giovedì 16 gennaio 2014

Il "caso" Holland: commenti sulla (ex) compagna Valérie

Dal Corriere della Sera

Valérie, se la ruota gira… Rialzati e va’ a fare uno scoop

di , 16 gen 2014


Le femministe mi odieranno. Ma Valerie in ospedale è una rappresentazione piuttosto patetica. Premessa: qui non parlo delle persone e delle loro anime, ma di ciò che rappresentano (mi auguro dunque che la signora Trierweiler non abbia nulla di preoccupante). Mi riferisco al presidente Hollande, alla sua compagna (ex?)  Valerie e alla sua amante Julie. Niente di nuovo sotto il sole: triangoli, passioni, tradimenti, bugie. Storie vecchie come il cucco. In Francia e altrove. Tra presidenti, manager, politici, idraulici. Diciamo solo che quando ci sono di mezzo soldi e potere, la questione si fa più appetibile, interessante, crudele. Lei lo ama davvero o ama il suo potere? E se la tradita perdona,  lo fa davvero per amore o per convenienza (pensiamo a Hillary Clinton o a Jacqueline Kennedy)?
Ma veniamo a Valerie, giornalista dalle sembianze ambiziose. Qualche anno fa c’era lei nel ruolo che oggi è dell’attrice Julie Gayet. Era lei l’amante di Hollande. Lui era legato a Segolene Royale, madre dei suoi 4 figli. Di più: Valerie Trierweiler era grande amica della coppia. Ma piano piano è diventata l’amante di Francois. Cose che succedono. Oggi è lei la compagna di Francois, la premiere dame tradita. Fossimo sotto l’ombrellone, in spiaggia,  diremmo “Chi la fa, la aspetti”.
Non siamo sotto l’ombrellone e dunque ci limitiamo a dire: bella ragazza, non avevi capito che Francois è un traditore seriale? Segolene non l’ha messa giù così dura quando ha scoperto il tradimento. L’ha mollato e basta. E poi ha mantenuto ottimi rapporti con lui, difendendolo pure in pubblico. Grande donna Segolene, grande classe. Una spanna sopra (di lui certamente).
Dunque ora sarebbe stato il turno di Valerie. Di mostrare la forza del suo carattere, la sua superiorità. E invece lei che fa? Finisce in ospedale!  Cuore spezzato? Timore di perdere le stanze dell’Eliseo? Accesa crisi di nervi?  Valerie, sei pure giornalista, sai bene come vanno le cose del mondo.  Stile, eleganza e ironia sono le uniche risposte possibili. Di una première dame. Il dolore, purtroppo, non te lo leva nessuno. Lui ama la bella attrice semi sconosciuta? E lasciali vivere la loro passione. Tu torna a fare la giornalista, fai un bello scoop, divertiti, scrivi un libro sull’Eliseo e trovati un fidanzato più attraente. Ma l’ospedale no, ti prego!
P.S. Detto tutto ciò, come sempre, a uscirne peggio in queste storie di triangoli è il maschio. Sia ben chiaro!

Nessun commento:

Posta un commento