mercoledì 22 febbraio 2017

L'invecchiamento della forza lavoro in Italia

Da Il Corriere della Sera

Occupazione: il lavoro che invecchia. L’età media in Italia sale a 44 anni

Dal 2008 l’occupazione è cresciuta in media di 4-6 mesi l’anno. Gli under 35 al lavoro? Sono crollati dal 41% al 22% degli occupati. Il Fmi prevede che nel 2020 uno su cinque avrà più di 55 anni. La ricetta per far ripartire la produttività? Istruzione e formazione
di Federico Fubini, 21 feb 2017

Qualche tempo fa Marco Palmieri, 51 anni, si è imbattuto in un problema che non aveva previsto quando nel 1987 iniziò a produrre borse e valigie: come collegarle alla Rete. 
Se voleva crescere ancora con la sua Piquadro, doveva integrarle all’Internet delle cose e farle interagire con un’icona sullo schermo di uno smartphone.

Marco Palmieri, patron di Piquadro 

Palmieri si rivolse a un studio di ingegneri suoi coetanei, e questi gli illustrarono molte funzioni digitali. Tutte inutili. Nessuna faceva funzionare meglio uno zaino di pelle o una valigia in un aeroporto. 
L’impasse stava diventando così frustrante che un giorno in azienda Palmieri si sfogò alla macchinetta del caffé con alcuni dipendenti fra i 20 e i 30 anni. 
Fu la svolta: in poco tempo quei ragazzi idearono una App per allucchettare le valigie e un sistema di sensori collegati allo smartphone per pesarle o segnalarne la posizione. Non erano specialisti del digitale. Erano, semplicemente, giovani al lavoro.

L'innovazione che manca nelle aziende

Il problema dell’Italia degli ultimi vent’anni, e ancor più dei prossimi venti, è che storie del genere diventano rare. Nei luoghi in cui si genera la ricchezza del Paese stanno venendo meno le principali fonti di innovazione: i giovani. Una ricerca del «Corriere della Sera» sulla base della banca dati dell’Istat mostra come la demografia del lavoro in Italia stia subendo uno smottamento sotterraneo, quasi unico in Europa per intensità. Oggi essa è alla radice di buona parte del letargo dell’economia italiana e spiega un bel po’ della lentezza con cui la produttività del lavoro avanza rispetto alla media dell’area euro (dall’inizio del secolo, del 12% in ritardo). L’invecchiamento negli uffici e nei piani fabbrica è così veloce che obbliga a ripensare al più presto a come in Italia si studia, ci si aggiorna e ci si organizza in azienda. Del resto non esiste altro modo di far emergere i punti di forza nascosti in quella che, lasciata a se stessa, diventa ormai la grande debolezza del Paese.

Lavoratori sempre più vecchi

I numeri, a prima vista, non perdonano. Non c’è solo l’aumento medio di quasi sei anni dell’età media degli occupati in Italia nell’ultimo quarto di secolo, da 38 a quasi 44 anni. Colpisce di più come questo stia accelerando: a partire dal 2008 l’età media dei 21 o 22 milioni di persone al lavoro nel Paese aumenta in certe fasi di sei mesi ogni anno, o poco meno; solo gli sgravi alle assunzioni e il Jobs act sembrano contrastare un po’ la deriva.

Su dinamiche del genere conta la pura e semplice demografia: in Italia vive la popolazione dall’età mediana più alta al mondo (45,1 anni) dopo la Germania e il Giappone. Incide però anche l’ultima riforma delle pensioni, che dal 2011 ha allungato la permanenza dei più anziani al lavoro per riequilibrare il sistema dopo decenni di promesse insostenibili. Pesa poi soprattutto l’emarginazione dei giovani: il tasso di occupazione per chi ha fino a 24 anni è appena del 17% (studenti ovviamente esclusi).

Emarginati i giovani

Così nell’ultimo quarto di secolo i luoghi del lavoro in Italia hanno subito una trasformazione antropologica, che prosegue. Sono sparite 3,6 milioni di persone di meno di 35 anni (erano quasi 9 milioni, sono poco più di cinque). Sono apparse 4,2 milioni di persone in più la cui età supera i 45 anni; il numero dei lavoratori attivi fra i 55 e i 64 anni è raddoppiato da due a quattro milioni, tanto che il Fondo monetario internazionale stima che in Italia nel 2020 un quinto degli occupati sarà in questa fascia e nel 2015 lo sarà quasi un occupato su quattro.


In sostanza i lavoratori più giovani, energici e innovativi si sono rarefatti dal 41% al 22% della popolazione produttiva; quelli più anziani sono aumentati da un terzo alla metà. Una parte devono averla le preferenze culturali nel Paese per persone più esperte, o più ricche di rapporti sociali, perché il numero degli occupati di oltre 65 anni è esploso: oggi questi lavoratori anziani sono oltre mezzo milione, più 41% in 25 anni.

Due milioni di lavoratori in più in vent’anni

Naturalmente questa non è una torta immutabile non è un gioco a somma zero perché oggi lavorano in Italia quasi due milioni di persone in più rispetto vent’anni fa (22,9 contro 21 milioni). Nell’economia attiva può esserci spazio per tutti. Ma una composizione così squilibrata delle età del lavoro ha conseguenze. Uno studio dell’Fmi del dicembre scorso («The Impact of Workforce Ageing on European Productivity») mostra che l’Italia, con la Grecia, è la più esposta a perdite di produttività proprio perché gli occupati invecchiano: da due decenni questo fenomeno sotterraneo sta limando via uno 0,2% l’anno dalla capacità di far crescere il valore generato in un’ora di lavoro; sono differenze impercettibili nel breve, ma corrosive per profitti e salari quando si accumulano nel tempo. Secondo lo studio dell’Fmi l’invecchiamento erode le capacità nei lavori più fisici e in quelli meno ricchi di conoscenze; non ha effetti su addetti alle vendite, impiegati di banca o periti elettronici; e l’accumulo di esperienza addirittura aumenta la produttività per funzioni dense di conoscenza come quelle di docenti, avvocati, medici, giudici o manager. Il problema dell’Italia è che la sua quota di laureati e diplomati è fra le più basse d’Europa: deve farla salire in fretta per affrontare il giorno, vicino, in cui l’età media degli occupati arriverà al mezzo secolo o più.

A Gaggio Montano in provincia di Bologna, la Piquadro di Palmieri forse ha trovato una soluzione. Da qualche tempo in azienda si aggira un ex dirigente pensionato della Miroglio. Il suo nome è Antonio Colantuoni. Il suo compito è parlare un po’ con tutti, specie i più giovani, per capire cosa pensano dell’azienda, del mondo e di se stessi. «Li aiuto a tirare fuori i problemi, a capire e sviluppare il loro potenziale», dice. Questo è un metodo che Colantuoni ha messo a punto in 35 anni di lavoro alla Miroglio, e funziona. Fa girare meglio le imprese. «Lo avessi capito prima, mi sarei fatto del bene ammette . Ma c’è un valore nell’età che avanza».

La tassazione del lavoro dei "robot"


La proposta di Bill Gates:
La strana idea di tassare i robot
di Luca Tremolada, 21 feb 2017

L'uso di robot «può generare profitti con risparmi sul costo del lavoro».  E quindi i robot potrebbero pagare imposte minori di quelle umane, ma dovrebbero pagarle. 
A sostenerlo non sarebbe l’ennesimo guru che ha un rapporto doloroso con la modernità, ma l’uomo più ricco del mondo nonché il fondatore di una delle più “antiche” e più grandi aziende di software.

Che fossero queste le intenzioni del co-fondatore di MicrosoftBill Gates pare poco credibile. 
«Al momento – ha risposto il magnate americano in una intervista concessa al sito d’informazione Quartz – se un lavoratore umano guadagna 50mila dollari lavorando in una fabbrica, il suo reddito è tassato. Se un robot svolge lo stesso lavoro dovrebbe essere tassato allo stesso livello».

La battuta è stata ripresa dai media internazionali che hanno interpretato le parole di Gates come la richiesta di una tassazione sulle macchine.  Di questi tempi il concetto è verosimile. E l’equazione sociale non fa una grinza. 
Eppure, nasce da postulati ancora piuttosto confusi che vedono una progressiva, drammatica e ineluttabile sostituzione di arti e mestieri in omaggio alla maggiore produttività dei robot animati di intelligenza artificiale. Quando è uscito lo studio di Carl Benedikt Frey e Michael Osborne della Oxford University del 2013 si è temuto al peggio. Il 47% di posti di lavoro sarebbe a rischio negli Usa. La previsione è stata convalidata da un rapporto della Banca mondiale del 2016. A gettare acqua sul fuoco è arrivato un paper dal titolo “Il rischio dell’automazione per gli impieghi nei Paesi Ocse: un’analisi comparativa”: nelle conclusioni della ricerca, portata a compimento dagli analisti tedeschi dello Zew di Mannheim, il Centro per la Ricerca economica europea, si mette in evidenza come solo il 9% degli attuali impieghi in 21 Paesi del mondo sia potenzialmente destinato a essere svolto in futuro da macchine automatizzate o da robot.




Secondo uno studio della società di consulenza McKinsey che è entrata nello specifico dei lavori, meno del 5% delle occupazioni attuali sono candidate a una completa automazione usando «l’attuale tecnologia». Guardando avanti, però, il 45% delle attività per cui la gente è retribuita può essere automatizzata usando «tecnologie già sperimentate». E solo una certa parte di lavoro fisico, definita «prevedibile», in base alla discriminante della sola fattibilità tecnologica ha un alto potenziale di automatizzazione: il 78%.

Questo vale per attività di natura manuale, ma le cose cambiano già con compiti meno “prevedibili” e più articolati. Per andare più nel concreto, settori come la finanza, la sanità, il commercio sono settori che usciranno cambiati, trasformati da Big Data, intelligenza artificiale e processi di automazione. Questo alimenterà la nascita (sta già accadendo) di nuove figure professionali come quella dei Data scientist assolutamente trasversali. La sfida è ancora quella legata all’educazione. Più sale il livello di scolarizzazione e di complessità delle mansioni lavorative, minore è il rischio che queste possano venire appaltate a macchine intelligenti. Ma l’automazione renderà più interessante la ricerca di figure professionali in grado di dialogare e porre domande ai robot. Sopratutto nella sanità dove i computer potranno accedere al servizio del medico, analizzare gli ultimi paper scientifici e incrociare i sintomi con gli studi epidemiologici.

