di Gloria Pian, 1 giu 2018
Come individuare i segnali di allarme, che messi insieme suonano come un antifurto in piena notte, dell’essere incappati in una relazione personale con uno psicopatico?
Vittima lei stessa di abusi da parte di una personalità di questo tipo, Adelyn Birch ha condensato nel suo libro 202 Ways to spot a Psychopath in Personal Relationships, tutto quello che c’è da sapere per aprire gli occhi il prima possibile.
Dato che le relazioni intime tra persone sono più profonde di quelle con colleghi o conoscenti, vediamo a cosa prestare attenzione e di cosa stiamo parlando.
La prima cosa da ricordare è che l’invisibilità è la cosa più inquietante della psicopatia.
Ecco perché ogni episodio sconcertante vissuto con uno psicopatico è come un singolo tassello di un puzzle: man mano che i pezzi si aggiungono e si incastrano tra loro si scoprirà la sua vera natura del disegno o meglio della trappola in cui si è finiti.
Vediamo, dunque, una serie di caratteristiche da non sottovalutare. Un buon metodo è scrivere appena possibile ciò che vi è parso “anormale”, sconcertante o vi ha ferito. In questo modo riuscire a conservare i ricordi nitidi e mettere insieme più facilmente le varie tessere del puzzle.
Chi sono gli psicopatici
L’autrice li definisce predatori sociali, sia uomini che donne, che non hanno una coscienza o la capacità di provare amore, compassione, paura o rimorso.
Si crede che la psicopatia sia un disordine genetico neurobiologico. Per altri studiosi, invece, è una sorta di adattamento evolutivo, a beneficio dell’individuo piuttosto che del gruppo.
Sia come sia, gli psicopatici – bugiardi seriali – considerano la vita come un gioco da giocare e vincere a spese degli altri, abusandone a livello psicologico, spirituale, fisico o finanziario.
Come pensa uno psicopatico
Non ha valori morali e pensa che i principi morali siano per le “pecore”, cioè le altre persone che non sono come lui. Inoltre, vede gli altri come nemici. In sostanza è lo psicopatico contro il mondo.
Ogni altro individuo esiste per essere usato, manipolato o sconfitto. Non solo. Lo scopo giustifica i mezzi. Gli psicopatici si sentono giustificati nel fare quello che fanno per ottenere quello che vogliono; ciò che vogliono, infatti, è l’unica cosa che conta.
Cosa prova uno psicopatico
Gli psicopatici vedono gli altri come oggetti, da usare al bisogno.
E disumanizzano gli altri, non tenendo conto dei valori, dei diritti e dell’individualità delle altre persone.
In questo modo, considerandoli come cose, evitano anche la compassione.
Uno psicopatico rispetta solo se stesso e nessun altro.
Gli psicopatici non provano né pietà, né paura dell’abbandono, né ansia.
E neppure hanno timore della punizione, né del futuro. Semplicemente non hanno paura.
Loro non sentono amore, amicizia, empatia o affetto. Non provano la tristezza.
Non sopportano, però, la frustrazione e non tollerano la noia.
Hanno sempre bisogno di stimoli e di adrenalina. La maggior parte degli psicopatici odiano gli animali.
Le relazioni sessuali per uno psicopatico sono impersonali: non sviluppando legami autentici un partner può essere intercambiabile con un altro. E, comunque, loro non si fidano di nessuno.
Come si comporta uno psicopatico
Lo psicopatico nasconde le sue reali intenzioni.
Sa essere carismatico, affascina parlando ma è insincero. Infatti, non ci sono reali emozioni dietro le parole di uno psicopatico.
Gli psicopatici sono molto persuasivi ma non sono affidabili.
Infatti, non tengono fede alle promesse. Abbandonano gli altri e li dimenticano quando si presenta qualcun altro di più interessante. Allo stesso tempo pretendono molto dal loro partner e in generale dagli altri. Gli psicopatici impongono, si intromettono e sono invadenti e abusivi. Sono arroganti e dominanti. Sono crudeli con gli altri, specialmente con chi è debole o più fragile. Amano ricevere lodi e complimenti, ma umiliano e screditano gli altri. E possono essere molto crudeli con gli animali. Osservate, dunque, cosa dicono e come si comportano sia con gli animali sia con le altre persone, soprattutto non in vostra presenza.
I primi campanelli d’allarme di una relazione con uno psicopatico
Perché la seduzione di uno psicopatico è così potente?
Perché sanno confezionare con maestria l’illusione della bellezza dell’amore.
