martedì 16 giugno 2015

Come motivare i team

Da IlSole24Ore

Cinque regole d'oro per motivare

di Enrico Marro


1) Elogiare apertamente il lavoro svolto bene da singoli e gruppi

Perché: 
Buone prestazioni sono frutto di un buon lavoro. E' importante che l'azienda registri ed elogi pubblicamente i risultati eccellenti ottenuti da un singolo e soprattutto da un team, incoraggiando in questo modo tutti a ottenere risultati eccellenti.

Come: 
Stabilire una procedura (semplice) per premiare il lavoro svolto in modo eccellente, incoraggiando la pianificazione e la realizzazione di miglioramenti nell'organizzazione del lavoro.


2) Informare i dipendenti sui risultati del loro lavoro

Perché: 
Contribuisce a creare un clima di collaborazione, che rende i lavoratori disponibili a imparare e ricettivi ai cambiamenti. E' utile anche per far sapere ai dipendenti se devono migliorare la loro attività professionale sotto determinati aspetti.

Come: 
Fare in modo che i dipendenti sappiano che il loro lavoro è molto apprezzato quando lo fanno bene. Essere precisi nello spiegare esattamente dove e perché il loro lavoro è risultato efficace. E quando c'è qualche problema, comunicare che cosa è insoddisfacente. Concentrarsi su come correggere questi aspetti, riconoscendo nello stesso tempo i punti di forza del dipendente. Fornire opportunità per mostrare ai lavoratori come si potrebbero svolgere meglio lavori specifici. Assicurarsi che i dipendenti siano informati regolarmente sui risultati dei loro sforzi, evitando di dare l'impressione di un controllo per motivi disciplinari.


3) Offrire concrete opportunità di carriera

Perché: 
L'offerta di concrete prospettive di carriera è indispensabile per mantenere alto (e magari incrementare ulteriormente) il morale e l'impegno dei dipendenti sul lavoro. E' importante anche curare la formazione e il mentoring. Scarse prospettive di carriera possono portare a situazioni di stress o addirittura ad abbandonare l'azienda, con dispersione del capitale umano.

Come: 
Dimostrare l'impegno del management nell'offrire percorsi di carriera nel nome della trasparenza e delle pari opportunità per tutti. Discutere e rivedere i percorsi di carriera con i lavoratori e i loro rappresentanti per capire quali miglioramenti si possono apportare. Incoraggiare i dipendenti a frequentare corsi di formazione, per migliorare le loro capacità professionali.


4) Dare la possibilità ai dipendenti di esprimere opinioni e i sentimenti

Perché: 
Si lavora meglio quando si è a conoscenza di cosa fanno e pensano gli altri, e di come è possibile cooperare. Bisogna quindi trovare il tempo per esprimere agli altri i propri sentimenti e le proprie opinioni. I problemi relativi alla scarsa comunicazione sono multiformi, spesso difficili da prevedere, e possono aumentare lo stress sul posto di lavoro.

Come: 
Disporre le procedure del gruppo di lavoro in modo che ciascuno possa comunicare con gli altri membri del team. Creare opportunità di colloquio casuale. Organizzare brevi incontri, magari che prevedano sessioni di domande e risposte. Assegnare un lavoro a un team invece che a individui singoli: facilita la comunicazione e lo sviluppo di processi di collaborazione.


5) Trattare uomini e donne allo stesso modo

Perché: 
Stereotipi e pregiudizi sono deplorevoli e possono portare a discriminazioni in base al sesso. Devono essere sostituiti da pari trattamento sulla base di una valutazione obiettiva delle capacità personali, delle attitudini e delle prestazioni di ciascuno, non su ipotesi legate al loro sesso o ad altre caratteristiche personali irrilevanti per il lavoro.

Come: 
Stabilire e attuare una chiara politica aziendale per trattare uomini e donne allo stesso modo. Questa va applicata a tutti gli aspetti del lavoro, compreso il reclutamento, l'assegnazione dei compiti, i salari, i bonus, lo sviluppo della carriera, la formazione, la partecipazione a incontri e progetti di miglioramento. Gli orari di lavoro, gli spostamenti e le responsabilità familiari possono essere diversi tra i dipendenti di sesso femminile e maschile, onde mantenere un corretto equilibrio tra lavoro e vita privata.

Dal grafene, la lampadina più piccola del mondo

Da LaStampa
Accesa la lampadina più piccola del mondo 
È di grafene e ha le dimensioni di pochi atomi

16 giu 2015

È stata accesa la lampadina più piccola del mondo. È un filamento dalle dimensioni di pochi atomi ed è fatta di grafene, il materiale più sottile ottenuto dalla comunissima grafite, di cui sono fatte le mine delle matite.  

Descritto sulla rivista Nature Nanotechnology, il risultato si deve al gruppo di ricerca coordinato da Young Duck Kim, della Columbia University a New York. Minuscole lampadine di grafene potrebbero illuminare i futuri display super sottili, flessibili e trasparenti, e aprono la strada alle comunicazioni ottiche basate sul grafene. 

