domenica 22 aprile 2018

Una nuova proposta di dieta? 31 consigli da valutare...



2 mar 2018

Il tran tran quotidiano, la mancanza di tempo e l’urgenza di portare a termine i nostri doveri ci costringono molto spesso a fare dei pasti veloci, a base di cibi trattati o raffinati, con tutte le conseguenze che derivano da questo consumo di grassi o conservanti chimici. Tuttavia, queste non sono le uniche tossine che assimiliamo, nell’ambiente che ci circonda ci sono, infatti, fumo di sigaretta, acqua contaminata, prodotti chimici e metalli pesanti. Come possiamo capire se il nostro organismo ha bisogno di essere disintossicato? La stanchezza, la pesantezza, i problemi intestinali, la pressione alta, i mal di testa, le occhiaie, l’obesità, la mancanza di energia, il malumore, la depressione e lo stress sono dei campanelli d’allarme che ci fanno capire chiaramente che dobbiamo iniziare una dieta disintossicante. Però, quale dieta seguire per disintossicare l’organismo? Consigli generali. Bere acqua con limone è uno dei metodi più semplici e più efficaci per pulire il fegato. Allo stesso modo, si consiglia di bere solo acqua almeno 6/8 volte al giorno.

Negli USA sono state effettuate analisi combinate sugli effetti dell’introduzione di carne in oltre 130 mila Avventisti del 7° Giorno 1 (quasi metà vegetariani, gli altri onnivori) e in popolazioni vegetariane in Europa confrontate con consumatori abituali di carni. Tutte mostrano che i vegetariani hanno vantaggi nel controllo del peso nel tempo. Ciò è ampiamente ignorato dalla popolazione e dai sanitari, tra cui è diffusa la convinzione che un forte consumo di carni consenta di perdere peso velocemente (e per diete “dimagranti” a breve termine può essere vero), e che consenta di mantenere il risultato nel corso degli anni. Questa seconda convinzione non è supportata dalla ricerca: sembra piuttosto vero il contrario.

La grande ricerca EPIC-PANACEA. 

Varie ricerche sperimentali in soggetti obesi o in sovrappeso sottoposti a restrizioni caloriche hanno dimostrato perdite di peso maggiori con diete ricche di proteine rispetto a diete ricche di carboidrati (per altro le proteine impiegate provenivano da varie fonti animali e vegetali, non solo dalle carni 1). Al contrario ricerche con osservazioni prolungate nel tempo mostrano un’associazione tra maggior consumo di carni e acquisto di peso; inoltre lo stile alimentare occidentale, che ha consumi alti di carni, grassi saturi e carboidrati raffinati, e bassi consumi di vegetali e fibra, è stato associato con l’aumento di peso.

La ricerca EPIC cui partecipa l’OMS ha studiato la relazione tra consumo di carni e peso controllando bene per tutti gli altri fattori dietetici e altri possibili fattori interferenti. Popolazione e obiettivo. Oltre 100.000 uomini e 270.000 donne sono stati reclutati in 10 Paesi europei, Italia inclusa (a Varese: oltre 12.000 soggetti, seguiti per 11 anni), per valutare i cambiamenti di peso negli anni in rapporto ai consumi alimentari. Questionari validati hanno rilevato i consumi, compresi quelli di carni rosse, bianche (soprattutto pollame, oltre a tacchino e coniglio) e trasformate (prosciutti, pancetta, salsicce e altri prodotti di derivazione bovina e suina). Risultati. Il consumo medio giornaliero di carni è stato di quasi 3 etti per gli uomini (40 g meno a Varese) e quasi 2 per le donne. L’aumento medio annuo di peso è stato di 454 e 416 g nei due sessi (a Varese poco più di 3 etti/anno).

