venerdì 28 ottobre 2016

Le idee dell'americano Jacques Fresco







..Il ‪#‎VenusProject‬ ( ‪#‎TVP‬) è un’organizzazione che propone un piano di azione realizzabile per il cambiamento sociale, un sistema socioeconomico olistico e globale chiamato “economia basata sulle risorse” ( ‪#‎RBE‬ – Resource-Based Economy), il cui obiettivo è una civiltà pacifica, sostenibile e globale; delinea un’alternativa per cui battersi, in cui i diritti umani non sono solo proclami su carta, ma uno stile di vita.

Il Venus Project presenta una visione alternativa per una civiltà sostenibile e mondiale diversa da qualsiasi altro sistema politico, economico o sociale che ci sia mai stato; prevede un periodo nel prossimo futuro in cui il denaro, la politica e gli interessi personali e nazionali verranno eliminati gradualmente.
Sebbene questa visione possa sembrare idealistica, si basa su anni di studio e ricerca sperimentale; considera una gamma che va dall’educazione ai trasporti e dalle fonti di energia pulita al sistema cittadino totale.Molte persone credono che sia necessario un alto senso di standard etici e la messa in vigore di leggi e trattati internazionali per garantire una società sostenibile e globale: anche se le persone più etiche del mondo fossero elette a cariche politiche, senza sufficienti risorse avremmo ancora molti degli stessi problemi che abbiamo oggi; finché poche nazioni continueranno a controllare la maggior parte delle risorse del mondo e il fine ultimo sarà il profitto, continuerà a prevalere il medesimo ciclo di eventi.
Mentre proliferano le sfide globali e le informazioni scientifiche, le nazioni e le persone affrontano delle minacce comuni che trascendono i confini nazionali: la sovrappopolazione, le carenze di energia, il riscaldamento globale, l’inquinamento ambientale, la scarsità d’acqua, la catastrofe economica, la diffusione di malattie incontrollabili e la sostituzione tecnologica delle persone con le macchine minacciano ciascuno di noi. Sebbene molti si adoperino per attenuare questi processi, i problemi sociali ed ambientali rimarranno insormontabili finché le poche nazioni potenti e gli interessi finanziari manterranno il controllo e consumeranno la maggior parte delle risorse mondiali e fino a quando prevarrà il sistema monetario.Se vogliamo veramente porre fine ai continui problemi internazionali e sociali, dobbiamo dichiarare la Terra e tutte le sue risorse patrimonio comune di tutti.


Che cos’è l’economia basata sulle risorse?


Per trascendere queste limitazioni, il Venus Project propone di puntare a un’economia mondiale basata sulle risorse, un sistema socioeconomico olistico in cui le risorse planetarie sono ritenute patrimonio comune di tutti gli abitanti della Terra; la pratica attuale di razionarle attraverso metodi monetari è inappropriata, controproducente e ben lungi dal soddisfare i bisogni dell’umanità.
Detto semplicemente, l’economia basata sulle risorse utilizza le risorse esistenti, anziché i soldi, per fornire un metodo equo di distribuzione nel modo più umano ed efficiente possibile; è un sistema in cui tutti i beni e i servizi sono disponibili per tutti senza l’utilizzo del denaro, del credito, del baratto o di qualsiasi altra forma di debito e servitù.
Per capire meglio l’economia basata sulle risorse, consideriamo questo: se tutti i soldi del mondo sparissero da un giorno all’altro, finché vengono lasciati intatti i terreni coltivabili, le fabbriche, il personale e le altre risorse, si potrebbe costruire qualsiasi cosa serva per soddisfare la maggior parte dei bisogni umani. Non è del denaro che la gente ha bisogno, ma piuttosto del libero accesso alla maggior parte dei propri bisogni senza doversi preoccupare della sicurezza finanziaria o dover far appello a una burocrazia governativa; in una economia basata sulle risorse di abbondanza, il denaro diventerà inutile.
Siamo giunti a un punto in cui le innovazioni in ambito scientifico e tecnologico possono facilmente fornire abbondanza a tutte le persone del mondo; non è più necessario insistere con il ritiro consapevole dell’efficienza attraverso l’obsolescenza pianificata, perpetuata dal vecchio e superato sistema del profitto. Se siamo sinceramente preoccupati per l’ambiente e per gli altri esseri umani, se vogliamo veramente porre fine alle dispute territoriali, alla guerra, al crimine, alla povertà e alla fame, dobbiamo riconsiderare consapevolmente i processi sociali che ci hanno condotto in un mondo in cui questi fattori sono comuni; che ci piaccia o no, sono i processi sociali (le pratiche politiche, le convinzioni, l’economia basata sul profitto, le norme comportamentali pilotate dalla cultura) che conducono e mantengono la fame, la guerra, le malattie e i danni ambientali.
L’obiettivo di questo nuovo progetto sociale è di incoraggiare un sistema di incentivi non più diretti verso gli scopi superficiali ed egocentrici della ricchezza, della proprietà e del potere; questi nuovi incentivi incoraggerebbero le persone verso l’autorealizzazione e la creatività, sia materiale sia spirituale.
Alcuni documentari da visionare, buona visione :
Cosa riserva il futuro oltre il 2000:
https://youtu.be/YVRGS3fT8CE
The Choice is Ours:
https://youtu.be/Yb5ivvcTvRQ
Jacquefresco sulla economia basata sulle risorse Tedx Ojai (California 2012):
«Da giovane, quando ero a New York, rifiutai di giurare fedeltà alla bandiera. Naturalmente fui mandato dal preside, che mi chiese: "Perché non vuoi giurare fedeltà? Lo fanno tutti"
Gli risposi: "Tutti una volta credevano che la Terra fosse piatta, ma non per questo era vero".
Gli dissi anche che tutto ciò che gli Stati Uniti possedevano era grazie alle altre culture e alle altre nazioni e che avrei preferito giurare fedeltà alla Terra e a chi la popola. Inutile dire che non passò molto prima che lasciai definitivamente la scuola. Allestii una laboratorio nella mia camera da letto: lì iniziai a studiare le scienze e la natura. Capii allora che l’universo era governato da leggi e che l’essere umano, con la società stessa, non è esente da queste leggi.

Poi arrivò la crisi del 1929, che iniziò con quella che chiamiamo oggi "Grande Depressione". Trovai difficile capire perché milioni di persone non avessero lavoro, una casa, cibo, quando le fabbriche erano ancora al loro posto e non erano venute meno le risorse. Fu allora che mi resi conto che le regole del gioco economico erano intrinsecamente senza senso. Poco dopo scoppiò la seconda guerra mondiale, durante la quale varie nazioni si alternarono a distruggersi sistematicamente a vicenda.
Più tardi calcolai che tutta la distruzione e le risorse sprecate spese per quella guerra avrebbero potuto facilmente soddisfare ogni bisogno umano sul pianeta. Da quel momento ho visto l’umanità dirigersi verso la sua stessa estinzione. Ho visto le risorse preziose e limitate esser continuamente sprecate e distrutte in nome del profitto e del libero mercato. Ho visto i valori sociali della società essere ridotti ad un mero materialismo e a un consumo sconsiderato.
E ho visto i poteri monetari controllare la struttura politica di cosiddette "società libere".
Ho 99 anni e temo che il sentimento sia rimasto lo stesso di 75 anni fa: questa merda se ne deve andare!».
Jacque Fresco

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