Il dibattito però non interessa solo l’altra sponda dell’Atlantico. In Europa, dove siamo, come dire, più attenti alle regole e al diritto in fatto di tecnologie il Parlamento europeo si è mosso per chiedere norme sui robot, spingendosi nelle primissime bozze circolate a ipotizzare una personalità giuridica, un reddito di cittadinanza, la responsabilità per le auto senza conducenti.

La risoluzione è passata giovedì scorso con 396 voti a favore, 123 contrari e 85 astensioni grazie alla battaglia di sensibilizzazione della socialista lussemburghese Mady Delvaux. Il documento prevede due orizzonti temporali. Sul breve periodo, i deputati chiedono tre tutele: l’istituzione di un regime assicuratorio obbligatorio, dove si imponga a produttori e proprietari di robot di sottoscrivere una copertura per i danni provocati dai propri robot; la creazione di un fondo di risarcimento per la riparazione dei danni stessi; l’immatricolazione dei robot, con l’iscrizione in un registro specifico dell’Unione.

Sul lungo periodo, si torna a parlare del riconoscimento dello status giuridico dei robot: i robot autonomi più sofisticati devono essere considerati «persone elettroniche responsabili di risarcire qualsiasi danno da loro causato, nonché eventualmente il riconoscimento della personalità elettronica dei robot che prendono decisioni autonome o che interagiscono in modo indipendente con terzi». L’obiettivo è di definire con maggior chiarezza le responsabilità delle macchine e di chi le ha progettate, in sede civile e penale. Tra le proposte c’è l’istituzione di «un sostegno concreto per lo sviluppo delle competenze digitali in tutte le fasce di età e a prescindere dalla posizione lavorativa».

È stata invece stralciata la parte relativa a una sorta di reddito di cittadinanza pagato dai “robot” a favore dei lavoratori rimpiazzati dall’automazione e di una tassa sulla produzione dei robot. Entrambe le proposte sono state bocciate da destra e liberali. Pare invece essere passato uno dei classici della fantascienza legata ai robot: il bottone per la distruzione dell’automa. Da premere in caso di rivolta o di danni causati agli essere umani. Se qualcuno si sta domandando se sia il caso di scomodare le leggi della robotica di Isaac Asimov, ebbene sì. È il caso di rileggersi bene tutto.

La distanza tra politica e gente comune





Il Pd verso la scissione?  "Attento che ti mostro il ca** che me ne frega". 

Per descrivere il sentimento diffuso tra le persone intervistate in piazza Duca D’Aosta, nel frenetico via vai della stazione Centrale di Milano, basterebbe il refrain dell’ultima hit di Fabio Rovazzi. 

A domanda tragicomica, risposta conseguente. 
Ma lo scoramento è reale: “Interessa zero, anzi, meno di zero”. 
E ancora: “Siamo veramente distanti dalla politica”. “Noi giovani non ci sentiamo rappresentati per niente”. 

Pochi, pochissimi quelli che seguono le faccende del principale partito di governo, ancor meno quelli che prendono una posizione tra i contendenti. 

La sensazione restituita dalla piazza è quella di un paese che corre molto più veloce dei suoi rappresentanti, che vorrebbe risposte concrete a problemi reali. Un paese che non ha tempo di perdersi dietro alle “schermaglie” dei dirigenti politici, percepiti come un’entità distante e tremendamente fuori fuoco. “Tutto molto interessante”


domenica 19 febbraio 2017

Il mercato del lavoro in Italia: fotografia delle tre "società"



di Marco Mariani, 12 feb 2017


La figura dell’ "outsider" racchiude due destini opposti. 

Il primo ha il volto dello sconosciuto che irrompe all’improvviso in una competizione, nello sport come in politica, spariglia il campo degli avversari più titolati e diventa protagonista di un’avventura vincente. Il secondo è quello di chi vive ai margini dal circuito del successo, senza reti di sicurezza e opportunità di risalita.

Chi viene da fuori, incarnando un messaggio di fiducia. E chi resta fuori, arretrando sotto il peso della disillusione.

Nell’affresco dell’Italia tracciato nel rapporto della Fondazione Hume, non c’è traccia del “buon” outsider e della sua promessa di riscatto che si avvera. Tutta la ribalta è occupata da chi è imbrigliato in una condizione “out” e dal suo sogno infranto sulle macerie di un progresso che, per buona parte della popolazione, da tempo si è arrestato.

L’IDENTIKIT



Tra fuori e dentro, è soprattutto il mercato del lavoro a marcare oggi il confine della disuguaglianza. Come spiega l’analisi, il fenomeno centrale del nostro tempo, per il nostro Paese in particolare, è infatti «la formazione di un nuovo segmento sociale che, pur facendo parte della popolazione potenzialmente attiva in quanto disponibile a lavorare, vive una condizione di grave e radicale esclusione dal circuito del lavoro regolare».

La spinta della grande crisi

La nuova Italia che avanza è la Terza società, l’esercito degli esclusi: disoccupati, lavoratori in nero e persone inattive perché non vedono più un contesto propizio per cercare un’occupazione. Si contrappone alla Prima, quella dei garantiti (personale pubblico e dipendenti regolari di aziende medio-grandi). E alla Seconda, quella di chi è esposto alle incertezze del mercato (operai e impiegati di piccole aziende e lavoratori autonomi senza ammortizzatori sociali)

LA RADIOGRAFIA



La Terza società avanza perché, nel vortice della grande crisi che non sembra passare mai, le sue fila si sono rapidamente affollate. In sette anni, dal 2007 al 2014, la sua incidenza sul totale della forza lavoro è balzata, infatti, dal 22,5% al 29,9%,inghiottendo 2 milioni e 600mila nuove persone. La lieve flessione registrata negli ultimi due anni (28,7% nel 2016)non è sufficiente ad allontanare in modo netto il numero degli esclusi da quota 9 milioni, praticamente un terzo della forza lavoro.

Questo segmento sociale si concentra soprattutto nel Mezzogiorno, dove la sua incidenza nel 2014 era del 45,8% soprattutto per la forte diffusione degli inattivi disponibili a lavorare. Nel Nord-Est, invece, sono i lavoratori irregolari la parte più consistente degli esclusi, mentre nel Nord-Ovest pesa la disoccupazione.

La politica sotto scacco

Un’Italia divisa in tre mondi, ciascuno dei quali non se la sta passando bene. Se quello emergente - la Terza società - è portatore di un segnale di acuto malessere, gli altri due vedono assottigliarsi i ranghi e indebolirsi il loro ruolo sociale. Sia con l’erosione di protezioni di lunga data. Sia con la perdita di forza economica.

La Prima società ha visto uscire circa mezzo milione di persone tra il 2008 e il 2014. Il personale della Pa, che ancora nel 2014 contava oltre 3 milioni di individui, sta registrando un declino lento, dall’11,8% della forza lavoro nel 2001 al 10,1% nel 2014.E ancora, sotto la spinta della crisi, i dipendenti privati tutelati dallo Statuto sono scesi dal 26,5% del 2007 al 23,9 per cento.

Quanto alla Seconda società, la sua componente più estesa è rappresentata dal lavoro autonomo: conta più di 5 milioni, circa il 17% delle forze lavoro. Ebbene, sono bastati dieci anni,dal 2004 al 2014, perché la sua consistenza si riducesse del 7,2% con una perdita di oltre 410mila unità. Ciò che più conta, tra il 2009 e il 2014 i redditi di lavoro autonomo sono scesi del 28% circa, molto di più di quello che è avvenuto per quello dipendente (-8%).

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La Terza Società


sabato 18 febbraio 2017

Qualche commento sulla "governance" delle società quotate in Italia...



Giuliano Balestreri, 11 feb 2017


I proxy advisor promuovono l’Italia: “Il Regno Unito resta il paese di riferimento, ma Piazza Affari si sta adeguando alle best practice europee soprattutto in termini di trasparenza e dialogo con gli investitori istituzionali” spiega Fabio Bianconi di Morrow Sodali

La stagione delle assemblee del 2017 è alle porte con la grande incognita di cosa accadrà alla controllate dal Tesoro – con il governo Gentiloni che potrebbe essere vicino alla fine del suo mandato -, ma in vista del prossimo futuro gli esperti di Morrow Sodali hanno fatto il punto su cosa è accaduto lo scorso anno.

Il primo dato interessante per quotate al Ftse Mib di Piazza Affari riguarda il peso delle minoranze, ovvero la quota di capitale in mano ad investitori istituzionali o retail non collegati al socio di controllo: lo scorso anno, tra le 32 società esaminate, le minoranze contavano per almeno il 50% del capitale in 14 di queste; dal 100% di Prysmian (unica vera public company italiana) al risicato 12% di Salvatore Ferragamo.

“E’ cambiato l’approccio degli investitori nei confronti delle liste di maggioranza” spiega Bianconi che poi aggiunge: “Nei rinnovi di Intesa Sanpaolo e Generali si è registrato un forte consenso da parte del mercato, in controtendenza rispetto alle usuali pratiche che vedono gli istituzionali supportare in modo compatto le liste coordinate da Assogestioni. 
Nelle assemblea di Snam e Ubi, invece, le liste di Assogestioni hanno ottenuto la maggioranza dei voti”. 

Ci sono poi stati i casi di Azimut dove gli azionisti hanno respinto la proposta dal management di aumentare gli emolumenti del consiglio d’amministrazione uscente e quello di Cerved: per la prima volta in Italia è stata bocciata la politica di remunerazione presentata dal management.

L’aspetto su cui le società italiane devono migliorare, però, è proprio quello che riguarda le politiche di remunerazione dei vertici: sono infatti in aumento le raccomandazioni dei proxy a votare contro
In Italia gli advisor hanno suggerito di bocciare le politiche di remunerazione nel 59% dei casi contro il 19% di quanto accade nel Regno Uniti. In Francia il dato si ferma al 57%, mentre in Spagna è al 41%. 
Ovviamente molto spesso le politiche passano con maggioranze quasi bulgare grazie al voto del socio di controllo. Tuttavia le differenze sono marcate: da un lato Prysmian, Intesa Sanpaolo, Unicredit ed Eni mantengono un livello di supporto molto alto; dall’altro Ferragamo, Tod’s, Mediolanum, Luxottica e Mediaset non raggiungono il 50% dei voti espressi dalle minoranze.