Aumento corretto di peso e consumo di carni 2 grammi/anno di aumento di peso, ogni 200 calorie al dì ingerite come carne Totale (rossa, trasformata, bianca) 130 g la correzione tiene conto dei seguenti possibili fattori di interferenza: differenze in età, sesso, scolarità, attività fisica, fumo di tabacco, indice iniziale di massa corporea, durata follow-up, consumi totali di calorie, calorie da alcol e modello di alimentazione prevalente in ogni Paese. Ciò consente di “isolare” lo specifico contributo del fattore di rischio che si vuole valutare: in questo caso i consumi di carne, totali e per sottotipo. Il consumo di carni era associato con aumento di peso in tutti i Paesi, di più in quelli con modelli alimentari un po’ meno “occidentali”, come Francia, Italia, Grecia e Spagna, oltre che in Norvegia e Danimarca.

Discussione. 

I ricercatori hanno calcolato che l’ingestione quotidiana di 450 kcal sotto forma di carne (es. una bistecca di maiale da 250 g al crudo, o 2 etti di pollo arrosto, o 1 etto di carne bovina in scatola e 80 g di salame), anziché sotto forma di altro cibo, porterebbe a un aumento di peso annuo di 422 g, cioè di oltre 2 kg ogni 5 anni. Ciò può avere conseguenze importanti per una popolazione. L’effetto è relativamente maggiore in Paesi “mediterranei”, in cui chi mangia meno carne ha più probabilità di sostituirla con cibi più salutari.

Inoltre i risultati non supportano la diffusa convinzione che una dieta ricca di proteine prevenga l’obesità o promuova la perdita di peso a lungo termine. La grande ricerca. I ricercatori hanno seguito ogni 4 anni per 21 anni 120.000 donne e uomini adulti USA, sani e non obesi, per stabilire le relazioni tra cambiamenti di stile di vita e cambiamenti di pesoa. Risultati. In ciascun periodo di 4 anni i partecipanti sono aumentati in media di 1,1 kg, il che significa +5,5 kg in 20 anni. L’aumento di ogni porzione al giorno dei cibi elencati in Tabella 2 era associato con il cambiamento di peso ogni 4 anni indicato sulla stessa riga; lo stesso vale con i cambiamenti di stile di vita.

Quasi tutti i cibi considerati si associano in modo indipendente con dei cambiamenti di peso, con risultati simili per uomini e donne. Molti cambiamenti di peso possono sembrare modesti, ma sono indipendenti l’uno dall’altro e insieme possono dare variazioni di peso importanti in tempi piuttosto brevi. L’aumento del consumo di alcuni cibi (noci, frutta, cereali integrali, verdura) si associa a perdite di peso: l’apparente paradosso si spiega con il fatto che la loro introduzione sostituisce altri cibi meno favorevoli, il cui consumo in parallelo si riduce. L’effetto dello yogurt è una piacevole sorpresa, forse legata a utili modificazioni della flora batterica intestinale.

I cibi meno “trattati” pare proteggano dall’aumento di peso, al contrario dei più trattati: fritture industriali, grassi trans, bibite zuccherate/succhi, cereali raffinati, dolci. Questi risultati sfidano molte comuni convinzioni: che la frutta secca in guscio faccia ingrassare, che il latte scremato faccia ingrassare meno di quello intero…, e assesta un nuovo colpo al mito della carne, così radicato che neppure i ricercatori osano commentare il dato inequivocabile: mangiare più carne si associa ad aumento di peso. Commento conclusivo. Se si confrontano certe banali raccomandazioni per perder peso (“mangiare meno, fare più moto, cibi magri, bistecca e insalata…”) con le indicazioni innovative e molto specifiche di queste grandi ricerche, utilizzabili in interventi di comunità e in programmi individuali, si comprende che siamo a una svolta: c’è ancora molto da capire e ancor più da fare, ma in fondo al tunnel dell’epidemia mondiale di obesità si comincia a vedere la luce.