Non capaci di provare amore gli psicopatici non smettono di coinvolgere persone in buona fede in pseudo relazioni con conseguenze devastanti.
Come spiega Adelyn Birch occorre combinare insieme i vari indizi per capire chi si ha di fronte davvero. Tra i segnali c’è l’incredibile fascino della persona, che sembra il/la miglior partner che vi sia mai capitato/a.
Questo è dovuto all’abilità dello psicopatico di incarnare esattamente il vostro sogno d’amore.
Chi si ritrova oggetto delle attenzioni di una personalità psicopatica cade come in un incantesimo, in cui i suoi confini personali vengono disabilitati, l’istinto messo a tacere, i comportamenti di protezione non rispettati (occhio al sesso non protetto, più pericoloso e dunque più eccitante per uno psicopatico, certamente non un campione di fedeltà o responsabilità).
Lui o lei dalla personalità psicopatica racconta velocemente dettagli personali e storie sulla sua vita. Questo serve a creare una falsa intimità per avere in cambio dettagli della vostra vita così da sentirvi più vicini.
Dettagli che in seguito lo psicopatico o la psicopatica ricorderà in modo selettivo e potrà usare contro di voi.
La personalità psicopatica si mostrerà molto attiva, anzi allergica alla noia, sempre in movimento, irrequieta, poco incline a stare da sola o stare tranquilla. E vi coprirà di attenzioni, che troverete perfino eccessive: sarete oggetto di love bombing via telefono, telefonate, email, appuntamenti. Tutte queste attenzioni vi sembreranno troppo intense eppure serviranno a convincervi del suo interesse e che questa è la migliore relazione di sempre. Vi sembrerà di avere tanto in comune, come con nessun altro (perché lui o lei ha capito cosa deve dirvi per creare questo illusione).
Davanti a tanto impegno non sospetterete che l’abuso è dietro l’angolo.
Questo, infatti, è solo l’irripetibile e incredibile fase romantica iniziale. In cui, già nei primissimi tempi, lo psicopatico dichiarerà “veri” sentimenti per voi e addirittura il suo amore, a tempo di record. Voi intanto state pensando di aver trovato l’anima gemella. Credere che qualcuno è la tua anima gemella è purtroppo una delle più grandi spie rosse che avvisano della presenza di uno psicopatico, avverte Adelyn Birch. Occhio anche alle espressioni del volto dello psicopatico: siccome indossa una maschera per nascondere chi è davvero, sono due i tipi di espressioni facciali riconoscibili. Da una parte le espressioni che simulano sentimenti che non prova e le reali espressioni che tenta, invece, di sopprimere per non farsi scoprire. Qui entra in gioco l’effetto “Uncanny Valley”: chi osserva lo psicopatico può provare l’effetto strano e poco piacevole di trovarsi davanti una creatura con reazioni non proprio umane, ma piuttosto simili a quelle di un robot umanoide. Si avverte una specie di disagio perché non c’è naturalezza, oppure c’è contraddizione tra i movimenti del viso e del corpo e le parole pronunciate.
Riconoscere la sensazione “Uncanny Valley” è un segnale da non sottovalutare.
Lo schema perpetuo delle relazioni degli psicopatici
Come un menu sempre uguale, un videogioco che ripropone lo stesso gioco, lo psicopatico segue un copione prevedibile.
Tre le fasi:
- idealizzazione (quella di cui abbiamo detto sopra),
- svalutazione e
- scarto.
Dopo la fase idilliaca in cui lo psicopatico riesce ad agganciare la vittima, della quale, in verità non è mai stato veramente interessato, ma solo intenzionato a guadagnare controllo su di lei, per manipolarla e prendere quello che poteva e voleva. Progressivamente, dopo la fase del love bombing le cose precipitano presto e la vera natura dello psicopatico si rivela.
Durante la fase della svalutazione, infatti, lo psicopatico tira fuori il suo arsenale di tattiche di manipolazione per tenere in pugno la vittima, farla dubitare di se stessa e farle credere le sue menzogne.
La vittima in questo stadio è confusa, immobilizzata, soffre, ma non comprende il cambiamento e qualunque cosa fa non ottiene miglioramenti.
Alla fase tre arriva lo scarto, lo psicopatico ha preso tutto quello che voleva – compresi rispetto di se stessi, felicità e dignità – dalla vittima ed è tempo per lui di passare a nuove prede.
Game over. Il gioco, per lo psicopatico, riparte ancora una volta. Come sempre.
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