venerdì 1 maggio 2015

Critiche e non sull'astronauta Samantha Cristoforetti



di Serena Cappelli, 2 mar 2015

Non siamo mai contenti. Dire “Wow, che figata!”, senza se e senza ma, sembra diventato sinonimo di debolezza, come se ammirare senza distruggere ci trasformasse automaticamente in persone di serie B.

Prendiamo Samantha Cristoforetti, adesso che le acque dopo Sanremo si sono un po’ placate.
Un commento a un articolo del 15 febbraio di Aldo Grasso sul Corriere (vedi sotto) in cui Cristoforetti veniva invitata dal critico a non diventare la prezzemolina dello spazio (argh!), recitava così (ed era in ottima compagnia):
«Non sono invidioso della Cristoforetti perché fa un lavoro come un altro e non capisco cosa vi è da meravigliarsi dato che è 40 anni che la gente va nello spazio e non è la prima Italiana. Quello che mi dà fastidio è che invece di fare esperimenti scientifici si atteggia a rockstar mediatica con show nello spazio tutto a spese di noi contribuenti. La Cristoforetti non è al Grande Fratello e si è mai visto fare da altri astronauti tutto questo cinema».

Rockstar, velina, showgirl, prezzemolina, ma che lavori, santo cielo, invece di trastullarsi con microfoni fluttuanti a spese dei contribuenti, che faccia il mestiere per cui è pagata! Come se un collegamento tv o una foto postata su Twitter minassero la serietà della scienza e impedissero a Samantha Cristoforetti di fare altro. Ci manca solo: Eh, ma Samantha con l’acca…

Samantha Cristoforetti è brava, preparata, garbata e negli occhi le si legge la passione per quello che fa. Se ci fosse una sit-com chiamata Casa Cristoforettio se lei tutte le mattine si collegasse per darci il Buongiorno di Samantha, sarebbe solo tanto di guadagnato. Ha la faccia simpatica, i capelli buffi e delle competenze eccezionali; ha lavorato sodo per arrivare dove è; è intelligente, di quel tipo di intelligenza che non comporta solo saper risolvere integrali doppi o mettere in fila triangolini e cerchi, ma che permette anche a chi la possiede di provare gioia nel condividere con gli altri.
Eppure dà fastidio. E basta un collegamento tv per tirare fuori il peggio di noi stessi.
Il perché non si sa. C’è chi dice che è per invidia, chi per il gusto della polemica, chi perché è una donna.

E a quanti stanno per insorgere dopo aver letto “è una donna” voglio raccontare una cosa, perché il fatto che sia una donna e non un uomo conta, alla fine, anche se sembra solo uno stupido cliché.

Pranzo tra scienziati, qualche anno fa. Si discute di Nobel. La conclusione, quasi unanime, è una sola: “Eh, ma quello alla Montalcini è regalato, dai”. Detta da persone che a volte riescono a pubblicare le loro ricerche solo sull’equivalente dei giornalini della parrocchia. Lo racconto come dato di fatto, non per far polemica, perché quello delle donne nella scienza è un argomento spinoso che merita una trattazione approfondita e questa non è certo la sede per farla. È un argomento ricco di luoghi comuni, è vero, ma è anche un argomento ricco di piccole insinuazioni, che spesso comprendono le parolemoglie diamante diincompetente e fellatio nei suoi sinonimi meno eleganti.
Le cose stanno un po’ cambiando, e meno male, ma in certi ambienti ancora no. E quindi ben vengano i collegamenti e i tweet di Samantha Cristoforetti, che è una scienziata coi fiocchi, un esempio positivo per adulti e bambini, uno stimolo per ragazzi e ragazze a fare bene.
E in televisione, come nella vita, di esempi positivi ce ne sono sempre meno.

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Da Corriere della Sera

Samantha, lei che può, tenga le distanze

Salvate il capitano Cristoforetti: non deve diventare prezzemolina dello spazio

di Aldo Grasso, 15 feb 2015


Salvate il capitano Cristoforetti, Samantha Cristoforetti! Samantha è il nostro orgoglio, è la prima italiana a volare nello spazio. Pilota dell’Aeronautica militare e astronauta dell’Agenzia spaziale europea, è protagonista della missione «Futura»: sei mesi nel più grande laboratorio orbitante a 400 km dalla Terra. Samantha è bella e buona, non sa dire di no ai collegamenti tv. A Natale ha fatto gli auguri al presidente Napolitano che commosso le ha detto: «Non la chiamerò capitano Cristoforetti: lei è Samantha per tutti gli italiani». Poi si è collegata con «Che tempo che fa», poi gli auguri a Mattarella, poi l’inflight call con gli studenti, poi telecamera su Sanremo, con diretta farlocca.

Si sa come vanno queste cose: Samantha come fai galleggiare bene il microfono, Samantha mandaci un tweet, Samantha facci la capriola, Samantha, ti prego, una foto dell’Italia, Samantha mostraci cosa mangi stasera, Samantha di qua, Samantha di là... La troppa confidenza fa perdere la riverenza e così entrano in scena i social: ad @AstroSamantha manca solo il telecomando; il seno di @AstroSamantha sfida le leggi di gravità; @AstroSamantha si deve sorbire Sanremo dallo spazio; @AstroSamantha non capisce la «gravità» della situazione; la valletta ha lo stesso taglio di capelli di @AstroSamantha... Insomma, Samantha rischia di diventare la prezzemolina dello spazio. Lei che può, capitano Cristoforetti, mantenga le distanze!


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