venerdì 29 settembre 2017

Una nuova tipologia di batteria: l'inventore? Italiano come Alessandro Volta...

Da Notizie Tiscali

Creata da un italiano la rivoluzionaria "pila eterna"
Ecco chi è il nuovo Alessandro Volta

La batteria, inventata dall’ingegnere elettronico Gianni Lisini, è in grado di durare tra i 15 e i 20 anni. Ma secondo l’inventore si può fare ancora di più
di R.Z.






Giù le mani dalle batterie, sono frutto della genialità degli inventori italiani. 

Dopo Alessandro Volta, che nel 1799 creò la primissima pila elettrica, evolvendo gli studi di un altro compatriota, Luigi Galvani, è il turno di Gianni Lisini, ingegnere elettronico di Voghera e ricercatore presso lo Iuss-Eucentre di Pavia. 

Il giovane inventore, che ha già depositato il brevetto della sua invenzione, realizzando peraltro numerosi prototipi funzionanti, ha creato una batteria che in tanti già chiamano la “pila eterna”. Il perché? La nuova batteria è in grado di erogare ininterrottamente energia per 15 - 20 anni. E se la cosa appare incredibile sappiate che l’inventore ha già fatto sapere di esser in grado di migliorarne ulteriormente le performance. 

La “pila eterna”, presentata durante il Jotto Fair di Pisa, sarebbe già stata adocchiata da diverse aziende che il giovane ingegnere preferisce non menzionare. Saranno fondamentali nel settore mobile, ma sembrano destinate a rivoluzionare anche il settore automotive.

I costi sono poco superiori a quelli delle normali batterie

Il costo, che in questo momento risulta essere per ovvi motivi industriali superiore a quello delle batterie tradizionali, potrà essere comunque ammortizzato nel tempo grazie alla maggior durata che limita gli interventi di manutenzione e al fatto che non richiede particolari procedure di smaltimento. 

La nuova batteria, spiega lo stesso Lisini, "è composta da un accumulatore chimico affiancato a un supercapacitore, un condensatore di recente costruzione che ha la caratteristica di poter accumulare fino a 5mila Farad, con il vantaggio di avere un numero elevatissimo di possibilità di cariche e scariche, milioni contro le poche centinaia delle comuni batterie chimiche".