lunedì 30 novembre 2015

Una applicazione che ti paga, se cammini...


30 nov 2015

Francesco Imbesi, milanese di 35 anni, e Nissan Bahar, nato a Tel Aviv 37 anni fa, sono gli autori di un'applicazione che paga per camminare, Bitwalking. 
La valuta è virtuale (come i bitcoin) e prende il nome di BW $, e se ne possono guadagnare 1 ogni 7 km circa. Ma attenzione, bisogna davvero camminare perché il telefono è in grado di smascherare chi bara.

Gli sviluppatori dell'applicazione hanno già ottenuto un finanziamento da investitori giapponesi pari a 10 milioni di dollari utili a lanciare la moneta e creare la banca che verifichi passaggi e trasferimenti. 
Nel frattempo alcune aziende hanno iniziato a stringere "alleanze" con il progetto offrendosi di accettare la moneta virtuale; parliamo di negozi ma anche di organizzatori di eventi, che scambieranno i BW $ con biglietti per assistere a concerti ed eventi in genere. 

Ma perchè pagare per camminare? È semplice, lo scopo è sempre lo stesso: pubblicità. L'app deve restare sempre in esecuzione e di tanto in tanto invierà messaggi pubblicitari; a questo si aggiungano le inserzioni nello store e naturalmente la profilazione di milioni di potenziali utenti. 


Ma come fanno a capire se si sta camminando davvero? L'idea in sé non è nuova, diverse start-up hanno tentato questa carta ma hanno fallito sul piano tecnologico non riuscendo a creare un sistema che smascherasse le truffe. Bitwalking non ha ancora rilasciato l'alrgoritmo utilizzato per verificare i passi ma dice di avvelersi della posizione GPS e delle connessioni Wi-Fi per calcolare la distanza percorsa. È probabile che sia l'accelerometro dello smartphone a dare contezza del tipo di movimento utilizzato. Ad ogni modo, al momento del lancio sarà vietato l'utilizzo di più account e ogni utente potrà guadagnare non più di 3 BW $ al giorno (quindi circa 30.000 passi).




Dove si potranno spendere i soldi?
L'idea di base è quella di uno store dove gli utenti potranno pagare sia con veri dollari che con i propri BW $ accumulati, o magari entrambi.
Naturalmente il successo del progetto dipenderà dai soggetti che aderiranno a questo tipo di iniziativa. Potrebbe trattarsi di grandi marche di abbigliamento sportivo, di imprese di assicurazione sanitaria e di tutti quelli che in genere hanno interesse ad acquisire profili di persone interassate al fitness.
In Giappone, tra l'altro, non è insolito per le imprese offrire delle ricompense ai dipendenti che mangiano in maniera sana e vanno a piedi al lavoro.
Gli sviluppatori dell'app sperano che questa logica possa aprirsi anche alle menti dei nostri imprenditori, che sfrutterebbero l'applicazione per integrare, ad esempio, lo stipendio del dipendente accollandosi l'importo in BW $ che avrà accumulato ogni mese.

Per ottenere l'applicazione bisogna raggiungere il sito ufficiale e richiedere un invito. Potrebbe passare qualche giorno prima che arrivi il link per scaricare l'app.

Nessun commento:

Posta un commento