Da La Repubblica
Innamorarsi dopo i 50 anni
Accade e basta, a 50 o a 60
come a 30. Quel che cambia è il modo di vedere le cose, intendere la relazione,
bilanciare il dare e l'avere, calibrare le aspettative e contestualizzare le
incomprensioni. Cosa significa innamorarsi dopo i 50 anni? Cosa cambia
nell'amore, cosa cambia nel sesso? Abbiamo provato a comprenderlo affidandoci
alle parole di una psicoanalista, ma l'abbiamo capito davvero solo leggendo la
storia di queste 4 donne
di Sara Ficocelli, 17 gen 2014
Nelle donne sopra i cinquant'anni l'amore e la sessualità hanno una loro
specificità, molto di più oggi rispetto al passato, quando spesso, a questa età,
erano già nonne o madri di figli adulti. Oggi, alla soglia dei 50 anni e oltre,
molte sono madri di figli piccoli, bambini o adolescenti, si trovano ancora nel
pieno dell'attività lavorativa e dunque si sentono ancora giovani. Grazie alla
medicina contemporanea, i problemi che un tempo erano legati alla menopausa si
sono fortemente attenuati e in alcuni casi totalmente scomparsi e non è quindi
raro che una donna over 50 si senta anche meglio rispetto al decennio
precedente; vuoi perché ha conquistato la maturità psicologica, vuoi perché ha
molte esperienze alle spalle, anche negative (come ad esempio separazioni o
lutti), spesso già elaborate, vuoi perché gode di una fisicità che ancora
permette di praticare regolarmente sport e condurre una vita attiva. Ma
com'è, davvero, innamorarsi a 50 anni? Cosa cambia nell'amore, cosa cambia nel
sesso?
"Il rapporto con il partner e il rapporto coniugale -
spiega la psicoanalista Adelia Lucattini, presidente della
SIPSIeS, Società Internazionale di Psichiatria Integrativa e
Salutogenesi di Roma - è senz'altro più maturo, scandito da tempi più regolari,
ricercati, piacevoli e intensi. L'amore, che può aver cambiato tonalità e
modalità espressive, è un sentimento spesso immutato nella sua intensità ma più
maturo, elaborato, intenso e continuo rispetto all'intermittenza e ai tormenti
della gioventù. Troppo spesso si parla di problemi naturalmente legati a
cambiamenti fisiologici, alla percezione realistica della propria età e della
vita vissuta. Senza però mettere l'accento sugli aspetti positivi, per certi
versi completamente nuovi, che le donne over 50 si trovano a poter vivere
attualmente, anche nell'amore".
Le donne over 50 hanno infatti ormai la
possibilità di migliorarsi e vivere come se avessero 10 anni di meno, sia nella
cura della propria persona, sia nella sessualità, sia in ambito psicologico.
"L'amore e la sessualità per loro sono importanti - continua Lucattini - e
vengono quindi vissute con piacere e con gioia. Finita da tempo l'esplorazione
adolescenziale o la ricerca del partner, le donne di 50 anni hanno idee chiare
sui propri desideri, sui propri gusti, sui propri bisogni, e sono in grado di
cercare con il partner o di chiedere al partner esattamente quello che
desiderano, senza forzature e troppe ansie. Se non vi sono problemi di malattie
fisiche importanti, la sessualità è vissuta liberamente, in un tempo dedicato,
con piacere e serenità".
Contrariamente a quello che si crede,
all'interno anche di coppie consolidate c'è spesso una
riscoperta dell'amore, che può essere vissuto
diversamente e più intensamente. Le donne che invece intraprendono delle
relazioni nuove, posseggono un know-how rispetto all'affettività, ai rapporti
interpersonali, ai sentimenti e alle emozioni che permette loro di vivere in
modo coinvolgente e intenso anche nuove relazioni, nel caso quelle precedenti si
fossero concluse. "L'elemento centrale della felicità di una donna over 50 -
conclude Lucattini - è senz'altro l'equilibrio, la capacità di conciliare le
proprie esigenze con i cambiamenti personali e familiari, mantenendo una
gioiosità, un interesse, una curiosità e un entusiasmo modulati e incastonati in
ogni aspetto della propria vita, nella vita quotidiana, nelle prospettive
future, nei progetti a queste collegate. L'amore non è ha età e dopo i
cinquant'anni può essere addirittura migliore".
Rosalba, 58 anni,
Taranto
"Avevo 22 anni quando l'ho conosciuto, a quel tempo avevamo
avuto un flirt ma non eravamo mai andati fino in fondo, siamo stati insieme 2-3
mesi, niente di più. Poi è successo il miracolo, ci siamo rimessi insieme
dopo... 32 anni. A me lui è sempre piaciuto; la sera che ci siamo rincontrati,
in una pizzeria, io l'ho guardato ma non ho pensato che avrebbe mai potuto
telefonarmi. Due giorni dopo, invece, ecco che ricevo una chiamata sul telefono
di casa, "il fisso", con cui mi invita a uscire con lui. Una cosa che non mi
aspettavo. Il corteggiamento, alla mia età, fa provare le stesse emozioni di
quando si hanno 30, 40 anni. Non cambia niente, l'unica cosa che cambia è il tuo
modo di vedere le cose. A 30 anni sei più idealista, a 50 lo prendi come un dono
e basta. Io ero innamorata al 100%, era amore vero. La storia durata quasi 3
anni e quando è finita ho sofferto come avrei sofferto a 30. Anzi forse di più,
perché alla mia età ti rimane la cicatrice e le aspettative sono diverse. Pensi
di aver perso l'ultima occasione per essere felice con qualcuno".