  1. DIMAGRIRE SENZA SFORZO E’ stupefacente come anche le piccole cose possano fare la differenza. Una buona strategia per cominciare una delle indicazioni di seguito date e attenervisi per un giorno. Poi individuatene un’altra e senza smettere di seguire la prima, applicate anche questa seconda. Quando riuscirete a rispettare le prime due regole senza più sforzo, aggiungetene una terza. Ricordate che i suggerimenti all’inizio dell’elenco, sono i più facili e danno risultati più rapidi!  Bere un bicchiere d’acqua appena svegli (meglio se purificata, in ogni caso NON del rubinetto). Questa abitudine attiva il metabolismo e i processi di depurazione.
  2. Fare un’abbondante colazione: frutta, pane integrale, burro e latte naturale (non pastorizzato, né omogeneizzato), yogurt naturale (senza frutta né zucchero),salmone selvaggio affumicato, carne bovina, tonno, sardine, uova, pomodori, peperoni, prezzemolo, carote, verdure di qualsiasi tipo (ma sempre biologiche), patate (con moderazione), vero tè in foglie, caffè con moderazione (e preparato con acqua pura), dolcificato con zucchero grezzo di canna, miele.
  3. Bere otto bicchieri di acqua purificata, quindi non del rubinetto, al giorno: è necessario liberarsi dalle tossine accumulate
  4. Camminare almeno 1 ora al giorno: rigorosamente all’aperto
  5. Non mangiare dopo le 18,00: cercate di fare del vostro meglio. La buona notizie è che prima potete anche ingozzarvi (seguendo le direttive qui riportate) ma se smettete di mangiare alle 18,00 dimagrirete comunque!
  6. Eliminare la candida: se siete sovrappeso è certo che soffriate di una infestazione da candida, probabilmente estesa a tutto il corpo. Riducendo la proliferazione di candida, riuscirete a perdere peso e mantenervi magri senza sforzo!
  7. Sottoporsi al lavaggio del colon: se siete sovrappeso, il vostro apparato digerente sarà lento e pigro. Se non scaricate 2 o 3 volte al giorno, l’intestino è intasato. Il lavaggio del colon accelera fortemente il metabolismo e permette di perdere fino a 5 kg di peso grazie alla sola eliminazione delle scorie. Esistono molti prodotti “coloncleanser” completamente naturali.
  8. Prendere olio di cocco vergine non raffinato: è un prodotto stupefacente che può avere grandi effetti benefici e facilitare il dimagrimento. L’olio che deve essere vergine e biologico rientra nella categoria dei prodotti “miracolosi”.- Basta prenderne un cucchiaio la mattina e uno nel tardo pomeriggio, per trenta giorni consecutivi ed ecco quello che potrebbe succedervi: la pressione alta diventa un problema del passato, i disturbi circolatori si risolvono, gli sbalzi d’umore svaniscono, la depressione si attenua, la stipsi smette di tormentarvi, i dolori articolari si riducono o scompaiono, il reflusso gastroesofageo e i bruciori di stomaco diminuiscono o si risolvono definitivamente. Ma c’è anche un effetto collaterale non trascurabile: se siete sovrappeso, dimagrirete!. L’olio ha un effetto straordinariamente positivo sull’organismo.
  9. Fare saune ad infrarossi: tali saune aumentano il metabolismo, riducono il livello di intossicazione, accelerano il dimagrimento e bruciano grasso. Dovrebbero essere un’abitudine quotidiana!
