sabato 28 giugno 2014

Segnali preoccupanti dal mondo: l'inaspettata brusca contrazione del Pil statunitense...


Pil Usa -2,9%, è il maggior calo dal 2009

Peggiore delle attese, esperti scommettevano su una contrazione dell'1,8%

26 giu 2014

Barack Obama (foto: EPA)
Barack Obama

Il pil americano nel primo trimestre si e' contratto del 2,9%. Lo comunica il Dipartimento del Commercio, rivedendo al ribasso al precedente stima dell'1% sulla quale aveva pesato l'inverno rigido. Il quarto trimestre si e' chiuso con un Pil in crescita del 2,6%. E il calo del 2,9% del Pil è peggiore delle attese, che scommettevano su una contrazione dell'1,8%.

La contrazione è la maggiore dal primo trimestre 2009, quando il Pil era sceso del 5,9%. I consumi, che rappresentano il 70% del Pil, sono saliti nel primo trimestre dell'1%, l'aumento minore degli ultimi cinque anni, a fronte del +3,1% stimato in precedenza. Riviste al ribasso anche le esportazioni, scese dell'8,9% dal 6% previsto inizialmente. Il forte calo del primo trimestre significa probabilmente che la crescita nei primi sei mesi dell'anno sarà sotto la media di sopra il 2% registrata da quando l'economia è emersa dalla recessione nel giugno 2009. E sotto il tasso di crescita degli Stati Uniti di lungo termine del 3%.

Casa Bianca, ripresa da recessione resta incompleta - ''La ripresa dalla Grande Recessione resta incompleta e il presidente'' americano, Barack Obama, ''continuerà a fare il possibile per sostenerla''. Lo afferma la Casa Bianca, commentando il dato sul pil del primo trimestre che è calato del 2,9% a fronte del -1% precedentemente stimato. La Casa Bianca mette comunque in evidenza che i dati congiunturali più recenti indicano un'accelerazione.

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