Serena, 60 anni,
Milano
"È accaduto 10 anni fa, quando ho ritrovato una persona che
avevo conosciuto molti anni prima. Da ragazza avevo vissuto per un anno a Parigi
e fra le persone che frequentavo c'era un amico di comuni amici che mi faceva un
po' il filo, mi corteggiava spavaldamente, con chiari sottintesi erotici. Io ne
ero attratta ma anche un po' spaventata e alla fine ho lasciato perdere. Ho
sempre mantenuto i contatti con i comuni amici e durante un viaggio a Parigi è
capitato di rivederlo. A quel punto, mi sono buttata: in modo un po' sfacciato
ci ho provato. E lui non si è negato. Sì, perché nel mio caso avevo superato
tutte le paure legate all'inesperienza nei sentimenti di quando avevo 25 anni,
mi sentivo molto più sicura. Nessuna indecisione, ma capacità di valutare la
situazione. E poi, non mi faceva più paura la distanza. Avevamo entrambi una
vita molto affollata di impegni, entrambi manager aziendali, e quasi mi faceva
comodo avere un "fidanzato da weekend". Ci trovavamo a Roma, a Lisbona, Vienna.
È stato un periodo molto bello. Nel nostro caso, non c'erano differenze anche
dopo tanti anni. Lui mi trasmetteva le stesse sensazioni fisiche di quando
eravamo ragazzi. Tra noi c'è sempre stato molto magnetismo e sono contenta di
averlo ritrovato, perché abbiamo vissuto un'intensa stagione d'amore, anche se
non eravamo più ragazzi".
Maddalena, 62 anni,
Milano
Ho incontrato il mio attuale compagno 7 anni fa, quando avevo
54 anni. Non è stato un colpo di fulmine, anche se l'ho considerato da subito un
uomo interessante: un po' più grande di me, ricercatore nel campo della Fisica,
una vita vissuta tra l'Italia, la Francia e gli Stati Uniti. Entrambi siamo
stati sposati da giovani e abbiamo figli grandi. Single ormai da tempo, eravamo
liberi e senza problemi. L'ho conosciuto a casa di una comune amica che aveva
organizzato una cena. Credo quasi che l'abbia fatto sedere vicino a me con
malizia, perché in effetti abbiamo conversato molto e, alla fine della serata,
lui mi ha proposto di rivederlo, senza però chiedermi il numero di telefono.
L'ho incontrato ancora un paio di volte sempre con amici a distanza di mesi,
finché - era ormai estate - mi ha cercata sempre la solita amica per uscire a
cena: lui si è unito al gruppo e mi ha finalmente chiesto il telefono. Da lì ha
preso avvio la storia. Il modo di fare la corte degli uomini resta sempre lo
stesso, si fanno prendere dalle paure (me l'ha confessato dopo, per quello non
si decideva) e all'inizio fanno sempre un po' i sostenuti. Dal mio punto di
vista però, vivere la cosa da adulta mi faceva sentire molto più rilassata e
tranquilla, senza ombra di "ansia da prestazione". Non ho più il fisico dei 30
anni? Pazienza, lui sa quanti anni ho, non si mente. L'amore non cambia, i
sentimenti si affacciano sempre con la stessa intensità e a volte violenza, la
stessa che ti prende quando sei giovane. Però a 50 anni sai aspettare: hai
pazienza, riesci a non forzare la mano con il rischio di rovinare tutto, come
magari hai fatto tanto tempo prima. Non c'è niente di peggio che mettere fretta
a un uomo, è il modo più facile per farlo fuggire a gambe
levate".
Caterina, 60 anni, Pisa
"L'ultima volta che
mi sono innamorata è stato a fine marzo 2012, la storia è cominciata in un noto
locale da ballo che spesso frequentavo e dove escludevo a priori l'inizio di una
storia. Parlammo con interesse, senza malizia, e gli dissi che, se voleva
proseguire la conoscenza, poteva telefonarmi al numero di casa. Lui, dopo una
ventina di giorni, mi chiamò. Da lì abbiamo proseguito per ben 3 mesi solo con
telefonate sporadiche e qualche sua cartolina (sapeva che amo ricevere posta
come una volta) dalla sua vacanza sudamericana. Solo a giugno, il 17, ci siamo
finalmente incontrati di giorno e con più tranquillità. Il corteggiamento è
diverso a 50 o più anni, anche perché è diverso l'uomo con cui ci rapportiamo.
Io sono rimasta la solita sentimentale, aggiungendo in più la consapevolezza che
gli uomini sono molto diversi da noi e non possiamo pretendere che ci capiscano
pienamente. L'amore cambia, ma non tanto: io non ho mai rinunciato a sognare,
casomai aiuto il mio compagno a farlo, ma oggi sono meno vulnerabile. Il sesso
lo sento importante: anche se fatto ogni tanto abbiamo (o almeno io sento di
avere) più attenzione e voglia di vivere l'amore di coppia con intensità, come
se fosse un dono che hai paura presto di perdere. Io dico che dopo la menopausa
- un periodo in cui tendi a sentirti buttata nel dimenticatoio - una donna
rimane "femmina" se coinvolge il suo compagno nella sua crescita e maturazione.
Tanta parte dell'impegno spetta anche al lui, conta molto la sua partecipazione:
non deve darmi la sensazione di stare con una donna attempata ma con una ancora
"viva". Forse è anche per questo che tendo ad accompagnarmi sempre a uomini più
giovani, dai 4 ai 10 anni in meno di me. Il piacere deve essere soprattutto
mentale e, come detto prima, basato sul godere della fortuna di avere ancora il
piacere di provare... piacere!".
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