“Gli investitori – aggiunge Bianconi – sono molto severi quando vedono una mancanza di trasparenza o di obiettivi. In particolare nel caso delle remunerazione non apprezzano la presenza di trattamenti di fine rapporto superiori alle 24 mensilità e neppure la presenza di bonus discrezionali” come quello previsto da Poste per l’amministratore delegato Francesco Caio.
Tradotto: per le minoranze i bonus ci devono essere, ma devono essere vincolati al raggiungimento di obiettivi specifici.

Nel complesso, però, la situazione italiana è molto migliorata per questo gli addetti ai lavori sono convinti che i grandi investitori alzeranno l’asticella: “Sono convinto che saranno ancora più stringenti – conclude il manager italiano di Morrow Sodali – facendo attenzione a variabili che oggi non vengono considerate per esempio chiedendo l’introduzione di obiettivi legati alla sostenibilità aziendale, piuttosto che piani di incentivazione azionari con un periodo di lock up (divieto di vendita, ndr) superiore ai tre anni”.

mercoledì 8 febbraio 2017

Da 43 a 91 i successi di Virgina Raggi a Roma...



di Giovanni Drogo, 8 feb 2017


Dopo i 43 successi di Virginia Raggi e del M5S Roma elencati ieri e ampiamente sbufalati dalla stampa la sindaca rilancia e ne caccia altri 48 diconsi 48 per un totale di 91. 
Anche in questa occasione l’elenco è quantomeno discutibile e lei presenta come “successi” quello che ha appena iniziato a fare. 
Molti dei successi dell’elenco sono atti di ordinaria amministrazione (la pulizia delle foglie in inverno), progetti che devono ancora essere avviati o lavori che devono ancora essere ultimati ma che già vengono dati per fatti e presentati come successi. 
Altri ancora sono addirittura provvedimenti che già le passate amministrazioni avevano messo in atto (o dichiarato di voler attuare) e non vanno dimenticati i rinnovi di ordinanze già firmate da Tronca o da Marino. 
Per tacere dell’apertura della linea di credito con Cassa Depositi e Prestiti che significa che la città si è ulteriormente indebitata con il detentore del debito di Roma, debito che invece la sindaca doveva ridiscutere.




Tutti i più grandi successi di Virginia Raggi...

44) Avviati i lavori per il restauro del Teatro Valle per il quale in bilancio si prevedono 3 milioni di euro di investimenti.

45) Riaperta la biblioteca Giovenale e confermato lo stanziamento di 18 milioni e 360 mila euro per il sistema delle biblioteche.

46) Riservata ai romani la possibilità di partecipare con un sorteggio a tutte le inaugurazioni culturali con il progetto “Cittadini in prima fila”.

È il caso ad esempio dei primi tre punti di questa nuova lista aggiornata, di cui la Raggi si era vantata già il primo gennaio 2017. Ancora più divertente è che la Raggi si attribuisca il “successo” di aver “confermato” uno stanziamento per il sistema delle biblioteche di Roma. In un settore che necessita di tanti investimenti, secondo la Raggi bisognerebbe registrare come un successo il non aver fatto tagli. Sul Teatro Valle inoltre c’è da segnalare la denuncia di Alessandro Gassman che fa sapere che i lavori di restauro tanto annunciati non sono ancora iniziati.




47) Avviata l’elaborazione del piano sociale cittadino, che nella Capitale mancava da 13 anni, con un confronto sul territorio mediante la campagna #RomaAscoltaRoma. Quindici incontri pubblici per scrivere il programma di azione dell’amministrazione capitolina a favore dei soggetti più fragili e discutere dei temi su cui deve svilupparsi una comunità solidale: povertà, inclusione, questione Rom, politiche educative e scolastiche, violenze, disabilità, dipendenze patologiche, casa, gravi marginalità, minori, famiglie, anziani.

48) Istituito un Tavolo per l’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti, nel rispetto della relativa strategia nazionale che prevede di arrivare al superamento progressivo dei campi nomadi presenti nella Capitale

I successivi due punti si vantano del “successo” di aver “avviato l’elaborazione” di un piano sociale e di ave “istituito un tavolo per l’inclusione”: istituire tavoli e avviare l’elaborazione di piani è lo sport preferito delle istituzioni a qualsiasi livello; quando la situazione è grave ma non seria di solito si istituisce persino una commissione. Anche qui non c’è nessun risultato concreto di cui vantarsi.

49) Stop alle targhe alterne. In applicazione il Piano di risanamento della qualità dell’aria: per ridurre lo smog è scattato lo stop per le auto a benzina Euro 2 nell’Anello Ferroviario. Previsto il divieto di circolazione nella Fascia verde, e non le targhe alterne, in caso di polveri oltre i limiti; ripristinate le domeniche ecologiche.

Il Piano di risanamento della qualità dell’aria è lo strumento di pianificazione con il quale la Regione Lazio dà applicazione alla direttiva 96/62/CE, direttiva madre “in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente”. A novembre la Regione varato un piano da 15 milioni di euro destinandone 3,7 al Comune di Roma. Applicare un piano varato da altri, nonostante tutto quello che si può pensare, non è un successo.

50) Sta partendo la verifica sulla staticità degli edifici scolastici e in bilancio vengono stanziati due milioni di euro per avviare l’iter per la verifica della vulnerabilità anti-sismica delle stesse scuole.

Il fatto che a febbraio stia partendo (tradotto non è ancora partita) una verifica sulla staticità degli edifici scolastici la dice lunga sulle capacità di programmazione di questa amministrazione. Per la cronaca l’anno scolastico è iniziato a settembre. Un caso simbolo della situazione di immobilismo è quello dell’asilo Freccia Azzurra nel XIII Municipio.

51) In tema di riqualificazione urbanistica della città sono in via di conclusione i lunghissimi percorsi approvativi per via Guido Reni, piazza dei Navigatori ed ex Mercati Generali: interventi che privilegiano il riuso e la valorizzazione della città esistente.

A parte il fatto che se un percorso approvativo è in via di conclusione significa che non è ancora concluso in realtà il piano per la riqualificazione urbanistica dell’area degli ex Mercati Generali è tutt’altro che in dirittura d’arrivo. I Cinque Stelle – Assessore all’Urbanistica Berdini in testa – non sono d’accordo con il progetto presentato dalla società proponente (progetto che è stato approvato la prima volta nel 2009). Qualche giorno fa durante un’audizione in Commissione Trasparenza la presidente della commissione Urbanistica dell’ottavo municipio, Chiara Pascolini, ha dichiarato: “Noi come maggioranza non siamo molto d’accordo intanto per la questione del verde che non c’è e si prevede fuori dall’area. Poi non ci sono punti di incontro per i cittadini. Su un’area grande come dieci campi di calcio ci mettiamo solo del cemento e il verde verticale, ma chi stiamo prendendo in giro? C’è troppo cemento, il municipio chiede un tavolo di concertazione con cittadini, comune e costruttore e più alberi, anche perché si è creato un micro habitat dove vivono uccelli vari come papere e germani reali“. Saranno contente le papere, i cittadini meno.

52) Definito un percorso per migliorare la sicurezza e la manutenzione degli impianti sportivi con l’ausilio di un nucleo ispettivo di monitoraggio.

53) Ultimata la prima bozza del nuovo Regolamento degli Impianti Sportivi che verrà predisposto nell’ambito di un progetto aperto, trasparente e partecipativo con chi si occupa di sport a Roma. In aggiornamento anche il Regolamento per i Centri Sportivi Municipali: avviata una indagine per definire l’aggiornamento del tariffario, nel quale saranno incluse nuove discipline sportive e si valuteranno i relativi costi.

54) Creata la mappa della nuova area del sito del Comune di Roma dedicata alle informazioni sugli impianti sportivi che sarà online nei primi mesi del 2017.

55) Avviato un percorso per il restauro dello Stadio Flaminio per ridare vita a una struttura dal grande valore architettonico, artistico e sportivo.

Per questa lista di successi “sportivi” non si può fare a meno di notare che si tratta di fasi preliminari e non di risultati concreti. Ad avviare percorsi, ultimare bozze non ci vuole poi molto. La nuova area del sito del Comune di Roma non è ancora online ma ciononostante è già un grande successo.

56) Trovate e inserite in bilancio le risorse per la riqualificazione del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano (circa 2 milioni di euro).

La riqualificazione dell’impianto viene finanziata con la richiesta all’Anci di un mutuo per 1 milione 980mila euro, che verrà concesso dall’Istituto per il Credito Sportivo (ICS). Non è poi difficile trovare le risorse accendendo un mutuo (e quindi contraendo debiti). Chissà come saranno riusciti a “trovare” queste risorse.

57) Avviati progetti per la pratica dello sport nei parchi: il “Progetto Parchi”, ovvero una serie di percorsi misurati e certificati dalla Fidal; e i “Punti Sport”, ovvero l’azione di riuso di locali abbandonati per farne degli spogliatoi.

Di nuovo, l’avvio di un “progetto” a costo quasi zero.

…spesso lo sono solo sulla carta

58) Compiuta un’analisi sulle società partecipate tramite la quale l’assessorato competente ha fatto emergere una situazione di grande criticità, con sprechi e inefficienze ereditate dal passato. È iniziato un processo di risanamento, a partire da Atac e Ama, che sarà portato avanti con il piano di riorganizzazione del gruppo Roma Capitale in fase di realizzazione.

Che Atac e Ama abbiano dei seri problemi strutturali e finanziari è cosa nota. All’epoca dell’arrivo dei Cinque Stelle al Campidoglio tra i punti di contrasto tra il direttore generale Marco Rettighieri e Giunta Cinque Stelle c’era il piano di dismissione degli immobili di proprietà di ATAC. I proventi della dismissione delle rimesse e dei depositi sarebbero dovuti andare a sanare parte del buco nei conti dell’azienda dei trasporti capitolina, ma il M5S appena arrivato nelle stanze dei bottoni del Campidoglio si era opposto al piano industriale approvato dal consiglio di amministrazione, dal collegio dei sindaci di Atac e soprattutto dalla precedente gestione commissariale guidata dal Prefetto Paolo Tronca. Secondo Rettighieri «Per avere liquidità, bastava sbloccare il piano di dismissione degli immobili non strumentali». Un’operazione di vendita di immobili non utilizzati che avrebbe potuto portare nelle casse dell’azienda fino a «160 milioni di euro», come si legge nella relazione del 24 giugno. Il piano industriale 2015-2019 bloccato dalla Giunta Raggi prevedeva che solo dall’alienazione di cinque immobili dismessi sarebbero arrivati 98,2 milioni di euro. Secondo Rettighieri il fatto che la nuova Amministrazione avesse contestato il piano di dismissione significava mettere in discussione il piano industriale stesso, questo per far capire quanto fosse importante la vendita degli immobili all’interno del piano di risanamento di ATAC. il nuovo amministratore unico dell’Azienda Marco Fantasia ha elaborato un piano che prevede la dismissione dell’intero patrimonio non strumentale all’azienda. Questa secondo Fantasia rappresenta una “discontinuità significativa” con la governance precedente “perché si prevedeva solo la dismissione di sei immobili. Il prossimo piano opererà sull’intero patrimonio, cioè circa 20 immobili”. L’azione di risanamento prosegue sulla linea tracciata in precedenza.

