Europa e Corea uniscono le forze per il 5G
La Commissione firma un protocollo d'intesa con Seoul. Il
Vecchio Continente unirà le forze col paese asiatico per sviluppare il prossimo
standard mobile
Bruxelles chiama e Seoul risponde,
verrebbe da dire: l'Unione Europea, per mezzo della Commissione e del suo
vicepresidente Neelie Kroes, stringe un patto con la Corea del Sud per
sviluppare assieme e di concerto le specifiche del prossimo standard della
comunicazione mobile.
Il 5G, una tecnologia attesa sul mercato non prima di un lustro (la finestra 2018-2020 sembra la più probabile), sarà in ogni caso
la chiave per lo sviluppo industriale di un settore cruciale per
l'Europa e per la patria di alcuni dei più importanti marchi asiatici
dell'elettronica di consumo: la telefonia mobile.
Secondo i termini dell'accordo, UE e Corea coopereranno
nella definizione dei progetti di ricerca per cui verranno lanciati appositi
bandi entro il 2016, e le aziende che partecipano alle rispettive associazioni
che si occupano del futuro standard collaboreranno fattivamente: operatori
importanti come Deutsche Telekom, Telecom Italia, Orange, Telefonica, Telenor, e
marchi prestigiosi come Alcatel-Lucent, Ericsson e Nokia, saranno tutti
coinvolti nello sforzo intercontinentale congiunto, che potrebbe avere
il peso specifico necessario a determinare la direzione intrapresa dallo
sviluppo di questa tecnologia. Inoltre, UE e Corea cercheranno anche di
armonizzare i rispettivi spettri radio, in modo tale da garantire maggiore
uniformità e compatibilità tra i prodotti e servizi sviluppati per il 5G.
L'interesse mostrato dalla UE sin dal 2013, quando aveva promesso decine di milioni di
investimenti nel settore, così come da alcuni paesi dell'Europa allargata (Regno Unito in testa) per il 5G non sono certo una
coincidenza: nella futura tecnologia mobile viene indicato il punto di
convergenza tra i servizi di Rete fin qui familiari alla collettività e il
futuro della Internet delle cose, ovvero quelle interconnessioni capaci
di garantire il funzionamento delle smart-city, l'inclusione e lo sviluppo delle
cosiddette smart-grid, domotica, intrattenimento ubiquo, e-government ed
e-health. Nelle intenzioni dei promotori, il 5G dovrebbe garantire velocità di
connessione non inferiore a 1Gbps con latenze minime, arrivando a
garantire un'esperienza di navigazione fin qui ad appannaggio esclusivo delle
connessioni in banda ultra-larga in fibra ottica.
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