I ricercatori hanno attaccato filamenti di grafene, dello spessore di un atomo di carbonio, a elettrodi metallici. Ai filamenti è stata applicata una corrente elettrica che li ha fatti riscaldare: il grafene ha raggiunto temperature superiori ai 2.500 gradi che lo hanno fatto brillare così intensamente che la luce emessa è visibile anche ad occhio nudo. 

Gli autori sono ritornati allo stesso materiale, il carbonio, usato dallo stesso Thomas Edison, l’inventore della lampadina nei suoi primi esperimenti: «Edison - sottolinea il fisico Yun Daniel Park, dell’università di Seul che ha partecipato alla ricerca - all’inizio ha utilizzato il carbonio come filamento per la sua lampadina, ma ora usiamo la sua forma più pura e al suo limite della dimensione massima, solo un atomo di spessore».  

A fare la differenza, rispetto al carbonio usato da Edison, è il modo in cui il grafene conduce il calore che gli permette di raggiungere temperature elevate senza fondere gli elettrodi di metallo: quando si riscalda le alte temperature si limitano alla parte centrale e non a tutto il filamento

venerdì 5 giugno 2015

Una finestra sul nostro pianeta 2: mappe in tempo reale

Da earth.nullschool.net

Altre immagini in tempo reale del nostro pianeta: le correnti marine.




A questo indirizzo, potrete visualizzare mappe dinamiche in tempo reale del mare e del vento, selezionando la quota per il vento, e correnti o onde per il mare.

Una finestra sul nostro pianeta: i venti

Da Linkiesta
Guardare i venti che sconvolgono il mondo

Grecale, maestrale, tramontana: i flussi che girano intorno al globo, in una mappa in tempo reale

15 apr 2015

Andare dove va il vento, seguire le sue onde.
Lo scirocco che scombussola tutti, la tramontana da non perdere, il maestrale, il grecale.
Qui si possono vedere in tempo reale: ve ne sono altre, ma questa è forse la più bella da vedere.
Aggiornato ogni tre ore, tiene conto di venti, temperature e orari.
Si può trovare qui, realizzata con Natural Earth, da Cameron Beccario.


Col mouse potete ruotare il pianeta, ingrandire l'immagine, selezionare un punto 
vedendo in basso a destra le informazioni su luogo e direzione ed intensità del vento

mercoledì 3 giugno 2015

L'adipe addominale nell'uomo aiuta a letto...



16 ott 2014

Qualche chilo di troppo tra le lenzuola aiuta specialmente se sei un uomo e hai un po' di pancetta. 
Si è già dimostrato che alle donne non dispiacciono gli addominali 'con la tartaruga rovesciata', ora però dalla Turchia arriva unostudio secondo il quale gli uomini con la pancia durano di più a letto: circa 8 ore in più in un anno rispetto a quelli magri. 
Di conseguenza le donne che fanno sesso con gli uomini cicciottelli provano più piacere e hanno una media di 100 rapporti l’anno. 


LO STUDIO 

Il segreto è nel tessuto adiposo dell’addome, che produceestradiolo, un ormone in grado di far durare di più il rapporto sessuale ritardando l’orgasmo. 
Quindi più hai grasso, e più il sesso sarà lungo. 
Per arrivare a questa conclusione i ricercatori turchi hanno studiato per un anno e mezzo un campione di 200 uomini rapportando l'indice di massa corporea con le prestazioni sessuali.

Verdure cotte migliori di quelle crude?

Da Aciclico.com

Le verdure cotte alla griglia sono più antiossidanti di quelle crude: sfatato il mito del crudismo?

3 giu 2015


La storia la conoscete tutti: una verdura cruda farà meglio di una bollita, perché cuocere le verdure significa far perdere loro le sostanze utili al nostro organismo che possono avere solo se le mangiamo così come sono, nude e crude. 
Cottura come artificio? 
Forse, eppure un recente studio spagnolo pubblicato sul Journal of Food Science ha scoperto una cosa parecchio interessante, ovvero che alcune verdure cotte alla griglia sono migliori di quelle crude perché non solo mantengono le loro sostanze nutritive, ma attraverso la cottura alla griglia, generano anche sostanze antiossidanti, utilissime per combattere varie patologie, come quelle neurodegenerative e metaboliche, e prevenire i tumori. 
Lo avreste mai detto? 
La cottura alla griglia di certe verdure risulta essere quindi assolutamente benefico per i consumatori attenti alla salute e al benessere del proprio organismo: ciò significa che la cottura alla griglia delle verdure non solo non altera le sostanze antiossidanti già presenti, ma ne aumenti la quantità rilasciando infatti una importante quantità di polifenoli, componenti ricche di vitamine e antiossidanti. 
Lo studio va di pari passo con uno italiano pubblicato su un’altra rivista scientifica, dove si dimostrava che le melanzane cotte alla griglia fossero più antiossidanti di quelle crude.
Lo studio sulle melanzane è un banco di prova molto importante perché questo tipo di verdura si distingue per essere quello più ricco di sostanze antiossidanti oltre a garantire numerosi benefici per la salute dell’uomo. 
Insomma, chi finora ha sempre affermato che solo le verdure crude fanno bene dovrà ricredersi. 
Chissà se questi due studi basteranno a sfatare il mito del crudismo, molto in voga tra i salutisti.