59) Rinnovate le ordinanze di divieto per centurioni e risciò nel centro storico.

Le ordinanze di stop a centurioni e risciò erano state firmate dal Commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, nel novembre del 2015 e non è che funzionasse poi così bene. La Raggi e l’assessore allo sviluppo economico Meloni hanno solo dovuto rinnovarle. Tra l’altro con un certo ritardo perché dopo la scadenza del 30 giugno 2016 (e quindi il ritorno dei centurioni sotto il Colosseo) l’amministrazione a Cinque Stelle si è presa una ventina di giorni per rinnovarle.

60) Abbiamo dichiarato guerra anche alla sosta selvaggia. Stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione e aumentare sempre più i controlli per le strade di Roma, in particolare grazie all’utilizzo delle pattuglie dei vigili dotate del sistema Street Control.

Parcheggiare in divieto di sosta è vietato dal codice della strada, il compito di vigilare sul rispetto del Codice spetta a chi deve effettuare i controlli. Il fatto che il Comune di Roma faccia rispettare la legge non dovrebbe costituire una novità. Il fatto che la Raggi lo sbandieri come successo nemmeno, visto che anche durante l’amministrazione di Ignazio Marino era stata dichiarata guerra alla sosta selvaggia con lo street control. Quindi?

61) Il 2017 è iniziato con la “Festa di Roma”, una kermesse unica al mondo lunga 24 ore, dalla notte del 31 dicembre alla sera del 1 gennaio: ponti illumminati sul Tevere; le vie del centro piene di giovani, anziani, famiglie; i musicisti e le orchestre a Castel Sant’Angelo e nelle piazze; oltre 500 artisti e saltimbanchi lungo le sponde del fiume; lo spettacolo di luci al Circo Massimo per salutare il 2016.

Capodanno è una ricorrenza annuale, elencare tra i successi l’aver organizzato una festa di Capodanno quindi non è proprio un merito di cui vantarsi, visto che è stata fatta ogni anno da tutte le amministrazioni. Vantarsi del flop della “Festa di Roma”, snobbata da romani, turisti e dagli sponsor è davvero esilarante.

62) Assicurato sostegno alle popolazioni colpite dalle violente scosse di terremoto che, a partire dal 24 agosto, hanno interessato il centro Italia. Con la campagna “Roma adotta Amatrice” abbiamo già raccolto donazioni per oltre 280 mila euro. Inoltre, il personale tecnico-amministrativo del Campidoglio continuerà a supportare il lavoro di alcuni Comuni colpiti: Norcia, Preci, Monteleone di Spoleto e Cascia.

Il fatto che il Comune di Roma abbia messo a disposizione un conto corrente dove sono stati raccolti i soldi donati da tutti i cittadini romani (e da molti cittadini italiani vista la pubblicità che il conto “a Cinque Stelle” ha avuto nel MoVimento) non è un successo della Raggi semmai della generosità dei cittadini. Sarebbe stato un successo quantomeno arrivare ad una decisione – condivisa e partecipata come previsto da quanto deciso dalla Giunta – sul come spenderli. Ma ad oggi la Raggi non ha annunciato l’avvio delle consultazioni e quei soldi sono fermi lì.

63) Presentata la delibera del M5s per il regolamento sulle sale slot a Roma che prevede tra l’altro distanze minime dai luoghi sensibili (scuole, ospedali, chiese, università etc), limiti orari per il funzionamento degli apparecchi. Il testo, che ha avuto il parere favorevole dalle commissioni capitoline Politiche sociali e Commercio, approderà prossimamente in Aula.

Un altro grande successo della Raggi che non è ancora stato applicato perché deve ancora essere approvato dall’Aula.

64) in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la giunta capitolina ha aderito alla campagna “posto occupato”: nella Sala delle Bandiere, dove si riuniscono gli assessori, ci sarà sempre una sedia vuota dedicata a tutte le donne vittime di violenza. L’esecutivo capitolino ha anche approvato una memoria per la prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, la violenza domestica, gli stereotipi di genere e ogni forma di discriminazione. Tra le misure previste: un bilancio di genere per il raggiungimento delle pari opportunità, un codice di condotta e un osservatorio contro la pubblicità discriminatoria, l’introduzione di una tariffa rosa per il car sharing, iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e l’introduzione del tema violenza e discriminazione di genere nel piano sociale cittadino.

Al di là delle stupide polemiche di una parte dell’opposizione sul pericolo del “bilancio di genere” aderire ad una campagna di sensibilizzazione e approvare una memoria non sono atti “speciali” sono cose che tutte le amministrazioni fanno.

Quando l’ordinaria amministrazione diventa un successo

65) Era da irresponsabili dire ‘sì’ alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Sarebbe stata l’ennesima occasione per sprecare denaro pubblico senza migliorare la qualità della vita dei cittadini. Sono stati bloccati i ‘giochi del mattone’ perché lo sport deve essere di tutti e non solo di chi vuole arricchirsi tramite i grandi eventi.

Bisogna dare atto alla sindaca che dire di No al CONI ha richiesto una buona dose di coraggio. Ma dire quel “No” – peraltro ampiamente annunciato e sbandierato in campagna elettorale – non è un successo, lo sarebbe stato invece dire Sì ponendo paletti e condizioni precisi in modo da riuscire a fare delle Olimpiadi che non diventassero “i giochi del mattone”. Con il No la Raggi ha certificato l’incapacità della sua Amministrazione di controllare i processi di assegnazione degli appalti e di gestione dei grandi eventi. Riuscire a farle a evitare sprechi e ruberie: quello sarebbe stato un vero successo per la Raggi.

66) Sulla situazione dei migranti transitanti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati a Roma si stia lavorando su più livelli: dall’info point alla creazione di posti permanenti per l’accoglienza dei transitanti; da una mappatura sull’accoglienza al piano sociale cittadino. Tra i temi all’attenzione del Campidoglio c’è quello dei minori non accompagnati e la proposta di impegnare i richiedenti asilo in attività di volontariato per qualificare l’accoglienza.

Questo “successo” è molto interessante perché non molto tempo fa Virginia Raggi interpellata dalle Iene sulla questione dell’accoglienza dei migranti transitanti nella Capitale ribadiva il concetto dell’accoglienza zero spiegando che spetta ad altri trovare una soluzione. Qualche mese prima la sindaca e l’assessora al sociale Laura Baldassarre – proseguendo la linea già tracciata dal Commissario Tronca – avevano ordinato lo sgombero del presidio di Via Cupa. Sia Raggi che Baldassarre hanno promesso più volte di stare lavorando per trovare una soluzione e anche il “successo” numero 66 non fa altro che ribadire che l’Amministrazione “sta lavorando” al problema. Al momento l’unica trovata – nonostante i proclami – sono gli sgomberi. L’ultimo? Due giorni fa. E I volontari della Baobab Experience denunciano che il Comune non ha nessun piano di coordinamento.



67) Nuovo impulso è stato dato agli interventi sul tema degli animali: si sta procedendo all’istituzione di un nucleo operativo per il benessere degli animali, per agire tempestivamente sulle criticità nel territorio comunale. È in corso, inoltre, l’elaborazione di un regolamento sui circhi con lo scopo di vietare lo sfruttamento degli animali negli spettacoli. Uno sforzo importante di visione lo stiamo dimostrando anche nel settore delle aziende agricole, con l’obiettivo di trasformare in oasi naturalistiche quelle di Castel di Guido e della Tenuta del Cavaliere, secondo le linee guida del rispetto della biodiversità e della tutela di flora e fauna.

Non trovate strano anche voi che in materia di interventi sul tema degli animali la Raggi eviti accuratamente di menzionare il disastro che sta accadendo per la gestione dei canili romani? E sì che sarebbe bastato chiedere informazioni all’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari e al consigliere pentastellato Daniele Diaco.

68) Approvazione della delibera sulla promozione del car Sharing urbano per migliorare il servizio e favorire la sua diffusione nelle periferie.

69) Ampliate le competenze della Consulta cittadina della Sicurezza Stradale rispetto ai temi della sostenibilità, inclusività e accessibilità urbana. La “Consulta Cittadina Sicurezza Stradale, Mobilità Dolce e Sostenibilità”, che avrà un nuovo regolamento interno, è un organismo di confronto e concertazione che coinvolge tutti i settori istituzionali e i soggetti pubblici e privati operanti nei campi della sicurezza stradale. Approvata inoltre una delibera che prevede l’accordo quadro tra Roma Capitale, l’Automobile Club Italia (Aci) e l’Automobile Club Roma al fin di operare congiuntamente per migliorare le condizioni della mobilità in termini di sicurezza, fluidità e sostenibilità ambientale e promuovere al contempo la diffusione di modelli di mobilità compatibili (sollecitazioni all’uso del trasporto pubblico locale, promozione di modelli di mobilità attiva).

La promozione del Car Sharing non significa che il servizio migliorerà ma che sarà maggiormente pubblicizzato.

70) Entro maggio sarà completata la pista ciclabile Monte Ciocci – Monte Mario. Era stata inaugurata nel 2014 ma poi è stata lasciata in uno stato di abbandono.

È evidente che se l’opera sarà completata entro maggio non può essere elencato come un successo della Giunta a febbraio. Del resto non c’è poi molta differenza tra inaugurarla e lasciarla in stato di abbandono e dichiarare tre mesi prima della fine dei lavori che la pista ciclabile è un successo dell’Amministrazione.

71) Varato provvedimento che mira a sostenere piani innovativi per lo sviluppo del turismo sostenibile, anche attraverso una più stretta collaborazione con le imprese. Obiettivo: incentivare la crescita dei flussi turistici di qualità a Roma, aumentando la competitività della Capitale; promuovere l’immagine di Roma sui mercati emergenti mediante la partecipazione a fiere e workshop; valorizzare l’economia del territorio coinvolgendo le imprese romane e laziali in processi di internazionalizzazione.

