mercoledì 26 marzo 2014

I meriti di Mauro Moretti in Ferrovie dello Stato

Da Il Sole24Ore


di Giorgio Santilli, 26 mar 2014

«Una storia di fatica». Ecco che cosa è per Mauro Moretti il risanamento di Fs. Eppure la vicenda del gruppo ferroviario, che nei prossimi quattro anni investirà 24 milioni, di cui 8 in autofinanziamento, non è solo frutto della fatica di un gruppo dirigente che ha saputo mostrarsi all'altezza di una missione considerata impossibile nel 2006. ...


«Una storia di fatica». Ecco che cosa è per Mauro Moretti il risanamento di Fs. Eppure la vicenda del gruppo ferroviario, che nei prossimi quattro anni investirà 24 milioni, di cui 8 in autofinanziamento, non è solo frutto della fatica di un gruppo dirigente che ha saputo mostrarsi all'altezza di una missione considerata impossibile nel 2006. 

Per una volta quella delle Fs è «una piccola e bella storia italiana». Una storia di crescita e di sviluppo come quella di Terna che pure ieri ha annunciato investimenti per 5 miliardi nel piano industriale 2014-2018 (3,6 miliardi sulla rete elettrica, 1,3 sulle attività non tradizionali).


Sul risanamento Fs a Mauro Moretti va la fetta maggiore del merito. Ma altri fattori, spesso contraddittori, hanno contribuito. L'Alta velocità italiana è la base del risanamento Fs. L'infrastruttura Av che, assicurando collegamenti tra Roma e Milano in tre ore (2 ore e mezza quando sarà pronto il sottopasso di Firenze), ha cambiato la geografia urbana d'Italia e fa giustizia di tutte le opposizioni ideologiche all'Alta velocità. Ma anche il servizio Av, per una volta degno dei migliori paesi europei, che ha portato a Fs una quota del 52% di traffico sulla Roma-Milano (destinata a crescere al 57% nel 2017). Non c'è dubbio che anche la liberalizzazione italiana, con l'ingresso di un operatore privato (Ntv), ha contribuito al successo della ferrovia: Trenitalia non avrebbe fatto un'offerta tanto intensa e competitiva se fosse stata un monopolista su quella tratta.


Ed è proprio questo orizzonte competitivo a dare la direttrice dello sviluppo per i prossimi anni. Come dice Moretti, ora bisogna portare la concorrenza in Europa. E la smettano le autorità europee di coprire gli interessi statali più conservatori. 

Ma ancora una volta bisogna andare anche oltre: con l'apertura del mercato del trasporto regionale, con le gare che non possono ripetere i fallimenti degli anni passati. Ora bisogna dare risposte ai pendolari italiani. Fs promette di fare la propria parte, ma la politica non può più stare a guardare: le Regioni, per esempio, la smettano di di piangere e di giocare a scaricabarili: si attrezzino con strutture capaci di programmare i servizi, fare gare, contrattare un servizio. 

Se i prossimi anni contribuiranno a dare una risposta anche a pendolari e merci, potremo andare fieri in Europa di questo modello ferroviario italiano portatore di sviluppo e benessere.

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