La società SpaceX svela Dragon V2, trasporterà
sulla ISS gli astronauti rimasti orfani dello space shuttle e costretti oggi a
chiedere passaggi alla russa Soyuz
di Antonio Lo Campo, 31 mag 2014
Ha già effettuato alcuni voli verso la Stazione Spaziale Internazionale, ma
senza astronauti a bordo. È la navicella “Dragon”, realizzata dalla società
privata statunitense SpaceX, finora il più competitivo dei progetti lanciati
anni fa per realizzare un nuovo veicolo spaziale nell’ambito di iniziative
private (oltre che dal lato tecnologico, per il tempo breve in cui è stata
sviluppata). Ora però, in attesa di altre missioni della Dragon in versione
“cargo” per trasporto materiali e rifornimenti vari alla Stazione Spaziale, ecco
la nuova versione. Quella cioè che dovrà ospitare gli astronauti e che sarà, a
tutti gli effetti, la nuova navicella americana che dovrà portare astronauti
nello spazio fin dall’ultimo volo di uno shuttle, avvenuto nel luglio 2011.
Elon Musk: “L’astronave del 21° secolo”
La nuova Dragon svelata con tanto di scenario suggestivo degno della
presentazione di un’auto di Formula Uno, si presenta come la nuova
navicella-taxi Terra-Spazio, in grado di effettuare voli a costi contenuti, in
attesa dello sviluppo e realizzazione del veicolo spaziale “Orion” della NASA,
che però è stato progettata soprattutto per missioni future di esplorazione
dello spazio oltre l’orbita della Terra (Luna e asteroidi in primis). E così,
ecco svelata la nuova Dragon V2, la navicella di SpaceX per astronauti. Nulla a
che vedere con shuttle e navette spaziali alate: la Dragon (come la Orion,
d’altra parte) riporta in auge le vecchie e care navicelle “tipo Apollo”, dotata
di pannelli solari tipo Sojuz, ma con un concentrato di tecnologia
super-sofisticata che non era presente nemmeno a bordo delle cabine più avanzate
e “modernizzate” degli space shuttle. E, tutto sommato, si tratta di una
versione ben diversa da quella attuale, della navicella senza equipaggio. A
svelarla non poteva mancare colui che ha creduto anni fa nel sogno spaziale di
SpaceX: Elon Musk, imprenditore miliardario che ha fondato SpaceX.
L’interno e i comandi della nuova navicella sono avveniristici, con un grande
schermo tipo computer che scorre di fronte ai seggiolini rivestiti in pelle: “La
capsula può trasportare fino a sette astronauti da e per destinazioni come la
Stazione Spaziale Internazionale” - ha detto Elon Musk durante la presentazione
dal quartier generale SpaceX di Hawthorne, in California - “Penso che sia un
grande salto nella tecnologia, la definirei l’astronave del 21° secolo “ ha
aggiunto il Presidente di SpaceX in alcuni commenti riportati anche sul sito
nasaspaceflight.com . “Quando creammo per prima il Dragon Versione 1, non
sapevamo come realizzare una nave spaziale. E’ stato quindi, per tutti noi, un
grande banco di prove di idee, che abbiamo messo a frutto”.
I nuovi propulsori d’atterraggio SuperDraco
“La nostra nuova astronave” - aggiunge Musk - “è progettata per essere
riutilizzabile e dovrebbe essere in grado di atterrare al suolo con la
precisione di un elicottero...”. A differenza della versione “cargo”, che
necessita del braccio robotico della Stazione Spaziale per essere agganciata ad
uno dei moduli della stazione, la Versione 2 sarà in grado di agganciarsi in
modo autonomo all’avamposto orbitante, “anche utilizzando i controlli manuali,
se necessario, da parte dell’astronauta” - precisa Elon Musk. Gli ingegneri
della SpaceX hanno aggiornato lo scudo termico del veicolo spaziale, che è
dotato dei propulsori SuperDraco, che verranno utilizzati per portare la capsula
e l’equipaggio a distanza di sicurezza se si verificassero inconvenienti (seri)
durante il lancio, e per l’atterraggio, rallentando il veicolo spaziale fino a
fargli toccare il suolo: “Come per la versione attuale, anche la nuova capsula
sarà dotata comunque di paracadute” - dice Musk - “per motivi di sicurezza nel
caso i propulsori per l’atterraggio dovessero avere qualche problema, Dragon V2
sarà in grado di eseguire un atterraggio propulsivo sicuro anche nel caso di
guasto a due SuperDraco sugli otto totali di cui è dotato”.
I SuperDraco sono propulsori ipergolici (si accendono spontaneamente quando
combustibile e comburente vengono in contatto) e utilizzeranno pertanto
propellenti tossici. La pericolosità del propellente utilizzato in queste fase,
fino ad ora è stata annullata con gli ammaraggi: l’acqua salata infatti
neutralizza le tracce residue della combustione. Ma con la nuova astronave, gli
atterraggi avverranno a terra, e quindi sarà necessario escogitare misure di
sicurezza per la tutela della sicurezza dell’equipaggio e del personale di
terra.
Primo volo con astronauti nel 2017. Ma forse anche
prima
Sotto la navicella abitata, vi sarà il modulo di servizio, con installati su
di esso i pannelli solari fissi che lo avvolgeranno per gran parte della
superficie esterna e delle pinne stabilizzatrici necessarie per le prime fasi di
volo. SpaceX, come detto, ha già compiuto tre missioni cargo delle 12 previste
dal contratto con la NASA del valore di 1,6 miliardi di dollari. I lanci si sono
svolti sempre con il razzo “Falcon 9”, sempre di SpaceX, dalla base Nasa di Cape
Canaveral. Il Dragon V2 è la proposta della SpaceX alla NASA per portare gli
astronauti alla stazione come parte del programma commerciale equipaggi
dell’agenzia. Oltre alla compagnia di Elon Musk, anche le rivali per il
programma commerciale (CCDev) Boeing e Sierra Nevada stanno sviluppando i loro
veicoli-spaziali navetta come parte della competizione. Il programma commerciale
equipaggi della NASA dovrebbe prendere una decisione a luglio o agosto su quali
veicoli potranno accedere alla prossima fase di selezione, con l’obiettivo del
primo volo abitato entro il 2017. Sierra Naveda, in particolare, sta sviluppando
un mini-shuttle battezzato Dream Chaser.
Dragon V2 potrebbe effettuare un test di volo con un equipaggio della propria
compagnia entro il 2016, ma, in caso di aumento dei finanziamenti, un test con
astronauti potrebbe essere effettuato anche entro fine 2015.
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