72) Avviato percorso comune di collaborazione con la città di Torino sui temi della riduzione dei rifiuti, cura del verde pubblico, qualità dell’aria e economia circolare.

73) Firmata una dichiarazione d’intenti con Barcellona per l’avvio di una partnership tra le due amministrazioni per la realizzazione di progetti comuni sui principali temi dell’innovazione digitale: dati aperti, partecipazione, smart city, trasparenza, trasformazione digitale e software libero.

Anche qui vengono elencati come successi l’avvio di un percorso comune di collaborazione (con una giunta amica come quella di Torino) e addirittura una dichiarazione d’intenti. Di atti concreti per ora nemmeno l’ombra.

74) Approvato dalla Giunta capitolina il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, valido per il periodo 2017-2019. Vengono così consolidate e sviluppate, portandole definitivamente a sistema, azioni che devono garantire correttezza dei comportamenti e rispetto delle regole. Le misure che caratterizzano il Piano 2017-2019 vanno dunque in duplice direzione: definitivo superamento delle criticità e delle patologie che hanno segnato la macchina amministrativa nel recente passato, ricostruzione di un rapporto di fiducia e di proficuo scambio con i cittadini.

Anche qui il Piano Triennale è un atto dovuto che le amministrazioni comunali devono approvare secondo le linee guide dell’ANAC.


75) Approvata la delibera con nuove linee d’indirizzo per l’affidamento del servizio di refezione scolastica nei nidi, nelle sezioni “ponte” e “primavera”, nelle scuole d’infanzia comunali e statali, nelle primarie e secondarie di 1° grado. Le regole valgono per il periodo 1° settembre 2017 – 31 luglio 2020. Novità principali, la previsione di livelli qualitativi elevati come l’aumento dell’utilizzo dei prodotti bio, la donazione delle derrate non consumate ad enti caritatevoli, l’inserimento della “clausola sociale” a tutela dei lavoratori.

Un altro atto di ordinaria amministrazione sbandierato come successo.

76) Adesione, con il Dipartimento Tutela Ambientale, alla Adaptation Conference di C40 di Dubai. Erano presenti le metropoli di tutto il mondo impegnate a fronteggiare i cambiamenti climatici, promuovendo e supportando la partecipazione dei delegati agli incontri periodici.

Tradotto: i rappresentanti di 45 città di tutto il Mondo si sono trovate per tre giorni (23-25 gennaio) a Dubai per parlare dei cambiamenti climatici. Un applauso agli organizzatori della C40 (ovvero quelli di Dubai). Da oggi partecipare ad una conferenza è un successo.


77) Varato un piano per la localizzazione dei librai, introducendo criteri di qualità e innovativi per l’assegnazione dei banchi. Si è proceduto all’individuazione di 37 postazioni, stabilendo al tempo stesso anche le caratteristiche del banco-tipo per la vendita, secondo quanto stabilito in Conferenza di Servizi, nel rispetto del decoro del centro storico. Inoltre, è stata definita la procedura per l’assegnazione di ulteriori 13 punti dedicati ai libri anche nei Municipi. In questo modo, oltre ad aver dato un segnale reale alle richieste degli operatori, abbiamo dato seguito alla sentenza del Tar che chiedeva all’Amministrazione di provvedere all’esecuzione della delibera del 2011.

Il Comune, scrive la Raggi, dà seguito ad una sentenza del TAR che chiedeva all’Amministrazione di procedere all’esecuzione di una delibera datata 2011. Quindi di fatto la Raggi ha solo messo in atto un piano per ottemperare a quella delibera.


78) Predisposta la manutenzione straordinaria per la sostituzione del deviatoio della stazione della Metro C Malatesta. I lavori si sono resi necessari perché è stato rilevato un consumo anomalo dei binari in alcuni punti specifici mai risolto in passato.

Il consumo anomalo dei binari di alcuni tratti della Metro C (la più recente delle linee metropolitane) è noto da agosto 2016 e ad inizio di ottobre dello scorso anno l’assessora ai trasporti Linda Meleo ha compiuto un “blitz notturno” per toccare con mano la situazione. Nell’ambito di un intervento di manutenzione straordinaria a fine gennaio sono iniziati i lavori di ristrutturazione. Finalmente un successo a Cinque Stelle.

79) Avviato, in occasione del Giorno della Memoria, il progetto “Memoria genera Futuro” che ha visto dieci giorni di iniziative e oltre 100 appuntamenti diffusi su tutto il territorio per ricordare e confrontarsi sullo sterminio nei campi di concentramento nazisti: dalle scuole ai teatri, dai cinema alle biblioteche, dagli spazi culturali ai Municipi fino ai luoghi simbolo della memoria della città.

Come per Capodanno ogni amministrazione organizza manifestazioni e progetti per ricordare l’olocausto e le persecuzioni del nazifascismo nei confronti di ebrei, rom e omosessuali. Quest’anno Roma ha deciso di rendere omaggio ai sopravvissuti regalando loro l’abbonamento ai mezzi pubblici. Peccato che l’abbonamento sia già gratis per gli ultra settantenni e che i pochi sopravvissuti dei campi di concentramento siano ben oltre i settant’anni di età.

80) Prorogata fino al 31 dicembre l’ordinanza per divieto utilizzo acquedotti Arsial di S. Brigida e Malborghetto contaminati dall’ arsenico. A seguito delle attività relative all’individuazione delle fonti di contaminazione, si è individuata come soluzione fattibile la realizzazione di un nuovo tronco di 1.500 metri su strada Arsial che permetta di risolvere sia le problematiche di inquinamento che di accessibilità delle condotte per le successive manutenzioni.

L’ordinanza del sindaco di Roma, n.36 del 21.02.2014, ha ordinato il divieto di utilizzo dell’acqua comunale degli acquedotti le cui acque sono contaminate dall’arsenico. La Raggi non ha risolto la situazione ma continua (come hanno fatto le amministrazioni che l’hanno preceduta) a prorogare il divieto.

81) Lotta senza quartiere ai parcheggiatori abusivi: dopo la ricezione di migliaia di segnalazioni sulla presenza dei parcheggiatori divenuti ormai una piaga cittadina, grazie al lassismo degli anni precedenti, soltanto nelle ultime due settimane sono state fermate 66 persone alle quali sono state elevate sanzioni e sono stati requisiti i proventi delle attività illecite. Gli agenti, in borghese per la prima volta, sono intervenuti nei parcheggi degli ospedali, nel quartiere Eur, sul Lungotevere, a Corso Vittorio, nella zona del Verano e di Viale Regina Margherita. E presto si interverrà in altre zone della città.

L’amministrazione comunale fa rispettare la legge, un altro grande successo.



82) Effettuata la pulizia straordinaria delle sponde del fiume Tevere.

Prima o poi deve essere fatta e visto che sono più di 2500 anni che il Tevere attraversa Roma non si può dire che pulire le sponde del Tevere possa essere considerata un’operazione innovativa e mai vista.

83) Istituzione dei primi Punti Roma Facile per assistere i cittadini nell’utilizzo dei servizi in rete.

84) Approvata l’Agenda digitale di Roma Capitale.

Anche qui ogni istituzione – a qualsiasi livello – promette di digitalizzare e mettere in rete i servizi ai cittadini. Il difficile è attuare il piano delle varie “Agende” non approvarle.

85) Grazie a un accordo con la sovrintendenza capitolina e la soprintendenza statale, l’Area archeologica centrale dei Fori è nuovamente unita: è stato aperto un percorso congiunto, fruibile tutte le prime domeniche del mese.

Un successo che la Raggi condivide con la sovrintendenza, ma se non altro è una buona cosa per Roma e per i visitatori dei Fori. Successo confermato!

86) Stabilizzate 1200 maestre precarie intervenendo su una situazione difficile che durava da anni e garantendo lavoro e diritti.

Vi ricordate la storia di Virginia Raggi che faceva assumere mille maestre facendo votare un DDL governativo e stando all’opposizione (in consiglio comunale)? Questa è la storia del primo grande successo sbandierato da Virginia Raggi una volta diventata sindaca che rivendicava con orgoglio il lavoro svolto dal suo gruppo consiliare; il problema è che la legge che ha consentito alla Raggi di “assumere 1121 maestre” (oggi diventate 1200) era stata varata dal Governo Renzi con i voti contrari del M5S (in Parlamento, ovviamente). All’inizio dell’anno scolastico però il programma di stabilizzazioni e assunzioni voluto dalla Raggi stentava a decollare ed erano solo un centinaio le maestre stabilizzate. Attualmente le trattative per altri bandi di assunzione sono ancora incorso.

87) Al via il Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post consumo con il primo obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata complessiva.

88) Individuate 10 aree in periferia per nuove isole ecologiche. In particolare entro il 2017 verrà aggiudicato il bando per la progettazione esecutiva e la realizzazione di un nuovo Centro di raccolta in via Casale Cerroncino, in VI municipio: sarà la prima isola ecologica fissa di Ama al servizio dell’intero quadrante Borghesiana-Torre Angela-Giardinetti-Tor Vergata, che fino a oggi ne era sprovvisto.

Uno degli ultimi successi dell’assessora Muraro prima delle sue dimissioni. 
La Raggi ha annunciato l’attivazione di nuove dieci isole ecologiche. Ma si tratta di aree che l’Amministrazione precedente aveva concordato con i Municipi (il il V, il VI il IX, il X il XII, il XIII e il XIV) e che infatti sono già presenti nella delibera Tronca come si può leggere pure sul sito del Comune di Roma. In merito alle aree ecologiche la precedente amministrazione aveva dato in concessione in comodato d’uso ad Ama 32 aree “nelle quali l’azienda potrà realizzare strutture di servizio, sedi a supporto della raccolta differenziata e nuovi Centri di Raccolta per rifiuti ingombranti“; Tronca aveva individuato anche i siti da riqualificare, di concerto con il Dipartimento Patrimonio comunale che sono “perlopiù localizzati nelle periferie della città, in aree abbandonate e degradate”. 
Il bando per il nuovo centro di raccolta deve ancora essere aggiudicato.

89) Accordo Ama-Comieco per aumentare consistentemente la raccolta differenziata di carta e cartone. Una serie di azioni mirate che coinvolgono i circa 340mila abitanti del VI e IX Municipio serviti con la raccolta “porta a porta” e circa 3.200 utenze commerciali presenti in due aree del I e XI Municipio.