  10. Abbondare nel consumo di pompelmi biologici: sembra proprio che in questo frutto sia contenuto un enzima che brucia i grassi.
  11. Evitare aspartame e altri dolcificanti artificiali: l’aspartame, oltre ad essere una potente sostanza tossica, fa ingrassare. Tutti i dolcificanti artificiali, compresa la saccarina si devono evitare.
  12. Evitare glutammato monosodico: è un additivo neurotossico. Fa ingrassare, procura disturbi d’ogni tipo e condiziona negativamente l’umore favorendo la depressione. Induce dipendenza, come l’aspartame e aumenta l’appetito. Sfortunatamente la legge consente alle industrie alimentari di introdurlo nei cibi senza che il suo nome debba comparire in etichetta. Troverete decine di definizioni alternative (spezie, aromi artificiali, proteine vegetali idrolizzate, proteine idrolizzate, estratti di piante proteiche, sodio caseinato, proteine strutturate, avena idrolizzata,estratto di lievito etc) che di fatto significano esattamente la stessa cosa. Ecco perché si raccomandano alimenti biologici.
  13. Assumere enzimi digestivi (papaia, ananas o complessi fitoterapici): se siete sovrappeso è probabile che il vostro organismo non produca una sufficiente quantità di enzimi digestivi e che per questo ingrassiate e soffriate di gonfiore addominale, difficoltà digestive, stipsi.
  14. Evitare cibi e bevande dietetiche: le bibite diet sono state definite il nuovo crack perché inducono dipendenza fisica. Sicuramente fanno ingrassare. Vengono pubblicizzate perché generano assuefazione e hanno costi di produzione inferiori alle bibite tradizionali
  15. Non mangiare nei fast food: i cibi peggiori e con il contenuto più alto di ingredienti dannosi sono quelli dei fast food. Il cibo deve costare poco, indurre dipendenza, avere un aspetto attraente e farvi venire più appetito!
  16. Non usare sciroppo di mais ad alto tenore di fruttosio. Si tratta di un dolcificante che fa ingrassare e crea dipendenza. Negli alimenti biologici i dolcificanti utilizzati sono: miele, melassa, succo di mela, datteri, erba stevia, succo di canna da zucchero evaporato. Leggete le etichette e se trovate nomi impronunciabili lasciate lì!
  17. Non usate zucchero e farina bianchi. Lo zucchero bianco fa ingrassare e crea dipendenza (è comunque preferibile ai dolcificanti artificiali). Preferite i dolcificanti nominati al punto precedente. La farina bianca (che mischiata all’acqua forma una vera e propria colla) ostruisce l’apparato digerente, rallentando il metabolismo. Usate solo farina integrale biologica, non trattata e non privata delle fibra.
  18. Mangiate solo carni bovine, pollame e pesce biologico: una delle ragioni del sovrappeso è l’ormone della crescita contenuto nelle carni.
  19. Limitare i latticini: se volete consumare latte, formaggi, burro o altri latticini, assicuratevi che siano di produzione biologica, non pastorizzati né omogeneizzati, difficili da trovare. In alternativa potrete scegliere i latticini pastorizzati ma non omogeneizzati di origine biologica.. Se l’obiettivo è calare di peso, riducete comunque i latticini ed evitate nella maniera più assoluta quelli NON biologici perché l’ormone della crescita ostacolerebbe il dimagrimento.
