Da Mr.Webmaster
Il Senato ritira la "Google Tax"
26 nov 2013
Il deputato del Pd Francesco Boccia, autore del testo dell'emendamento, avrebbe commentato lo stop definendolo per forza di cose temporaneo, a suo parere infatti i giganti di Internet che operano anche in Italia non potranno "dribblare" il fisco ancor a lungo.
Il riferimento di Boccia non è naturalmente solo a
Google ma anche anche ad altre realtà universalmente conosciute come per esempio
Amazon, Facebook e Apple, a
suo dire tutte colpevoli di generare grandi profitti sul Web della Penisola
pagando imposte estremamente sottodimensionate.
Nel caso specifico il problema riguarderebbe il fatto che molte aziende
internazionali lavorano e guadagnano in Italia ma fatturano in paesi noti per la
loro fiscalità di vantaggio (come ad esempio Irlanda e Lussemburgo) per cui
l'unica soluzioni possibile al momento sembrerebbe quella dell'obbligo di
dotarsi di una partita IVA nostrana.
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