mercoledì 5 febbraio 2014

Lo spreco del cibo gettato: Giornata della Prevenzione il 5 febbraio

Da TGcom24

Il 5 febbraio è la Giornata di prevenzione dello spreco alimentare

Un freno posto dal ministro dell'Ambiente alla dissipazione di risorse

5 feb 2014


Il 5 febbraio è la prima Giornata di prevenzione dello spreco alimentare in Italia. Un'iniziativa voluta dal ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, per porre un freno alla dissipazione di risorse visto che ogni italiano, in base ai dati Coldiretti, butta nel cestino 75 chili di cibo. Gettare gli alimenti non significa solo dilapidare quanto si è speso per acquistarlo ma è anche uno sperpero di risorse naturali, come terreno e acqua, o energetiche, come elettricità e combustibile impiegato nei trasporti.

Prevenire con un piano nazionale - Per prevenzione dello spreco alimentare si intendono "tutte le misure prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto". E' stato definito un Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare (Pinpas), per la cui elaborazione il ministro Orlando ha istituito un gruppo di lavoro coordinato dal presidente di Last minute market, Andrea Segrè, docente all'Università di Bologna e promotore della campagna europea "Un anno contro lo spreco".

Alla presenza del ministro Orlando, con il coordinamento di Andrea Segrè, la giornata del 5 febbraio vedrà per la prima volta radunati insieme tutti gli attori della filiera alimentare italiana negli Stati generali dello spreco di cibo. La neonata consulta, composta da enti, associazioni, organizzazioni e imprese, avrà l’obiettivo di tracciare uno screening aggiornato dello spreco in Italia, con indicazioni tecniche sulle misure e gli strumenti per elaborare la definizione del Pinpas, la cui presentazione è prevista per la primavera 2014.



Cibo buttato, uno spreco da quasi 9 miliardi di euro: gettato in pattumiera mezzo punto di Pil
Troppi gli avanzi di cibo che finiscono in pattumiera. Uno spreco di soldi che in Italia vale 8,7 miliardi di euro, pari allo 0,5% del Pil. Dati rilevanti sia dal punto di vista economico che ambientale, visto che buttare prodotti alimentari significa sperperare l'energia elettrica e l'acqua utilizzati per produrli e il combustibile impiegato nel trasporto. Se ne è parlato in occasione della presentazione del gruppo di lavoro per la definizione del Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare (Pinpas).
Pattumiere stracolme di cibo - In base ai dati dell'Osservatorio Waste Watcher, ogni famiglia italiana butta in media circa 200 grammi di cibo la settimana. Per Last Minute Market, inoltre, in un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall'industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione. E i soli settori agricolo, industriale e distribuzione, contano insieme sprechi alimentari pari allo 0,2% del Pil.

Istituita una Giornata nazionale - Per sensibilizzare sul tema è stata lanciata la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, che si celebrerà il 5 febbraio di ogni anno. Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha precisato: "E' un paradosso che mentre aumentano le persone che hanno difficoltà ad accedere alle risorse alimentari, siano sempre più gli sprechi di cibo".

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