  20. Depurare il fegato: se siete sovrappeso, il vostro fegato è ostruito. Molti i rimedi naturali per depurarlo.
  21. Mangiare un’insalata di verdure a pranzo e cena, PRIMA di consumare il resto del pasto.Per ridurre il tasso glicemico nel sangue, è utile un’insalata di cavolo cappuccio 2 volte al giorno. Conditela con olio extravergine d’oliva, succo di limone, aceto di mele biologico, sale marino integrale, pepe macinato e uno spicchio d’aglio.
  22. Usare il peperoncino: tutto ciò che è speziato e piccante accelera i processi metabolici e fa bruciare più rapidamente i grassi. Naturalmente bio.
  23. Bere qualche cucchiaio di aceto di mele: è fantastico per eliminare il grasso. Un paio di cucchiai prima dei pasti e vi sorprenderete di quanto vi stanno larghi gli abiti!
  24. Respirare a pieni polmoni: L’ossigeno brucia i grassi. La maggior parte della gente non respira abbastanza profondamente da stimolare il metabolismo e le capacità di bruciare i grassi. Ci sono tecniche di respirazione che s’imparano rapidamente in grado di aiutare il dimagrimento.
  25. Saltare: un tappeto elastico (rebounder) permette di rafforzare e stimolare simultaneamente ogni cellula del corpo. Saltarci sopra per una decina di minuti al giorno attiva il sistema linfatico e accelera il metabolismo. Molto efficace sia per star bene sia per dimagrire
  26. Mettere anelli magnetici: gli anelli magnetici da portare ai mignoli d’entrambe le mani mentre si dorme possono dare risultati sorprendenti.
  27. Sottoporsi ad un ciclo di 15 enteroclismi da eseguirsi nell’arco di un mese: Questo metodo pulisce il colon, facilitando l’assimilazione dei nutrienti. Riduce l’appetito e accelera il metabolismo oltre a favorire il processo digestivo, in modo che il cibo non si accumuli trasformandosi in grasso.
  28. Rafforzare i muscoli: i muscoli bruciano grassi. Potenzia doli con l’esercizio fisico, aumenterete il metabolismo. I metodi migliori sono: yoga, il pilates, il kung fu e la cara vecchia ginnastica!
  29. Digiunare: dovrebbe essere il primo rimedio, ma per la maggior parte delle persone è il più difficile. Attenersi ad una dieta liquida a base di succhi per tre settimane disintossica completamente l’organismo, pulisce le cellule e ristabilisce il peso naturale. E’uno dei metodi più rapidi ed efficaci per dimagrire e ripristinare un punto di partenza ottimale per non recuperare peso. Meglio farsi tenere sotto controllo da un medico.
  30. Trasgredire quando se ne ha voglia. Avete voglia di gelato, cioccolato, pizza, dolcetti vari? Non privatevene. Meglio mangiare qualcosa senza sentirsi in colpa che non mangiarla soffrendo. Se avete un debole per il gelato e i dolci, tenete presente che ne esistono di naturali, biologici. Facendo attenzione alle etichette potrete concedervi questi deliziosi strappi alla regola senza ingurgitare gli additivi e le sostanze chimiche che vi vanno davvero ingrassare.
  31. Ridurre o eliminare l’impulso a mangiare anche senza appetito: soprattutto se mangiate per compensazione emotiva!

