Dal Corriere
Google lancia la sfida a Apple con smartwatch e Android Auto
Show a San Francisco per presentare la gamma di prodotti. La rivoluzione porta il nome di «Android L», sistema operativo che supporta anche la nuova Android Tv
di Martina Pennisi, 14 giu 2014
Quello tra Google e Apple è ormai un botta e risposta. I due colossi si fronteggiano su un numero sempre crescente di ambiti.
La casa della Mela ha sparato le sue cartucce a inizio giugno, in occasione della Wwdc. Mercoledì sera, ora italiana, Google ha risposto durante l’evento di apertura della (sua) conferenza degli sviluppatori. Sempre da San Francisco.
Dall’auto al salotto, ma niente domotica
Una risposta di sostanza, che spazia dalle tecnologie indossabili alle automobili passando per l’intrattenimento da salotto. All’appello è mancata la domotica, da cui ci si aspettava qualche sorpresa in virtù dell’acquisizione di Nest dello scorso gennaio. Mountain View ha comunque messo sul tavolo alcune carte importanti partendo dai numeri snocciolati dal vice presidente di Android Sundar Pichai: il sistema operativo del robottino verde ha raggiunto quota 1 miliardo di utenti attivi al mese, con il download di applicazioni in crescita del 236%, e caratterizza il 62% dei tablet in circolazione. Ed è anche il protagonista della rivoluzione annunciata con il nome di Android L.
shadow carousel
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
-
Google, arrivano gli smartwatch e Android Auto
Nuova grafica
Disponibile da subito per gli sviluppatori, porta in dote 5mila nuove Api e prestazioni più spinte, punta su una nuova grafica che sbarcherà anche sul resto dell’ecosistema e sull’esperienza unificata su tablet, smartphone, smartwatch e computer portatili. Più reattive le notifiche, gestibili anche se lo smartphone è bloccato, e le applicazioni, che entrano in gioco dalla ricerca Web se quanto richiesto online è presente anche in un’app già installata. Alla durata della batteria è dedicata una funzione specifica per ottimizzare gli ultimi sgoccioli. Presente la funzionalità che riconosce l’identità del possessore del dispositivo se nei paraggi ce n’è un altro, precedentemente collegato via Bluetooth, e fa a meno dell’operazione di login. E l’altro può essere, e così è stato durante la presentazione, uno smartwatch.
Smartwatch
In rampa di lancio, basati su Android Wear, ce ne sono tre: il Samsung Gear Live, quinto (!) dispositivo da polso dei coreani, e il G Watch di LG, già pre-ordinabili. Per ora si conosce il cartellino del secondo: 200 euro. La commercializzazione del Moto 360 è invece in calendario per l’estate. Come detto, gli orologi dialogheranno con gli smartphone Android in base alla nostra posizione e risponderanno ai comandi vocali, salvando le informazioni dettate anche sul telefonino. La palla adesso è nelle mani degli sviluppatori, compreso il sensore per rilevare il battito cardiaco. Google ha mostrato come con l’app Eat24 si possa già ordinare e pagare, negli Stati Uniti ovviamente, una pizza con qualche rapido tocco sullo smartwatch. E si è anche tolta lo sfizio di fare una dimostrazione legata a Lyft, applicazione per chiamare auto con conducente che fa concorrenza alla (praticamente sua) Uber. Un nuovo convinto passo, insomma, verso le tecnologie indossabili, anche se i piccoli schermi sembrano ancora un po’ troppo affollati.
iWatch
L’altro campo in cui la sfida con Apple, che il suo iWatch ancora non l’ha svelato, si sta facendo appassionante è quello delle automobili. Android Auto salirà effettivamente a bordo di una delle vetture dei circa 40 nuovi marchi partner, da Audi a Fiat passando per Volvo e Alfa Romeo, entro la fine di quest’anno. Anche in questo caso tutto si può gestire con la voce e il dialogo con lo smartphone è assicurato con la visualizzazione del suo contenuto sulla plancia.
Android Tv
Con Android Tv Google lancia (di nuovo) un messaggio chiaro sia ad Apple sia ad Amazon. A Seattle nello specifico ha replicato con un analogo sistema di ricerca vocale all’interno della piattaforma, che risponde con il film o la serie tv richiesta ma anche con informazioni sul cast, e puntando con la stessa convinzione sul lato ludico. Si potrà giocare sullo schermo del televisore e gestire tutte le funzioni con l’ausilio degli altri dispositivi, orologi compresi. Prima di inizio 2015, con i box di Asus e Razer da collegare a qualsiasi tv e gli schermi già pronti di Sony e Sharp, però non se ne parla.
eBook
Spazio anche ai Chromebook, anche in questo caso all’insegna della comunicazione fra device. Anche sui portatili sbarca la funzione di sblocco con lo smartphone nelle vicinanze e le app del robottino verde sono quasi pronte a debuttare in questo contesto. Il messaggio di Google è chiaro: Android L ci accompagnerà durante tutti i nostri spostamenti e in tutte le nostre interazioni con oggetti di svariato genere. Elettrodomestici, c’è da giurarci, compresi: sul tavolo rimane sempre almeno una carta coperta.
Nessun commento:
Posta un commento