mercoledì 28 aprile 2021

Una vernice davvero ecologica...

 Da ZeusNews

La vernice tanto bianca da sostituire l'aria condizionata

23 apr 2021

Xiulin Ruan, a Purdue University professor of mechanical engineering,
holds up his lab’s sample of the whitest paint on record.
(Purdue University/Jared Pike)

Alcuni ricercatori della Purdue University (nello Stato dell'Indiana, USA) hanno creato una vernice tanto bianca da contribuire al raffreddamento delle superfici su cui viene stesa, e tale effetto è così potente da spingerli a ritenere che la loro invenzione possa aiutare a fare a meno dell'aria condizionata.

La "vernice ultrabianca" deve le sue particolarità all'utilizzo, nella miscela che la compone, di solfato di bario, un composto chimico già usato nel campo della fotografia e della produzione dei cosmetici come agente sbiancante.

Il suo uso ha consentito di creare una vernice che non solo riflette fino al 98,1% della luce solare che la colpisce (vernici che vantano simili proprietà, già sul mercato, arrivano all'80%-90%) ma è anche in grado di di respingere la componente infrarossa, proprietà che nessuna vernice attualmente in vendita possiede.

An infrared camera shows how a sample of the whitest white paint
(the dark purple square in the middle) actually cools the board below ambient
temperature, something that not even commercial “heat rejecting” paints do.
(Purdue University/Joseph Peoples
)

Grazie alle sue caratteristiche, la vernice della Purdue University è quindi addirittura in grado di raffreddare le superfici che ricopre: i primi test mostrano come esse, durante la notte, si trovino a una temperatura 19 gradi Fahrenheit (circa 10 gradi Celsius) inferiore a quella dell'ambiente circostante, e 8 gradi Fahrenheit (circa 4,5 gradi Celsius) inferiore anche se colpite dal sole di mezzogiorno.

«Calcoliamo che, usando questa vernice per coprire un tetto con una superficie di 1000 piedi quadrati (circa 93 metri quadrati), otteniamo una potenza di raffreddamento pari a 10 kilowatt, superiore a quella dei condizionatori centralizzati di molte case» spiega Xiangyu Li, uno dei responsabili della creazione della vernice ultrabianca.

Alla base delle motivazioni che hanno spinto i ricercatori a imboccare questa strada sta proprio il desiderio di creare una vernice che, riflettendo il più possibile la luce, possa aiutare a fare meno affidamento sulle macchine per il raffreddamento degli ambienti, con conseguenti benefici per il consumo energetico e per l'ambiente.

«Abbiamo valutato diversi prodotti commerciali; praticamente, qualsiasi cosa sia bianca» ha spiegato ancora Xiangyu Li, parlando del processo che li ha portati a scegliere certi materiali per il loro prodotto. «Abbiamo così scoperto che, usando il solfato di bario, si possono rendere le cose molto, molto riflettenti, e ciò significa che sono anche molto, molto bianche».

Inoltre - spiega sempre Xiangyu Li - la decisione di adoperare particelle di solfato di bario di dimensioni diverse ha contribuito ad aumentare il potere riflettente del prodotto finito.

La vernice ultrabianca ancora non è in vendita, ma la sua produzione su scala industriale non dovrebbe essere problematica. I ricercatori affermano infatti che per quanto riguarda il solvente ne è stato usato uno acrilico standard, e che il solfato di bario è addirittura più economico del biossido di titanio, generalmente adoperato per la creazione delle vernici bianche.

Ora che il brevetto è stato depositato, quindi, l'università ha già avviato i contatti con una grande azienda (di cui non ha fatto il nome) per la produzione e la commercializzazione.

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