Migliorare la salute mangiando

Nella relazione del Ministero della Salute sullo Stato Sanitario pubblicata nel 2011, il nostro Paese si colloca tra i primi in Europa per incremento della speranza di vita: 78,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne. Le malattie del sistema cardiocircolatorio e i tumori si confermano le principali cause di morbilità e mortalità, ma dal 1980 si è ridotta del 60% la mortalità per patologie cardiocircolatorie e dagli anni ’90 si osserva una riduzione dal 10 al 20% della mortalità per tumori. Modificando stili di vita e abitudini alimentari è possibile migliorare il nostro stato di salute.Di fatto possiamo ridurre l’incidenza di patologie cardiovascolari e tumorali, mantenendo uno stile di vita più attivo, riducendo l’eventuale sovrappeso, aumentando il consumo di pesce, frutta, verdure, legumi, semi e olio extra vergine d’oliva. Dobbiamo tuttavia limitare il consumo di carne rossa, insaccati e salumi, cibi conservati sotto sale o affumicati ed evitare l’assunzione di alimenti e bevande molto calde nonché cibi, tra cui cereali e frutta secca, contaminati da aflatossine. Basterebbe, in definitiva, assecondare parte dei suggerimenti dietetici della Dieta Mediterranea.


I risultati di una meta-analisi hanno infatti dimostrato come una stretta aderenza al profilo dietetico mediterraneo, misurabile tramite punteggio da 0 a 9 (massima aderenza), sia correlata a una minore incidenza di mortalità. Dall’analisi globale degli studi effettuati è emerso che un aumento di 2 punti nel punteggio di aderenza alla suddetta dieta determinava una riduzione del 9% della mortalità totale, del 9% della mortalità per malattie cardiovascolari, del 6% di incidenza e/o mortalità per malattie tumorali e del 13% di incidenza del morbo di Alzheimer e sindrome di Parkinson. Una conferma quindi dell’efficacia della Dieta Mediterranea nella prevenzione delle principali malattie cronicodegenerative.

I colori della salute

La nuova Dieta Mediterranea raccoglie importanti proposte salutistiche. Ai pasti principali, ad esempio, ci propone un consumo di frutta e verdura diversificato nella scelta dei colori. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che alcune delle proprietà dei vegetali sono legate ai loro 5 colori noti come i “colori della salute”: il bianco, il blu-viola, il giallo-arancio, il rosso e il verde. A ogni colore si attribuiscono attività curative e protettive diverse, dovute alla presenza di nutrienti o di altri composti noti come “fitochimici”. Questi ultimi svolgono soprattutto un’azione protettiva antiossidante, ossia contrastano l’azione dei radicali liberi ritardando l’invecchiamento e l’insorgenza di malattie cardiocircolatorie e degenerative.
I principali antiossidanti presenti nei vegetali sono la vit.C (particolarmente presente nei kiwi), i carotenoidi (composti di colore giallo-arancione), il licopene (che conferisce il colore rosso a vegetali maturi quali pomodori, fragole, peperoni, angurie), i flavonoidi (composti di colore giallo), la vit.E e la clorofilla (presenti nei vegetali di colore verde).

I fitochimici, oltre alle attività anti-aging, sono in grado di sollecitare alcune attività fisiologiche. Le antocianine che colorano di blu e violetto frutti di bosco, prugne, uva nera e melanzane, migliorano la vista e rafforzano i capillari sanguigni. I carotenoidi, presenti nelle carote, albicocche, meloni, zucche ecc. potenziano il sistema immunitario, il meccanismo della visione, l’accrescimento corporeo e la salute della pelle. I composti solforati (isotiocianati) contenuti nei vegetali di colore bianco (aglio, cipolla, cavolo) facilitano l’eliminazione di sostanze cancerogene a livello cellulare.

Bere molta acqua

In accordo con le Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana, la Dieta Mediterranea Moderna consiglia di bere acqua in abbondanza. L’acqua è un nutriente essenziale per il
mantenimento della vita. La sua assunzione giornaliera di almeno 1 litro e mezzo facilita nel nostro organismo i processi digestivi e l’utilizzazione dei nutrienti, attiva i processi depurativi eliminando le scorie metaboliche, mantiene elastiche e compatte pelle e mucose, assicura la giusta consistenza del contenuto intestinale riducendo la stipsi.

In conformità ancora con le Linee Guida, la Dieta Mediterranea suggerisce di ridurre progressivamente l’uso del sale sia a tavola che in cucina, sostituendolo con erbe aromatiche (basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano ecc.), aglio, cipolla e spezie. D’altronde, una riduzione di soli 3 g di sale al giorno (1 cucchiaino da tè raso) fa diminuire del 22% l’incidenza di ictus e del 16% l’incidenza di malattie coronariche. Una saggia condivisione quindi per prevenire ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, osteoporosi, potenziando nello stesso tempo, grazie ai principi attivi delle erbe aromatiche, le proprietà digestive, diuretiche, antinfiammatorie e spasmolitiche.

La Dieta Mediterranea quando propone un insolito consumo giornaliero di 1-2 porzioni di frutta a guscio (noci, mandorle) o semi (lino, sesamo, girasole, zucca) ci fa tornare in mente alcuni degli ingredienti della “crema Budwig” presenti nella prima colazione Kousminiana. La dr.ssa Kousmine, nata agli inizi del 20° secolo, dedicò la sua vita alla ricerca di uno stile alimentare in grado di ridurre l’incidenza delle malattie degenerative.

