Da Il Messaggero
Carburanti, giù il prezzo ma non alla pompaIl Mise convoca i sindacati per evitare gli scioperi
I listini dei distributori non stanno seguendo il calo sui mercati internazionali. Lunedì, intanto, il viceministro incontrerà al Ministero le sigle per scongiurare le agitazioni in programma. In attesa di una riforma del settore.
6 giu 2014
Prezzi stabili alla pompa mentre sul mercato del Mediterraneo la quotazione
della benzina ha ripreso a scendere (ieri a 55 euro ogni mille litri) e quella
del gasolio è aumentata dopo circauna settimana al ribasso (a 561
euro).
Lo scenario disegnato dai monitoraggi di Staffetta Quotidiana e
Quotidiano Energia è quello di una “calma piatta” sul fronte carburanti, con
margini lordi ancora nettamente al di sopra della media degli ultimi dodici
mesi, in particolare per quanto riguarda il diesel. Le medie nazionali “servite”
della benzina e del diesel sono adesso a 1,815 e 1,716 euro/litro (Gpl a 0,727).
Le “punte” in alcune aree, tutte in salita, sono per la “verde” fino a 1,873
euro/litro, il diesel a 1,758 e il Gpl a 0,748.
La situazione a
livello Paese vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi
dall'1,801 euro/litro di Eni all'1,815 di Q8 (no-logo a 1,673). Per il diesel si
passa dall'1,702 euro/litro di Eni all'1,716 di Tamoil (no-logo a 1,576). Il
Gpl, infine, è tra 0,716 euro/litro di Eni e 0,727 di Tamoil (no-logo a 0,696).
Il Vice ministro allo sviluppo economico Claudio De Vincenti ha intanto
convocato per lunedì prossimo, nel pomeriggio, le organizzazioni sindacali dei
gestori dei distributori di carburanti.
Lo rende noto il
Ministero, precisando che, a ridosso degli scioperi convocati per il 18
giugno (pompe chiuse) e per tre giorni dal 14 al 17 (stop self service), i
sindacati promotori dello stop - Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa
Confcommercio - affronteranno le ragioni della mobilitazione generale. «La
convocazione del tavolo di confronto con i gestori per lunedi 9 è un primo passo
in avanti fatto dal ministero dello Sviluppo Economico. Il Governo dimostra di
essere sulla strada giusta e di non essere indifferente e inerte di fronte ai
problemi del paese».
A dirlo è Vincenzo Piso, deputato
del Nuovo Centrodestra e membro dell'ufficio di Presidenza del Gruppo
Parlamentare alla Camera. Per Piso «non dobbiamo, però, fermarci alla sola
convocazione per scongiurare uno sciopero. L'intervento sul settore deve essere
mirato e strutturale. È necessario che il Governo inserisca tra le riforme
all'ordine del giorno anche quella dei carburanti». Una riorganizzazione del
settore, rileva l'esponente del Ncd, «avrebbe effetti positivi non solo per le
tasche dei consumatori ma anche sui prezzi al dettaglio, sul costo dell'energia
e sull'inflazione».
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