Dal grembo di Google X, nasce Google Baseline, un nuovo progetto che ha lo scopo
di raccogliere i dati biologici di migliaia di esseri umani "anonimi" per
determinare i fattori di "buona salute" di un individuo. Obiettivo? Diagnosi più
veloci e trattamenti all'avanguardia.
di Laura Benedetti, 28 lug 2014
Il primo a parlare di Baseline è stato il Wall
Street Journal, che lo ha definito un "progetto ambizioso". Come negarlo!
L'idea di Google è semplice: raccogliere le informazioni genetiche e molecolari
di persone anonime, per determinare lo stato di "buona salute" dell'essere
umano. Lo studio mapperà il DNA di migliaia di volontari anonimi per tracciare
un "modello" biologico/genetico del paziente sano.
Grazie al contributo dei primi 175
partecipanti (che diventeranno migliaia nei prossimi mesi), ricercatori e
medici, Google spera di raggiungere un risultato che permetterà di
accelerare la diagnosi di malattie gravi e rare in medicina,
come il cancro o le sindromi, consentendo una veloce individuazione di biomarcatori specifici per determinati
problemi di salute in un paziente. I risultati potrebbero aiutare anche a capire
meglio il motivo per cui alcune persone sono più esposte a determinate malattie,
rispetto ad altre, o perché hanno maggiori probabilità di ereditare alcune
patologie, come il diabete. Questi studi inoltre potrebbero dar vita a nuovi
trattamenti e metodi di prevenzione.
Baseline è un progetto guidato da Andrew Conrad, un biologo
molecolare che si è distinto lavorando su un metodo di screening low-cost per
l'AIDS per le donazioni di sangue e plasma. E' supportato da un team di 70-100 ricercatori, tra cui esperti di
fisiologia, biochimica, ottica, biologia molecolare e imaging medicale. Google
fornirà gli strumenti, la potenza di calcolo necessaria per elaborare le
informazioni relative alla ricerca dei "biomarcatori" nei campioni, causa di
malattia o di una certa predisposizione patologica.
E' un progetto ambizioso - è vero - ma anche lungo, lunghissimo. E lento. Lo
stesso Conrad sostiene che "il progetto non si svilupperà in 1-2 anni, ma
crescerà a piccoli passi". Google garantisce inoltre che i dati raccolti ed
elaborati resteranno anonimi e
non saranno condivisi con terzi, come ad esempio le compagnie assicurative.
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di Francesca Cerati, 25 lug 2014
Google non demorde.
Dopo aver investito moltissimi dollari nell'azienda di
ricerca genetica della ex moglie di Sergey Brin, la 23andme, ora lancia un
proprio ambizioso progetto scientifico: mappare il corpo umano attraverso il
Baseline Study, ovvero la raccolta in forma anonima dei dati biochimici e
genetici di migliaia di persone.
Lo scopo è creare, dice l'azienda, la più completa figura di ciò che dovrebbe
essere un individuo in perfetta salute, favorendo la prevenzione di malattie
spesso ereditarie come quelle cardiovascolari o il cancro. Così si legge sul
Wall Street Journal. Ma potrebbe anche essere un escamotage per deviare il
blocco che la Fda ha posto l'anno scorso proprio alla 23andme e ai suoi test
casalinghi di raccolta e analisi del dna. Per l'agenzia statunitense i kit
genetici usati per la diagnosi, il trattamento o la prevenzione di malattie
devono infatti avere adeguate autorizzazioni prima di consentirne l'entrata in
commercio.
Si tratta di un business potenzialmente colossale. Però, promette Google,
Baseline non sarà orientata alla creazione di prodotti o servizi commerciali e i
dati raccolti non saranno venduti a nessun'altra azienda. Ma i laboratori di
Mountain View stanno nel frattempo sviluppando diversi dispositivi portatili che
consentono il monitoraggio dell'attività biologica, come un modello di lenti a
contatto che controllano i livelli di glucosio nel sangue e che saranno testate,
prima di essere messe in vendita, proprio dai partecipanti di Baseline. Il
progetto sarà coordinato da Andrew Conrad, un biologo molecolare che è stato
assunto dai laboratori di Google nel marzo 2013 e guiderà un team di decine di
altri scienziati.
Baseline non è il solo studio genetico "di massa".
Pochi giorni fa il
National Health service inglese, l'omologo del Servizio sanitario pubblico, ha
affidato alla società statunitense Illumina, per un valore di 100 milioni di
sterline, il sequenziamento di 100mila genomi. Il progetto "Genomics England"
potrebbe un giorno essere determinante nella lotta ai tumori e alle malattie
genetiche rare. I volontari che si sottoporranno al test potranno scoprire i
dettagli sul loro genoma, ad esempio la presenza di eventuali geni legati ad un
alto rischio oncologico. Tutte le prove saranno poi pubblicate online e messe a
disposizione gratuitamente della comunità scientifica.
L'obiettivo, già
annunciato dal Governo inglese, è quello di arrivare ad avere i 100 mila genomi
entro il 2017.
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