La scienza rende oggi omaggio alla ricercatrice quando sostiene che i semi di lino, per il loro contenuto in omega 3 e lignani (fitoestrogeni) possono risultare utili nella prevenzione e terapia di alcune forme di tumore al seno, alla prostata e al colon.
Nello specifico, un recente studio tedesco confermerebbe che i semi di lino, grazie alle loro proprietà protettive e immunostimolanti sono in grado di contrastare lo sviluppo del tumore al seno migliorando le aspettative di vita. Un motivo in più quindi per arricchire la nostra dieta con nuove ricette mediterranee, associando, a seconda dei gusti, semi di lino con insalate, noci, legumi, minestre di verdura, torte, yogurt o cereali integrali per la prima colazione.

Dipende tutto da te

Se tieni duro e supererai le prime sei settimane, il resto della tua vita sarà sempre e solo in discesa, te lo posso confermare personalmente.
Ma…… devi essere tu e non io a convincerti ad iniziare questo cammino, io non posso e non voglio convincere nessuno, tutto quello che posso fare è condividere con te la mia esperienza, i miei risultati e le informazioni che in tutti questi ultimi anni ho raccolto. Oltre quattro anni passati a cercare informazioni scientifiche che hanno confermato e certificato quello che solo in teoria avevo scoperto, i benefici della dieta naturale.
Tutte le diete che puntano al solo risultato di perdere qualche chilo, sono inutili e pericolose. Non è solo il mio punto di vista, è un dato di fatto che sicuramente anche tu avrai già sperimentato.

Cosa fare dunque?

Eliminare o diminuire gradualmente i seguenti “alimenti”:

A. Fumo
B. Alcolici
C. Caffè e stimolanti
D. Integratori
E. Cibi spazzatura
F. Prodotti animali, carne e pesce
G. Dolci, zucchero
H. Latte
I. Formaggi
J. Uova
K. Farine bianche raffinate come pasta e pane
L. Sale
M. Prodotti contenente glutine

Contemporaneamente aumentare la quantità di:
  • Frutta (l’alimento più importante) s Verdura e ortaggi
  • Frutta essiccata come datteri, fichi, ecc, (possibilmente bio e senza sostanze chimiche aggiunte) s Semi e noci s Legumi s Germogli s Cereali integrali
Dopo sei settimane di transizione verso un’alimentazione fisiologicamente adatta all’uomo, noterai man mano che procederai, un miglioramento fisico e mentale sempre più profondi.

Attenzione alla frutta

La frutta è l’alimento principe, l’unico veramente indispensabile al nostro organismo, ma va mangiata sempre prima o lontano dai pasti.
Questo è importante per evitare gonfiori o fermentazioni, almeno finché non avrai eliminato tutti i cibi dannosi.
Non preoccuparti del grasso di troppo perché il tuo fisico si assesterà sul tuo peso fisiologico, non avere fretta, ricordati che questa non è una semplice dieta dimagrante, è la naturale alimentazione dell’essere umano.

La conoscenza ci rende liberi e sani

In questo mini ebook non ho lo spazio sufficiente per esporre tutto quello che vorrei. Comunque il contenuto di questo ebook dovrebbe essere sufficiente per aiutarti ad iniziare a migliorare la tua alimentazione, a farti perdere peso in modo sano e naturale, o almeno ad averti incuriosito.
Adesso sai che le centinaia di diete dimagranti, magari ben confezionate oggi in vendita, non servono a nulla, anzi spesso sono pericolose.

La verità è sempre solo una, che piaccia o no

Esiste solo un’alimentazione che può mantenerci in salute e quindi con il giusto peso.
Questa alimentazione fisiologica che io definisco Dieta Naturale non è in vendita, nessuno ci può guadagnare e per questo pochi hanno la volontà di diffonderla.

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