUONIDAVOS
Le diseguaglianze e la rabbia di una classe media martoriata dalla crisi economica sono al centro dell'attenzione del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, presente al World Economic Forum di Davos e intervenuto insieme alla direttrice del Fmi, Christine Lagarde.
Nella località svizzera il titolare del Tesoro si presenta all'indomani dell'invio - da parte della Ue - della lettera di richiamo all'Italia, con la quale si chiede la correzione dei conti pubblici per 3,4 punti di Pil. Per curiosa coincidenza, a Davos è presente anche il commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari, Pierre Moscovici: dalla sua struttura sono partiti i richiami a Roma e il francese ha detto che un incontro ci sarà domani.
Nel suo tavolo di lavoro, Padoan ha sostenuto che - specialmente in Europa - l'insoddisfazione della clase media, la disillusione per il futuro e la delusione per le prospettive "vengono espresse dicendo no a qualsiasi cosa i leader politici suggeriscano" e in queste condizioni "individuare delle soluzioni è più difficile che dire no. E' il segno di una crisi che richiede il ripensamento della leadership".
Parole forti da Lagarde, per la quale è tempo che i leader politici ripensino profondamente le politiche economiche e monetarie, di fronte alla chiara risposta di protesta e delusione della classe media che arriva dai risultati politici in Usa o Europa: "Probabilmente significa che ci vuole una maggiore redistribuzione dei redditi di quanta ne abbiamo oggi".
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