lunedì 30 giugno 2014

Novità attese nelle regole del lavoro per i dipendenti pubblici...

I permessi sindacali saranno dimezzati

Parte la rivoluzione. Stop al trattenimento in servizio per chi raggiunge la pensione. Statali trasferiti se il posto è a 100 km. Ci sarà un solo registro per le auto, ma il bollo sarà più caro

di Filippo Caleri, 12 giu 2014


Per gli statali e in generale per tutti gli impiegati pubblici si profila un cambio delle regole così incisivo tale da mettere in discussione il valore del «posto fisso pubblico» così caro a chi cerca un lavoro tranquillo e sicuro. Già secondo le bozze di riforma della pubblica amministrazione che circolano con insistenza e dunque non lontane dall’articolato finale sarà possibile spostare i dipendenti pubblici entro un raggio di 100 chilometri senza che sia necessario il loro assenso. Meno inamovibili anche coloro che superano i limiti di età in servizio per i quali non esisterà più l’istituto del trattenimento in servizio. A pagare lo scotto anche i sindacati con un dimezzamento del monte ore dei permessi a disposizione di chi svolge attività sindacali. Non solo ma anche allargamento delle maglie del turn over per favorire l’ingresso di 100 mila giovani e l’istituzione di un archivio unico per i dati delle auto. Ecco i principali contenuti del decreto che dovrebbe essere varato domani dal Consiglio dei ministri:

MOBILITÀ

Gli statali potranno essere spostati senza il loro assenso in un posto di lavoro diverso da quello attuale a patto che si trovi a meno di 100 chilometri. Entro 50 chilometri le diverse sedi di lavoro sono considerate «stessa unità produttiva» mentre tra 50 e 100 Km lo spostamento del lavoratore deve essere motivato con esigenze organizzative e produttive. Per la mobilità volontaria scompare l'obbligo del nulla osta dall’amministrazione di provenienza.

TRATTENIMENTO
Non sarà più possibile restare a lavorare nella pubblica amministrazione dopo aver raggiunto l’età di pensionamento oltre il 31 ottobre. La bozza di riforma, infatti, elimina l'istituto del trattenimento in servizio. Restano in vita quelli in essere «fino al 31 ottobre 2014». Quelli «non ancora efficaci alla data di entrata in vigore» del dl «sono revocati». Questo aprirà buchi consistenti nelle file della magistratura e dei docenti universitari. Si aprono dunque prospettive per i giovani visto che sarò probabilmente necessario indire nuovi concorsi per rimpolpare gli organici.

PREPENSIONAMENTO
In caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, la Pa procede alla «risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all’accesso» alla pensione «con conseguente corresponsione del trattamento».

DEMANSIONAMENTO
I dipendenti pubblici «in disponibilità» (collocati in mobilità a seguito di rilevazioni di eccedenze) possono presentare richiesta di ricollocazione «in via subordinata, in una qualifica o in posizione economica inferiore», per ampliare le occasioni di ricollocazione.

TURNOVER
Le percentuali di limite per le amministrazioni centrali restano al 20% delle uscite per il 2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017, ma il limite si riferisce solo alla spesa complessiva e non alle persone. Dal 2018 il limite per le assunzioni tornerà al 100% delle uscite.

DISTACCHI SINDACALI
Da agosto 2014, distacchi, aspettative e permessi sindacali, nel loro insieme, sono «ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale». La riforma collega la decisione alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica.

BOLLO AUTO
Il Governo lavora alla messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti. Il ministro dell'Economia stabilira' le misure dell'imposta regionale di immatricolazione per tipo, categoria, emissioni e potenza dei veicoli. Gli importi delle tasse auto possono aumentare per il solo 2015 fino a un massimo del 12%.

SINDACATI
Centomila nuove assunzioni di giovani nel pubblico impiego attraverso il blocco del turn over dei dirigenti e il pensionamento di dipendenti quali infermieri o insegnanti che svolgono mansioni usuranti. È questa la controproposta unitaria, più incisiva, che i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, UilFpl e Uil Pa presenteranno al governo oggi , in particolare al ministro per la Pa Marianna Madia, che li ha convocati tutti insieme, in un mega tavolo al quale parteciperanno una dozzina di organizzazioni di categoria, proprio il giorno prima del varo della riforma. 

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