Nel marzo del 2015 Ignazio Marino annunciava l’avvio di azioni mirate per allargare il porta a porta a tutta Roma con la firma della delibera sul piano di sviluppo della raccolta differenziata a cinque frazioni (carta, plastica e metalli, vetro, indifferenziata e organico) per gli ultimi cinque municipi rimasti scoperti nel 2015, ovvero I, II, V, VII e XV.

90) Effettuati oltre mille interventi di spazzamento intensivo per la rimozione del fogliame nella seconda metà del mese di gennaio. Prosegue così il piano straordinario predisposto da Ama, in collaborazione con l’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, che riguarda le principali strade alberate della città. Il numero di squadre impegnate nel “piano foglie”, che si protrae dall’agosto scorso, è stato aumentato fino a superare le 100 unità. Mensilmente sono oltre 900 le tratte stradali interessate da interventi mirati per complessivi 1.100 chilometri lineari.

Questo è interessante, un normale intervento di pulizia per la rimozione delle foglie che – è noto – tendono a cadere in autunno e in inverno e a depositarsi su marciapiedi e strade viene sbandierato come un grandissimo successo dell’amministrazione a Cinque Stelle. L’ordinaria amministrazione di una città è un grande successo?

91) Avviata una call interna in Atac per aumentare il numero dei controllori sugli autobus, ai capolinea e nelle metropolitane. Obiettivo è quello di attuare un piano straordinario di lotta all’evasione che possa portare non solo ad un incremento massiccio dei controllori ma soprattutto al recupero di milioni di euro.

Sono stati aumentati i controllori sugli autobus, ai capolinea e nelle metropolitane? No, il Comune ha solo avviato una ricerca di personale interna all’azienda.


§§§


Ecco l'elenco originale dei 91 successi del sindaco di Roma Virginia Raggi:


Roma, 7 feb 2017

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. 
Allora lo urliamo ancora una volta nella speranza che, malgrado "l'effetto silenziatore" di alcuni media, il messaggio arrivi comunque a tutti: Roma è ripartita, anche se ci hanno lasciato una macchina senza ruote e volante (i soliti noti li avevano rubati...).

Ieri, Grillo ha rilanciato sul blog alcuni degli obiettivi raggiunti (grazie Beppe!) mentre il Pd non sa a cosa aggrapparsi e fa polemiche sui numeri. Quarantatre successi sono pochi? E allora rilanciamo. Sono molti di più. 
Ecco un “piccolo” aggiornamento:

1) Stanziati circa 430 milioni di euro per investimenti nel trasporto pubblico locale per i prossimi tre anni.

2) Comincia a diminuire la tariffa sui rifiuti, con un risparmio in bolletta per i romani dell’1,6%

3) Congelate le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale: aumentano solo i costi per l’apertura di sale giochi, per l’installazione delle slot machine e per la realizzazione di centri commerciali.

4) Stanziati circa 10 milioni di euro destinati ai Municipi per investimenti sulle strade di loro competenza.

5) Per il 2017 vengono stanziati 28 mln di euro in più per i Municipi rispetto al bilancio 2016: risorse che finanziano in particolare i servizi sociali erogati sul territorio (assistenza alunni con disabilità, assistenza domiciliare disabili, trasferimenti a sostegno di famiglie, contributi per minorenni dati in affido, assistenza domiciliare anziani, assistenza domiciliare minori, progetti sociali). Inoltre, l’emendamento di giunta al Bilancio ha stanziato 8 milioni di euro in più rispetto al primo progetto. (Accoglienza minorenni stranieri non accompagnati e progetti dedicati a persone con sindrome di Down, interventi a favore di persone affette da Sla, sostegno a persone affette da Hiv, sussidi per l’affidamento familiare, sostegno ad anziani e senza fissa dimora).

6) Avviati tagli agli sprechi e ai costi degli organi istituzionali del Campidoglio per circa 40 milioni di euro.

7) Tagliati gli incarichi esterni: i contratti ex art.90 del Tuel stipulati per i collaboratori di staff della sindaca e di tutti gli assessori producono una spesa per le casse di Roma Capitale pari a 3milioni 114mila euro l’anno mentre non è stato attivato alcun contratto ex art. 110. Dal 2012 al 2015 le precedenti amministrazioni comunali hanno stipulato 124 contratti ex art. 110 e 187 ex art. 90 per una spesa complessiva sostenuta dal Campidoglio di 29 milioni 606mila euro, con una media di oltre 7 milioni e 400mila euro l’anno. Quindi più del doppio di quanto spende attualmente la nostra amministrazione.

8) Attivati i primi 21 varchi elettronici della Ztl Anello Ferroviario: stop ai torpedoni turistici senza permesso. Entro il 2017 verranno realizzati ulteriori 53 varchi Ztl grazie a fondi europei.

9) Tolleranza zero contro l’abusivismo commerciale. Ad ottobre effettuati oltre mille controlli al giorno ed elevate multe per un controvalore di oltre 3 milioni di euro: nel mirino la filiera della contraffazione e il racket della criminalità a spiccato danno erariale. A novembre sono state elevate 46mila sanzioni per oltre 3 milioni e mezzo di euro di incasso. Raddoppiati i controlli anche per arginare il fenomeno dell’abusivismo ricettivo: sul territorio romano, infatti, si contano oltre 6mila strutture turistiche abusive.

10) Adesione, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2017, al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) grazie al quale è possibile l’accesso a circa 70 servizi online di Roma Capitale, con un unico nome utente e un'unica password senza bisogno di ulteriori registrazioni, e tramite il quale si può accedere ai servizi di tutte le altre PA.

11) Aperta al pubblico, per la prima volta, l'area archeologica del Circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo dell'antichità.

12) Il 1° dicembre è partito il nuovo servizio di raccolta a domicilio di rifiuti ingombranti, elettrici ed elettronici, che è gratuito per le utenze domestiche con il ritiro al piano strada.

13) Approvata dalla Giunta capitolina una delibera che prevede l’obbligo di tracciabilità dei rifiuti dei cantieri edili. Provvedimento contro il fenomeno diffuso dello smaltimento abusivo di rifiuti edili.

14) Con l’abbassarsi delle temperature è partito il piano freddo. Sono stati stanziati oltre 250.000 euro impegnando anche i fondi derivanti da un bene confiscato alla criminalità: oltre 500 i posti messi a disposizione in varie modalità dai diversi centri che garantiscono accoglienza.

15) Linea 51 è diventata Express, potenziando il collegamento tra il capolinea della Metro C - Lodi, le linee Metro A e B, le linee tramviarie 3 e 8 e il centro storico di Roma.

16) Nuova corsia preferenziale realizzata in via Emanuele Filiberto. In bilancio previsti investimenti per nuove corsie preferenziali, come quelle in Via Portuense e viale Marconi.

17) Andiamo avanti anche sul percorso di chiusura dei Centri di Assistenza Alloggiativa Temporanea, i Caat. Approvata delibera che stabilisce il nuovo piano operativo di chiusura dei cosiddetti residence prevedendo per il 2017, come obiettivo minimo, la dismissione di 250 alloggi che produrrà un risparmio per le casse della città stimato in oltre 3 milioni di euro l’anno. Contestualmente riaperti i termini (fino al 20 marzo) per la presentazione delle richieste per il “Buono Casa”, erogato dal Campidoglio a favore degli aventi diritto che stipulino contratti di locazione per immobili privati.

18) Avviata l’operazione “strade pulite” con il “piano foglie” e il “piano caditoie” che prevedono la pulizia e lo spazzamento straordinari di strade, principali e secondarie, grazie anche allo spostamento delle automobili e ai divieti di sosta temporanei e alternati tra varie aree della città. Sul sito di Roma Capitale è stata aperta un’apposita sezione dove i cittadini possono seguire l’andamento dei lavori tramite un elenco di strade aggiornato periodicamente.

19) Servizi di pulizia straordinaria dei bus del trasporto pubblico locale. Viene effettuata all'interno dei mezzi utilizzando i minuti di sosta della vettura prima della ripartenza dai principali capolinea della rete Atac. Attività che si aggiunge a quella ordinaria che si svolge normalmente di notte. Un ‘pit stop’ di pulizia per i bus prima di ripartire per il servizio.

20) Sbloccata dopo anni di inerzia delle precedenti amministrazioni la vicenda del salario accessorio per gli oltre 23mila dipendenti capitolini, che a novembre scorso hanno ricevuto il conguaglio relativo all’anno 2015.

21) Riavviati i concorsi per 136 architetti e 300 istruttori della Polizia locale. Stiamo procedendo all'assunzione di 191 dipendenti individuati tra i vincitori del ‘concorsone’, già sbloccato a ottobre per altri 485 vincitori.

22) Potenziato servizio di raccolta rifiuti durante le feste natalizie: 55mila cassonetti svuotati sistematicamente. Solo nella giornata del 26 dicembre 2016 i 2500 mezzi e le unità di personale AMA hanno raccolto 2.852 tonnellate di rifiuto indifferenziato.

23) Definitiva pedonalizzazione dei Fori Imperiali durante le domeniche e i festivi.

24) Avviato bando per l'acquisto di 15 nuovi bus grazie alle risorse del Giubileo, dopo l'arrivo tra le strade di Roma dei nuovi 150 bus Urbanway, che sarà completato entro febbraio 2017. In bilancio sono inoltre stanziati 20 milioni di euro per l’acquisto di ulteriori autobus.

25) Dal 1 gennaio 2017 i cittadini over 70 con reddito Isee fino a 15mila euro potranno usufruire gratuitamente degli abbonamenti Atac per un anno a partire dalla data del rilascio.

26) Assegnato l’appalto di servizio per la manutenzione del verde orizzontale adiacente le piste ciclopedonali. Gli interventi effettuati sino al 31 dicembre 2016 hanno coperto una superficie complessiva di 62,8 km.

27) Rilancio e valorizzazione delle stazioni della metropolitana grazie all’operazione “Adotta una stazione”. La street art ha dato linee, colore e forme artistiche ad alcune fermate della Metropolitana, come quelle di Malatesta e San Giovanni. Pulite le aree di accesso ed eliminati adesivi e scritte vandaliche. Il fine è quello di prendersi cura delle stazioni e trasformarle con il contributo di artisti, esperti di arte e di architettura.

