giovedì 5 giugno 2014

L'immortalità prossima ventura: Google è già al lavoro...

Gli ingegneri del colosso Usa: 
«Le parti non biologiche domineranno il corpo umano e saranno assai potenti e sofisticate, tanto da renderlo invulnerabile»

di Francesco Semprini, 21 giu 2013

Entro il 2045 sarà possibile caricare la mappatura completa del nostro cervello sul computer, mentre il corpo umano sarà completamente sostituito da macchine nel giro di novanta anni. 

La profezia porta la firma di Ray Kurzweil, direttore degli studi ingegneristici di Google, secondo cui, qualora queste tesi dovessero essere confermate nei fatti, gli esseri umani potrebbero avvicinarsi all’immortalità. 

Il sogno degli «highlander» è quindi a portata di mano, basta attendere la fine del secolo, sostiene Kurzweil, il quale è intervenuto nel corso del «Global Futures 2045 International Congress» di New York, uno dei simposi ultraspecializzati che si tengono in materia di scienze negli Stati Uniti.  

«Tra dieci o venti anni ci saranno enormi trasformazioni nel campo della medicina - avverte il guru del di Mountain View - Analizzando la biologia come un software, gli esseri umani hanno già fatto grandi progressi. Questi saranno mille volte più imponenti per la fine del decennio. E addirittura un milione di volte più imponenti tra venti anni». 

In sostanza sarà possibile ottenere una mappatura completa della mente umana proiettata sullo schermo di un computer, in modo da poter monitorare tutte le dinamiche biologiche e chimiche che animano il cervello. «Sulla base di previsioni anche piuttosto prudenti relative all’ammontare di computazioni di cui si ha bisogno per simulare il cervello dell’uomo, saremo capaci di ampliare gli obiettivi e le funzioni della nostra mente, anche di un miliardo di di volte», ha detto Kurzweil. 

L’autore di «Fantastic Voyage», un libro cult per gli amanti della neuro-cibernetica, ha letteralmente stupito la platea della conferenza organizzata dal multimilionario russo Dmitry Itskov, spiegando che l’uomo «è destinato ad essere sempre meno biologico». 

In sostanza «le parti non biologiche, ovvero quelle meccaniche» domineranno il corpo umano e saranno assai potenti e sofisticate, tanto da renderlo invulnerabile. Inoltre sarà possibile ricreare modelli perfetti attraverso le nanotecnologie, ovvero corpi virtuali non biologici del tutto simili a quelli degli esseri viventi.  

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