Napolitano: «Indipendenza giudici non è mero privilegio»
11 giu 2014
«La tutela dell'indipendenza assicurata al giudice dagli ordinamenti non
rappresenta un mero privilegio, ma trova la sua ragione e il suo giusto
bilanciamento nel rispetto da parte dei magistrati dei principi deontologici e
delle caratterizzazioni compartimentali descritti, gli uni e le altre, nella
Carta adottata dall'Assemblea Generale della Rete in Londra, nel giugno 2010».
Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
all'inaugurazione dell'assemblea della Rete europea dei Consigli di
giustizia.
Il Capo dello Stato ha aggiunto: «L'affermazione e il
riconoscimento del prestigio, dell'autorevolezza, della credibilità della
magistratura, su cui poggia la fiducia dei cittadini e quella degli stati, non
possono prescindere dal rispetto dei principi, delle qualità, dei limiti che il
ruolo del magistrato impone».
Da Napolitano è arrivata anche una
sollecitazione all'efficienza: «La magistratura è chiamata oggi a fare fronte a
una crescente e sempre più complessa domanda di giustizia e la giurisdizione
deve essere, pertanto, in grado di soddisfare le attese dei cittadini,
coniugando equità e imparzialità con una risposta efficace e tempestiva».
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