28) Riqualificazione delle periferie romane con un investimento di 18 milioni di euro. Roma Capitale si è aggiudicata i finanziamenti del “Bando Periferie 2016” messi a disposizione dal Governo che ha riconosciuto la validità dei progetti presentati alla fine della scorsa estate.

29) Da febbraio avviate le attività di rifacimento del manto stradale nei tratti più disastrati delle principali arterie della città mentre prosegue l’attività della task force anti-buche potenziata dal Campidoglio con squadre di controllo in ogni Municipio per monitorare capillarmente le strade e la qualità dei lavori.

30) Avviata con Atac l’operazione “Tram puliti”. Un piano di pulizia straordinaria con una sanificazione dei convogli e lavaggi esterni. L’azione mira a mantenere un alto standard qualitativo di decoro. Una priorità per rendere più gradevole l’utilizzo dei mezzi in circolazione, contribuire a migliorare l’immagine della città per un concreto segnale di cambiamento e di ammodernamento.

31) Sbloccato l’iter per realizzare una pista ciclabile di 3,6 chilometri in via Nomentana, da Porta Pia a via Valdarno. Si collegherà con quella già esistente che costeggia l’ansa dell’Aniene. Un nuovo tassello che andrà a comporre il mosaico del Grab, il Grande Raccordo Anulare per le Biciclette, per il quale sono stanziati in bilancio oltre 8,3 milioni di euro.

32) Ora è possibile portare a bordo di 16 linee Atac di bus e tram la propria bicicletta. L’iniziativa di trasporto intermodale sarà estesa ad un numero sempre maggiore di mezzi di trasporto pubblico.

33) A seguito di un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle è stata aperta una indagine per una truffa da 14 milioni di euro in merito al piano di zona B50 Monte Stallonara. Verranno presi seri provvedimenti per riportare la legalità dove finora è mancata.

34) Avviato il procedimento di revoca della convenzione per la concessione del diritto di superficie del Piano di Zona Tor Vergata D3/Comparto K3, sottoscritta da Roma Capitale e la società cooperativa Edilizia Lega San Paolo Auto. La conclusione dell’iter procedurale comporterà il rientro degli immobili in oggetto nel pieno possesso dell’amministrazione capitolina. Del provvedimento sono state informate le Autorità amministrative e giudiziarie competenti.

35) La Giunta capitolina ha deciso di intervenire per il recupero dei nuclei di edilizia ex abusiva di Via Ardeatina-Villa Balbotti e Via di 
Santa Fumia. Inoltre, è stato stabilito che si interverrà sul piano di recupero urbanistico di Ponte Linari-Campo Romano. Obiettivo delle decisioni prese è portare infrastrutture di urbanizzazione primaria e servizi pubblici in aree residenziali nate abusivamente e abbandonate per 40 anni, creare delle comunità e ricucire con il tessuto urbano cittadino zone che hanno vissuto una realtà di isolamento.

36) Predisposte le linee guida del nuovo ‘piano sicurezza’ della Capitale: sono state date disposizioni al Comandante della Polizia di Roma Capitale affinché venga intensificato il contrasto ai fenomeni dei parcheggiatori abusivi, della sosta selvaggia e delle doppie file. Un aumento della videosorveglianza e della presenza dei vigili sul territorio. L’obiettivo è riavvicinare l’istituzione al suo territorio e ai cittadini romani, sempre più bisognosi di risposte certe alla pressante domanda di legalità e sicurezza.

37) La Giunta è impegnata, assieme alle associazioni di categoria, nel piano di lancio di un Convention Bureau per potenziare l’attrazione del turismo congressuale nella Capitale.

38) Salvati tutti i fondi stanziati per il Giubileo e aggiunte più risorse per restituire pienamente ai cittadini piazza Vittorio, con 375mila euro che si aggiungeranno ai 2,5 milioni già in programma, e per riqualificare l'Appia Antica, con ulteriori 200mila euro rispetto agli oltre 1,35 milioni già previsti. Un risultato che è stato raggiunto grazie all'impegno della Giunta e del gruppo dei consiglieri M5S in Assemblea capitolina.

39) L’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale, con la Fondazione Bioparco, ha organizzato il trasporto di 15 tonnellate di fieno ad Accumoli (Rieti), con l’obiettivo di fornire un supporto agli allevatori di uno dei comuni più colpiti dal terremoto.

40) Grazie ad una linea di finanziamento aperta con Cassa Depositi e Prestiti, la Giunta ha stanziato oltre 47 milioni di euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento alla normativa anti-incendio 
delle scuole in tutti i municipi della città.

41) Con “Solidarietà inMensa” il Campidoglio ha promosso una raccolta fondi realizzata con la distribuzione nelle mense scolastiche di Roma di un menu solidale a base di prodotti tipici delle regioni colpite dal terremoto. Parte del ricavato, circa 26mila euro, è destinato alle mense scolastiche di Amatrice.

42) Approvato il bilancio preventivo triennale 2017-2019 con due mesi di anticipo sulla scadenza fissata dal Governo e prima delle altre grandi città italiane. Ciò consente a Roma Capitale di attingere ai 15 milioni di euro di premialità previsti. E’ la prima volta, almeno negli ultimi dieci anni, che il Comune di Roma approva il bilancio di previsione così presto rispetto ai termini di legge. Nel recente passato l’approvazione in Consiglio è avvenuta non prima della fine di marzo (Bilancio di previsione 2015 con Marino sindaco).

43) Riaperti i teatri di cintura; lanciato il primo percorso partecipato per il bando sulla gestione del “Cinema L’Aquila”.

44) Avviati i lavori per il restauro del Teatro Valle per il quale in bilancio si prevedono 3 milioni di euro di investimenti.

45) Riaperta la biblioteca Giovenale e confermato lo stanziamento di 18 milioni e 360 mila euro per il sistema delle biblioteche.

46) Riservata ai romani la possibilità di partecipare con un sorteggio a tutte le inaugurazioni culturali con il progetto “Cittadini in prima fila”.

47) Avviata l'elaborazione del piano sociale cittadino, che nella Capitale mancava da 13 anni, con un confronto sul territorio mediante la campagna #RomaAscoltaRoma. Quindici incontri pubblici per scrivere il programma di azione dell’amministrazione capitolina a favore dei soggetti più fragili e discutere dei temi su cui deve svilupparsi una comunità solidale: povertà, inclusione, questione Rom, politiche educative e scolastiche, violenze, disabilità, dipendenze patologiche, casa, gravi marginalità, minori, famiglie, anziani.

48) Istituito un Tavolo per l'inclusione di Rom, Sinti e Caminanti, nel rispetto della relativa strategia nazionale che prevede di arrivare al superamento progressivo dei campi nomadi presenti nella Capitale.

49) Stop alle targhe alterne. In applicazione il Piano di risanamento della qualità dell’aria: per ridurre lo smog è scattato lo stop per le auto a benzina Euro 2 nell'Anello Ferroviario. Previsto il divieto di circolazione nella Fascia verde, e non le targhe alterne, in caso di polveri oltre i limiti; ripristinate le domeniche ecologiche.

50) Sta partendo la verifica sulla staticità degli edifici scolastici e in bilancio vengono stanziati due milioni di euro per avviare l’iter per la verifica della vulnerabilità anti-sismica delle stesse scuole.

51) In tema di riqualificazione urbanistica della città sono in via di conclusione i lunghissimi percorsi approvativi per via Guido Reni, piazza dei Navigatori ed ex Mercati Generali: interventi che privilegiano il riuso e la valorizzazione della città esistente.

52) Definito un percorso per migliorare la sicurezza e la manutenzione degli impianti sportivi con l’ausilio di un nucleo ispettivo di monitoraggio.

53) Ultimata la prima bozza del nuovo Regolamento degli Impianti Sportivi che verrà predisposto nell'ambito di un progetto aperto, trasparente e partecipativo con chi si occupa di sport a Roma. In aggiornamento anche il Regolamento per i Centri Sportivi Municipali: avviata una indagine per definire l'aggiornamento del tariffario, nel quale saranno incluse nuove discipline sportive e si valuteranno i relativi costi.

54) Creata la mappa della nuova area del sito del Comune di Roma dedicata alle informazioni sugli impianti sportivi che sarà online nei primi mesi del 2017.

55) Avviato un percorso per il restauro dello Stadio Flaminio per ridare vita a una struttura dal grande valore architettonico, artistico e sportivo.

56) Trovate e inserite in bilancio le risorse per la riqualificazione del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano (circa 2 milioni di euro).

57) Avviati progetti per la pratica dello sport nei parchi: il "Progetto Parchi", ovvero una serie di percorsi misurati e certificati dalla Fidal; e i "Punti Sport", ovvero l’azione di riuso di locali abbandonati per farne degli spogliatoi.

58) Compiuta un’analisi sulle società partecipate tramite la quale l’assessorato competente ha fatto emergere una situazione di grande criticità, con sprechi e inefficienze ereditate dal passato. È iniziato un processo di risanamento, a partire da Atac e Ama, che sarà portato avanti con il piano di riorganizzazione del gruppo Roma Capitale in fase di realizzazione.

59) Rinnovate le ordinanze di divieto per centurioni e risciò nel centro storico.

60) Abbiamo dichiarato guerra anche alla sosta selvaggia. Stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione e aumentare sempre più i controlli per le strade di Roma, in particolare grazie all’utilizzo delle pattuglie dei vigili dotate del sistema Street Control.

61) Il 2017 è iniziato con la "Festa di Roma", una kermesse unica al mondo lunga 24 ore, dalla notte del 31 dicembre alla sera del 1 gennaio: ponti illumminati sul Tevere; le vie del centro piene di giovani, anziani, famiglie; i musicisti e le orchestre a Castel Sant'Angelo e nelle piazze; oltre 500 artisti e saltimbanchi lungo le sponde del fiume; lo spettacolo di luci al Circo Massimo per salutare il 2016.

62) Assicurato sostegno alle popolazioni colpite dalle violente scosse di terremoto che, a partire dal 24 agosto, hanno interessato il centro Italia. Con la campagna "Roma adotta Amatrice" abbiamo già raccolto donazioni per oltre 280 mila euro. Inoltre, il personale tecnico-amministrativo del Campidoglio continuerà a supportare il lavoro di alcuni Comuni colpiti: Norcia, Preci, Monteleone di Spoleto e Cascia.

63) Presentata la delibera del M5s per il regolamento sulle sale slot a Roma che prevede tra l’altro distanze minime dai luoghi sensibili (scuole, ospedali, chiese, università etc), limiti orari per il funzionamento degli apparecchi. Il testo, che ha avuto il parere favorevole dalle commissioni capitoline Politiche sociali e Commercio, approderà prossimamente in Aula.

64) in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la giunta capitolina ha aderito alla campagna “posto occupato”: nella Sala delle Bandiere, dove si riuniscono gli assessori, ci sarà sempre una sedia vuota dedicata a tutte le donne vittime di violenza. L’esecutivo capitolino ha anche approvato una memoria per la prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, la violenza domestica, gli stereotipi di genere e ogni forma di discriminazione. Tra le misure previste: un bilancio di genere per il raggiungimento delle pari opportunità, un codice di condotta e un osservatorio contro la pubblicità discriminatoria, l’introduzione di una tariffa rosa per il car sharing, iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e l’introduzione del tema violenza e discriminazione di genere nel piano sociale cittadino.

65) Era da irresponsabili dire ‘sì’ alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Sarebbe stata l’ennesima occasione per sprecare denaro pubblico senza migliorare la qualità della vita dei cittadini. Sono stati bloccati i ‘giochi del mattone’ perché lo sport deve essere di tutti e non solo di chi vuole arricchirsi tramite i grandi eventi.

66) Sulla situazione dei migranti transitanti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati a Roma si stia lavorando su più livelli: dall’info point alla creazione di posti permanenti per l’accoglienza dei transitanti; da una mappatura sull’accoglienza al piano sociale cittadino. Tra i temi all’attenzione del Campidoglio c’è quello dei minori non accompagnati e la proposta di impegnare i richiedenti asilo in attività di volontariato per qualificare l’accoglienza.

67) Nuovo impulso è stato dato agli interventi sul tema degli animali: si sta procedendo all'istituzione di un nucleo operativo per il benessere degli animali, per agire tempestivamente sulle criticità nel territorio comunale. È in corso, inoltre, l'elaborazione di un regolamento sui circhi con lo scopo di vietare lo sfruttamento degli animali negli spettacoli. Uno sforzo importante di visione lo stiamo dimostrando anche nel settore delle aziende agricole, con l'obiettivo di trasformare in oasi naturalistiche quelle di Castel di Guido e della Tenuta del Cavaliere, secondo le linee guida del rispetto della biodiversità e della tutela di flora e fauna.

68) Approvazione della delibera sulla promozione del car Sharing urbano per migliorare il servizio e favorire la sua diffusione nelle periferie.

69) Ampliate le competenze della Consulta cittadina della Sicurezza Stradale rispetto ai temi della sostenibilità, inclusività e accessibilità urbana. La “Consulta Cittadina Sicurezza Stradale, Mobilità Dolce e Sostenibilità”, che avrà un nuovo regolamento interno, è un organismo di confronto e concertazione che coinvolge tutti i settori istituzionali e i soggetti pubblici e privati operanti nei campi della sicurezza stradale. Approvata inoltre una delibera che prevede l’accordo quadro tra Roma Capitale, l’Automobile Club Italia (Aci) e l’Automobile Club Roma al fin di operare congiuntamente per migliorare le condizioni della mobilità in termini di sicurezza, fluidità e sostenibilità ambientale e promuovere al contempo la diffusione di modelli di mobilità compatibili (sollecitazioni all’uso del trasporto pubblico locale, promozione di modelli di mobilità attiva).

70) Entro maggio sarà completata la pista ciclabile Monte Ciocci – Monte Mario. Era stata inaugurata nel 2014 ma poi è stata lasciata in uno stato di abbandono.

71) Varato provvedimento che mira a sostenere piani innovativi per lo sviluppo del turismo sostenibile, anche attraverso una più stretta collaborazione con le imprese. Obiettivo: incentivare la crescita dei flussi turistici di qualità a Roma, aumentando la competitività della Capitale; promuovere l’immagine di Roma sui mercati emergenti mediante la partecipazione a fiere e workshop; valorizzare l’economia del territorio coinvolgendo le imprese romane e laziali in processi di internazionalizzazione.

72) Avviato percorso comune di collaborazione con la città di Torino sui temi della riduzione dei rifiuti, cura del verde pubblico, qualità dell’aria e economia circolare.

73) Firmata una dichiarazione d’intenti con Barcellona per l’avvio di una partnership tra le due amministrazioni per la realizzazione di progetti comuni sui principali temi dell’innovazione digitale: dati aperti, partecipazione, smart city, trasparenza, trasformazione digitale e software libero.

74) Approvato dalla Giunta capitolina il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, valido per il periodo 2017-2019. Vengono così consolidate e sviluppate, portandole definitivamente a sistema, azioni che devono garantire correttezza dei comportamenti e rispetto delle regole. Le misure che caratterizzano il Piano 2017-2019 vanno dunque in duplice direzione: definitivo superamento delle criticità e delle patologie che hanno segnato la macchina amministrativa nel recente passato, ricostruzione di un rapporto di fiducia e di proficuo scambio con i cittadini.

75) Approvata la delibera con nuove linee d’indirizzo per l’affidamento del servizio di refezione scolastica nei nidi, nelle sezioni “ponte” e “primavera”, nelle scuole d’infanzia comunali e statali, nelle primarie e secondarie di 1° grado. Le regole valgono per il periodo 1° settembre 2017 – 31 luglio 2020. Novità principali, la previsione di livelli qualitativi elevati come l’aumento dell’utilizzo dei prodotti bio, la donazione delle derrate non consumate ad enti caritatevoli, l’inserimento della “clausola sociale” a tutela dei lavoratori.

76) Adesione, con il Dipartimento Tutela Ambientale, alla Adaptation Conference di C40 di Dubai. Erano presenti le metropoli di tutto il mondo impegnate a fronteggiare i cambiamenti climatici, promuovendo e supportando la partecipazione dei delegati agli incontri periodici.

77) Varato un piano per la localizzazione dei librai, introducendo criteri di qualità e innovativi per l’assegnazione dei banchi. Si è proceduto all’individuazione di 37 postazioni, stabilendo al tempo stesso anche le caratteristiche del banco-tipo per la vendita, secondo quanto stabilito in Conferenza di Servizi, nel rispetto del decoro del centro storico. Inoltre, è stata definita la procedura per l’assegnazione di ulteriori 13 punti dedicati ai libri anche nei Municipi. In questo modo, oltre ad aver dato un segnale reale alle richieste degli operatori, abbiamo dato seguito alla sentenza del Tar che chiedeva all’Amministrazione di provvedere all’esecuzione della delibera del 2011.

78) Predisposta la manutenzione straordinaria per la sostituzione del deviatoio della stazione della Metro C Malatesta. I lavori si sono resi necessari perché è stato rilevato un consumo anomalo dei binari in alcuni punti specifici mai risolto in passato.

79) Avviato, in occasione del Giorno della Memoria, il progetto “Memoria genera Futuro” che ha visto dieci giorni di iniziative e oltre 100 appuntamenti diffusi su tutto il territorio per ricordare e confrontarsi sullo sterminio nei campi di concentramento nazisti: dalle scuole ai teatri, dai cinema alle biblioteche, dagli spazi culturali ai Municipi fino ai luoghi simbolo della memoria della città.

80) Prorogata fino al 31 dicembre l’ordinanza per divieto utilizzo acquedotti Arsial di S. Brigida e Malborghetto contaminati dall’ arsenico. A seguito delle attività relative all’individuazione delle fonti di contaminazione, si è individuata come soluzione fattibile la realizzazione di un nuovo tronco di 1.500 metri su strada Arsial che permetta di risolvere sia le problematiche di inquinamento che di accessibilità delle condotte per le successive manutenzioni.

81) Lotta senza quartiere ai parcheggiatori abusivi: dopo la ricezione di migliaia di segnalazioni sulla presenza dei parcheggiatori divenuti ormai una piaga cittadina, grazie al lassismo degli anni precedenti, soltanto nelle ultime due settimane sono state fermate 66 persone alle quali sono state elevate sanzioni e sono stati requisiti i proventi delle attività illecite. Gli agenti, in borghese per la prima volta, sono intervenuti nei parcheggi degli ospedali, nel quartiere Eur, sul Lungotevere, a Corso Vittorio, nella zona del Verano e di Viale Regina Margherita. E presto si interverrà in altre zone della città.

82) Effettuata la pulizia straordinaria delle sponde del fiume Tevere.

83) Istituzione dei primi Punti Roma Facile per assistere i cittadini nell’utilizzo dei servizi in rete.

84) Approvata l’Agenda digitale di Roma Capitale.

85) Grazie a un accordo con la sovrintendenza capitolina e la soprintendenza statale, l’Area archeologica centrale dei Fori è nuovamente unita: è stato aperto un percorso congiunto, fruibile tutte le prime domeniche del mese.

86) Stabilizzate 1200 maestre precarie intervenendo su una situazione difficile che durava da anni e garantendo lavoro e diritti.

87) Al via il Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post consumo con il primo obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata complessiva.

88) Individuate 10 aree in periferia per nuove isole ecologiche. In particolare entro il 2017 verrà aggiudicato il bando per la progettazione esecutiva e la realizzazione di un nuovo Centro di raccolta in via Casale Cerroncino, in VI municipio: sarà la prima isola ecologica fissa di Ama al servizio dell’intero quadrante Borghesiana-Torre Angela-Giardinetti-Tor Vergata, che fino a oggi ne era sprovvisto.

89) Accordo Ama-Comieco per aumentare consistentemente la raccolta differenziata di carta e cartone. Una serie di azioni mirate che coinvolgono i circa 340mila abitanti del VI e IX Municipio serviti con la raccolta "porta a porta" e circa 3.200 utenze commerciali presenti in due aree del I e XI Municipio.

90) Effettuati oltre mille interventi di spazzamento intensivo per la rimozione del fogliame nella seconda metà del mese di gennaio. Prosegue così il piano straordinario predisposto da Ama, in collaborazione con l’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, che riguarda le principali strade alberate della città. Il numero di squadre impegnate nel “piano foglie”, che si protrae dall’agosto scorso, è stato aumentato fino a superare le 100 unità. Mensilmente sono oltre 900 le tratte stradali interessate da interventi mirati per complessivi 1.100 chilometri lineari.

91) Avviata una call interna in Atac per aumentare il numero dei controllori sugli autobus, ai capolinea e nelle metropolitane. Obiettivo è quello di attuare un piano straordinario di lotta all’evasione che possa portare non solo ad un incremento massiccio dei controllori ma soprattutto al recupero di milioni di euro.